E se da soli non ce la facciamo?
Sia che tu abbia un’impresa esistente, sia che la tua azienda sia in fase start up, potresti aver bisogno di un aiuto, di un contributo, di un finanziamento.
Vediamo allora dove puoi trovare quello che ti serve.
La prima verifica che ti consiglio di fare è quella, in base alla città in cui ha sede la tua società, nei siti istituzionali delle Camere di Commercio.
Prendendo come riferimento il sito della Camera di Commercio di Milano esiste una sezione specifica per le imprese, con l’indicazione di tutti i bandi in corso, delle modalità di presentazione delle domande, e dei contatti cui far riferimento per reperire tutte le informazioni necessarie. Al momento si trova, ad esempio, un bando per la concessione di contributi a fondo perduto per Micro e Piccole Imprese – per ricevere assistenza personalizzata e acquistare servizi di comunicazione e marketing digitale.
Esiste poi un sistema di sostegno alle imprese gestito a livello regionale, dove anche in questo caso, vengono disciplinati i regolamenti per la concessione dei contributi o gli strumenti finalizzati al sostegno a nuove imprese e al rilancio di attività esistenti.
Potete trovare tutte le informazioni necessarie nei siti regionali istituzionali e in ciascuno i riferimenti dei funzionari che si occupano della gestione delle pratiche.
A livello nazionale ed europeo ci sono, infine, tutta una serie di programmi di finanziamenti destinati a supportare le aziende italiane, a partire dalle start up digitali.
Sul sito dell’agenda digitale della Commissione Europea si trovano tutta una serie di opportunità di finanziamenti e agevolazioni per le start up e per le piccole e medie imprese, di cui qui di seguito alcune esemplificative:
- il fondo FIWARE che è organizzato in 16 progetti cui possono accedere imprese del web con idee innovative per lo sviluppo di nuovi servizi e nuove app;
- SME per investimenti in nanotecnologia, innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo in eco innovazione, biotecnologia, ecc.;
- COSME per promuovere le nuove idee imprenditoriali.
Per l’imprenditoria femminile (che ci piace tanto) e, quindi, per tutte le donne che vogliono avviare la propria bottega, entra in gioco la Legge 215/1992, poi abrogata dal D.lgs. 198/2006 “Codice per le pari opportunità tra uomo e donna”.
Il decreto legislativo, in tema di pari opportunità nell’esercizio dell’attività di impresa, disciplina le azioni positive a favore di:
- Società cooperative e società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne;
- Società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i 2/3 da donne;
- Imprese individuali gestite da donne, che operino nel settore dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi.
A questo scopo è istituito un fondo destinato a finanziare i soggetti di cui sopra per le spese sostenute in fase di inizio attività, nonché per l’aumento della produttività, per l’innovazione organizzativa, per la ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, ecc.
Vi segnalo anche che recentemente (9 giugno 2015), Intel Capital, con un comunicato stampa, ha lanciato un fondo destinato agli investimenti in start up guidate da donne e minoranze sottorappresentate. Nel sito del progetto potete leggere le risposte alle domande più frequenti e, se pensate di poter rientrare nei soggetti interessati, potete scrivere a shani.c.taylor@intel.com condividendo il vostro business plan.
Una nota finale vorrei riservarla ad una possibilità diversa da quella dei contributi “classici” e che da qualche anno sta spopolando anche tra le aziende high tech e i progetti artigianali, quella del Crowdfunding.
Il crowdfunding è una modalità di raccolta collettiva dove il soggetto che intende raccogliere fondi, presenta il suo progetto su una delle piattaforme dedicate (Eppela, Kapipal, Starteed, ecc.) e il pubblico effettua le donazioni pagando attraverso la stessa piattaforma e ricevendo delle ricompense variabili in base all’ammontare della donazione effettuata.
Adesso non ti resta che scegliere l’opzione che fa per te e per il tuo business!