Diventa l’editore di te stesso

Eccoci qui, ancora a parlare di scritture. Quelle con cui riempire il sito, il blog, la pagina Facebook, la brochure, alla ricerca delle parole con cui descrivere di noi, di te, delle cose che facciamo.
Ed eccoci con quel senso di vuoto che ci prende quando si ha l’impressione di averla spuntata, quando il traguardo è lì a un passo e ci vien voglia di festeggiare ancora prima di averlo raggiunto.
È successo a Molly Huddle durante la finale dei 10.000 metri ai mondiali di atletica, quante volte è capitato a noi? Lei probabilmente non ci dormirà mai più la notte, noi quanto meno abbiamo imparato ad ingoiare i rospi, i rospacci e nel dubbio anche i principi.
Abbiamo tutte le cosine al posto giusto, i nostri prodotti, la nostra vetrina online, la nostra pagina, già – ma al contenuto non avevamo pensato. Segue un “Mica possiamo pensare a tutto!”.

Scrivi i tuoi pensieri

Invece sì. Almeno in parte. Almeno fino a quando da brutto anatroccolo ci trasformiamo in cigno (brutto anatroccolo a chi?!) e possiamo permetterci di investire un po’ di guadagni in qualcuno che scriva per noi, di noi.
Così siamo faccia a faccia col contenuto. E l’urlo di Munch è niente in confronto alla nostra espressione mentre pensiamo una sola cosa, e cioè di non essere uno scrittore.
Un conto sono i uozzapp alle amiche per aggiornarle dell’ultima novità in fatto di beauty, di quella volta in cui volevamo strozzare il nostro compagno, marito, amante, o di come nostro figlio riesca a giocare a nascondino al supermercato mentre al parco non ci si schioda di dosso, e un conto è dover descrivere il nostro lavoro.

Il consiglio migliore che posso darti è comunque di cominciare a scrivere (segue una grassa risata che si trasforma presto in pianto, ma giurin giuretta non c’è altra soluzione). Il secondo consiglio che posso darti è di pensare a te come ad un editore.
Per questo ti serve una strategia. Una strategia di contenuti. Che sembra una roba brutta, ma non lo è.
Cos’è una strategia? Wikipedia: strategia dice: “La strategia è la descrizione di un piano d’azione di lungo termine […] si applica a tutti i campi in cui per raggiungere l’obiettivo sono necessarie una serie di operazioni separate, la cui scelta non è unica e/o il cui esito è incerto”.
Riassumendo è:

  • una serie di operazioni;
  • un piano d’azione di lungo termine, che non vuol dire scrivere Guerra e pace.

Scrittori per necessità

Mi dici: “Non sono mica Dante”, ti rispondo: “nemmeno io”, però di pensieri ne abbiamo un sacco, giusto? A me per esempio viene difficile fare yoga perché svuotare la testa mi è praticamente impossibile.
Pensa allora alle cose che hai cercato su internet prima di cominciare a fare il tuo lavoro; alle cose che parlavano del tuo mestiere, di come lo si fa, di quello che ti serve, del tempo che ci vuole e delle abilità con cui lo fai. E mettile per iscritto. A caso: non pensare alla forma, allo stile, alle virgole, ai punti. Lasciati andare, lasciati scrivere. Correggerai poi. Intanto scoprirai di non aver usato delle parole a caso.
Scegli una di quelle parole e fai un po’ di associazioni di idee (sempre senza rileggerti), che cosa ti viene in mente? Quali immagini ti ispirano le tue parole? Scrivi tutto. Ora rileggi (suspance).

WOW, FANTASTICO hai cominciato a scrivere.

Da scrittore a editore di te stessa, come?

Non vorrai fermarti proprio ora? Prepara una tabella, una cosa semplice, dove da un lato metti i mesi dell’anno e dall’altra, a grandi linee, le idee e gli argomenti di cui vuoi parlare con accanto il luogo in cui le pubblicherai: il sito? Facebook? Fissati un obiettivo raggiungibile: quanti post al mese? Cinque? Sei? Mille? EHI HO DETTO RAGGIUNGIBILE!!!!
Questo sarà il tuo timone editoriale, quella cosa che si fa ad ogni uscita di un giornale per schematizzare le pagine previste e molto brevemente anche gli argomenti.
Pianificare porta con sé un sacco di benefici: aiuta alla lunga con l’ottimizzazione dei motori di ricerca e facilita chi ti legge ad orientarsi tra le tue cose, anche se sarà passato del tempo dalla data di pubblicazione. Certo potrai cambiare idea, ma meglio non uscire dai binari che ti sei data, altrimenti l’obiettivo si allontanerà.

Sei sulla buona strada?

Come si fa a capire se la nostra strategia di contenuti è ben fatta? Tenendo a mente dei piccoli accorgimenti.

  • Una strategia di contenuti risponde, per esempio, alle domande dei tuoi clienti.
  • Esaudisce i desideri e le esigenze di chi ti legge.
  • Si basa sulle parole che cercano i tuoi lettori per arrivare al tuo sito.
  • Porta con sé soluzioni pratiche e argomenti consigliati.
  • Una buona strategia è fatta di “se ha funzionato per me funzionerà anche per te”.
  • Una buona strategia non dà niente per scontato, si spiega in modo semplice per non lasciare fraintendimenti o dubbi.

Una buona strategia fa di te un buon editore, uno che immagina le facce dei suoi lettori tipo e sa, col solo pensiero, come strappargli un sorriso. Com’è la faccia del tuo cliente tipo, soddisfatta?

Ps. La strategia non vale solo per i siti web, ma che te lo dico a fare?

Simona Sciancalepore

Se mi chiedete che cosa faccio, di solito rispondo scrivo. Scrivo perché Jo March scriveva e anche a me veniva facile. Leggo anche, perché, secondo me, la scrittura la fa chi la legge: è così che contamino la mia. Revisiono tanto. Tante cose non mie, per lavoro. Rileggo, leggo ad alta voce, cancello e riscrivo. Scrivo anche quando non scrivo. Lì partono la musica, le immagini e ovviamente i titoli di coda.

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2 thoughts on “Diventa l’editore di te stesso”

  1. Scrivere mi piace, non ho copiato mai nulla da altri per il mio blog; leggo pure io. L’unica cosa è riordinare meglio le idee che ho in testa, quindi mi ci vuole proprio il piano d’azione a lungo termine. Grazie

    • Cara Marta grazie a te! Tu riordina le idee, fai il tuo piano d’azione e nella tua to do list mettici la lettura di “Ruba come un artista” di Austin Kleon, il sottotitolo fa così: “Impara a copiare idee per essere più creativo nel lavoro e nella vita”. Ti abbraccio!

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