Quando sei una freelance hai pochissimo tempo per fare una buona impressione e ancora meno per prepararti, e questo spiega perché una delle prime cose che imparerai a fare sarà truccarti bene in pochissimo tempo. Ma come farlo? E quali prodotti scegliere? Oggi ti rivelo i miei segreti per ottenere un trucco perfetto in 10 minuti.
Tanto per cominciare il make-up che ti descriverò risponde ad alcune esigenze che sono certa condividi:
- deve essere adatto a tutte le occasioni, dalla mattina in ufficio agli eventi speciali, così sei pronta a tutto;
- non deve farti apparire più vecchia (il trucco, di per sé, tende a farlo), quindi deve ruotare intorno a pochissimi prodotti;
- deve essere a lunga durata, quindi parte da una buona base fatta di pelle idratata e primer. Molto meglio un primer serio piuttosto che dover riapplicare il trucco, col rischio di appesantirlo;
- deve essere a prova di inetta o di mano malferma, quindi non ci sono righe di eyeliner o complesse manovre da fare.
È un trucco semplice ma elegante, pensato per dare risalto al tuo sguardo senza perdere di vista quello che dici, che non invecchia con le mode e non ti costringe a complessi studi cromatici per appaiarlo a ciò che indossi. Soprattutto, è ispirato a ciò che ho visto in viso a una serie lunghissima di professioniste che ho incontrato nel tempo, soprattutto a quelle che lavorano nella creatività e negli eventi. Un esempio su tutte? Deborah Lloyd, direttrice creativa di Kate Spade NY.
Ora, va bene che questo post è archiviato sotto la voce “frivolezze”, ma non credere che occuparti di trucco, e preoccupartene, tolga autorevolezza alla tua professionalità. Al contrario.
Se ci pensi, truccarti è il gesto più semplice e frequente che fai per prenderti cura dell’immagine del tuo brand. È un modo per coccolare la tua pelle, per sentirti più bella (e quindi più sicura), per esaltare i pregi e minimizzare i difetti del tuo viso, per raccontare qualcosa di te. Ma soprattutto, è la prima cosa che vedono le persone che incontri, prima ancora di come sei vestita e del tuo lavoro. Dipingere il tuo viso (perché truccarsi vuol dire questo) dovrebbe comparire a tutti gli effetti nell’elenco delle azioni di branding che implementi ogni giorno.
Ma veniamo a noi, il trucco che ti propongo si compone di cinque fasi:
- base leggera ma perfetta. Io la ottengo con la combinazione di crema idratante, primer leggero (Bare Minerals) e fondotinta minerale in polvere (Mineral Powder Bare Minerals) per mantenere un effetto il più possibile naturale. Se hai una pelle molto secca forse puoi trovare più adatto un fondotinta liquido, ma ti consiglio comunque di usare prodotti che si fondano al meglio con la tua pelle, fin quasi a scomparire, lasciando solo l’apparenza di una superficie levigata e omogenea. Se hai un’anima bio la nostra Stella, esperta di organic makeup, consiglia la base lisciante Avant Première di Couleur Caramel e con la BB cream di SO’BiO étic® .
- gote rosate da “ho bevuto i miei due litri d’acqua giornalieri e non ho passato la notte a lavorare al computer“, roba che solo la Benetint di Benefit secondo me può garantire. Tra l’altro è un prodotto che vale doppio, perché funziona anche come tinta per le labbra, se non sei abituata al rossetto!
- sopracciglia in ordine, pettinate e ben rifinite, circondano lo sguardo e danno proporzione alla fronte. Io sono ormai dipendente dal pennarello Eyebrow Marker di Kiko, che ha un effetto naturale ma preciso. Il kit Manga Brows di Neve Cosmetics che propone Stella è appena un po’ meno facile da usare ma è in grado di saziare ogni tua ambizione green/vegan/animalista.
- occhi sottolineati senza dover usare colori particolari, con una sapiente passata di mascara sulla ciglia superiori e su quelle inferiori. Io uso il Vamp di Pupa concentrandomi sulle ciglia verso l’esterno del viso, ma il 61 Allungante di Couleur Caramel che usa Stella è altrettanto perfetto e non contiene sostanze aggressive sulla pelle.
- labbra à la Coco Chanel, con un rossetto rosso nella tonalità e finitura (mat o lucido) che ti si addice di più. Io agli eventi uso sempre il ColorStay Ultimate Suede di Revlon, capace di sopravvivere a brindisi e canapé anche fino a 4 ore senza perdite o sbavature. Ancora una volta Couleur Caramel ha validissime alternative bio.
Chiudi il tutto con pochissime gocce del tuo profumo preferito e sei pronta per affrontare qualsiasi cosa! Che ne dici, ti sembra un trucco fattibile o col quale ti sentiresti a tuo agio? Raccontamelo nei commenti (insieme a eventuali dubbi), sono curiosa di sapere cosa ne pensi.
bellissimo, grazie!!
proprio quello che mi ci voleva!!! solo un piccolo problema: sono allergicissima a molti cosmetici!! esistono alternative anallergiche?
Alessandra, se controlli sui siti dei cosmetici naturali proposti in alternativa da Stella vedrai che per la maggior parte sono proprio anallergici 🙂 Grazie a te dei complimenti!
Non avevo mai pensato al make-up come strumento di branding… Ma in effetti lo é!!
Da pasticciona devo ammettere che il rossetto rosso mi creerebbe problemi: sia perché non sono abituata a metterlo (usare i matitoni stile chubby stick in questo ha aiutato), sia perché se -come me- non si è abituate al rossetto bisogna anche prender confidenza con l’idea, ma soprattutto perché trovare la tonalità di rosso adatta non è così immediato!
Per me personalmente sarebbe molto più facile, soprattutto con poco tempo, stendere un ombretto sulle palpebre piuttosto che un rossetto sulle labbra, forse è questione di inclinazione personale e di abitudine.
Per me sì, il make-up può essere anche quello. Certo, senza ossessionarsi, ma non amo chi liquida trucco e abbigliamento come attenzioni superficiali 😉
Per il tuo dubbio sul rossetto ti offro due spunti che spero potranno aiutarti:
1. anni fa, quando il rosso tornò prepotentemente di moda, Chanel Make-Up organizzava degli eventi di “allenamento” per le beauty editor delle riviste. Ricordo di aver letto il reportage di una che non indossava MAI il rossetto, in cui spiegava come, con qualche trucco e l’aiuto di una consulente, avesse trovato una tinta e una texture che le piacevano… e avesse poi scoperto che il rossetto rosso da dipendenza! Certo, lei era pagata per farsi convertire, ma nel tempo mi è capitato spesso di vedere donne abituate alle labbra nude che si facevano convincere.
2. con gli anni le palpebre cadono un po’ e la stesura ottimale di un ombretto diventa davvero complicata (tra due mesi compio 40 anni e questa bazza dell’età la sento molto). Se invece idrati le labbra il rossetto rimane facile e veloce da stendere. Mia nonna era leggendaria nel quartiere per la sua eleganza. A 80 anni passeggiava con i suoi dolcevita color panna e i completi pantalone beige, un filo di perle, i capelli corti candidi sempre in piega, pelle nuda e bocca rossa. Mi ha sempre detto: “è il rossetto rosso che fa la signora” 🙂
Chi mi dà qualche alternativa bio? 🙂
Vale, poi mi raccomando dimmi se ti piacciono le alternative bio inserite nel post 🙂
Ciao Vale, cosa intendi? Le alternative eco-bio a tutti i prodotti ‘standard’ proposti sono già nell’articolo (grazie alla nostra esperta Stella).
Ciao Barbara!
complimenti per questo articolo, “frivolo” al punto giusto ma utilissimo. Io ho “solo” 34 anni, una vita rutilante, un posto di lavoro che sto per mollare e spesso, nelle preoccupazioni e frenesia dell’ultimo anno, ho dimenticato di truccarmi trascorrendo ” a secco” la giornata in ufficio…e sentendomi meno bella e sicura di me!
Il trucco è un validissimo alleato, e negli ultimi tempi, per invogliarmi, ho iniziato ad acquistare diversi prodotti basici di qualità: ad esempio del Manga Eyebrown di neve non posso più fare a ,meno, confermo! Vorrei anche suggerire , valida alternativa naturale al Benefit per le guance, il MINERAL di NEVE.
http://bit.ly/1p12tEk
Altro validissimo aiuto, l’ EYEBROW BAR di Sephora ( torino(milano/roma/ecc.) dona forma e insegna a curare le sopracciglia: ovviamente , al termine, non ho potuto fare a meno di acquistare anche mascara e eyeliner.
Quest ultimo vorrei suggerirlo, è davvero facile anche per chi come me ha poca manualità e tanta fretta, ed il risultato è da gatta ‘anni50!
http://bit.ly/1u7BHNH
Wow! Grazie dei consigli aggiunti! Io adoro l’Eyeborw Bar di Sephora ma come hai giustamente accennato tu è fonte di shopping pazzo e compulsivo, e da brava esperta di pecunie cerco di offrirvi consigli non troppo “pericolosi” per il portafoglio 😉
sinceramente è un post che mi lascia perplessa in più punti, dalla base (il trucco invecchia? dipende da come lo fai, non generalizziamo. Non mi è mai capitato che mi venisse data la mia età da truccata, e so di non essere l’unica a vivere tale situazione) al consiglio dei vari prodotti e modalità.
Parliamo dell’eyeliner per esempio: non tutte si possono consentire di non portarlo, per una questione di definizione dei tratti somatici. Difficile metterlo? Mah, dipende. Ci sono tante tecniche e molto la fa l’abitudine, su alcuni visi fa così tanto la differenza che rinunciarvi equivale a penalizzarli.
anche il consiglio della bb cream… So’bio ne produce 3 (coprente 5+1, leggera e con latte d’asina), di quale si parla?
le gote rosate sono ottenibili con tanti prodotti, il benetint tra l’altro è rosso XD
gli occhi con solo mascara rischiano di risultare molto sbilanciati rispetto alle labbra rosse (perché rosse? non piace a tutte, e non per tutte è il colore della confort zone, forzarsi a usarlo può essere controproducente. In giro è pieno di donne a cui fa veramente paura, dar loro alternative sarebbe interessante, per esempio partendo dai mlbb), per non parlare delle problematiche di forma o di colore: una palpebra naturalmente rossiccia e/o un occhio cadente con solo mascara e labbra rosse fa effetto malata e non fa grande impressione… ecco che allora sì che il trucco rischia di invecchiare e penalizzare!
Mi spiace dirlo ma trovo che l’articolo sia troppo incentrato sui problemi personali di chi l’ha scritto e poco mirato alla valorizzazione dell’intera tipologia di persone alle quale vorrebbe rivolgersi, ed è un peccato perché una parte delle premesse e qualche consiglio generale qua e là non è che siano sbagliati.
Ciao Misato-san,
per tutorial approfonditi sul trucco ci sono altri blog, ad esempio la nostra idola Lisa Eldridge, che più volte “ci” ha fatte uscire di casa con il solo mascara: questo è un sito che parla di donne in proprio a 360 gradi, quindi a volte raccontiamo le nostre frivolezze e come potrai immaginare ci limitiamo a dare consigli generali e il nostro punto di vista da utilizzatici di makeup e non da makeup artists.
Tu lo sei di professione? Magari ci puoi scrivere un post su come si diventa makeup artist professioniste.
Invece non tollero gli attacchi personali alle mie redattrici e mi riservo il diritto di cancellare commenti offensivi, come segnalato nelle regole di uso del sito.
Certa della tua comprensione, ti auguro una buona settimana, ricca di colori e tanti guadagni con la tua professione!
Non mi sembra di aver scritto da nessuna parte che dell’argomento possa parlare solo una make up artist, ho riletto il mio post e non cito neanche la professione da nessuna parte. Non l’ho scritto perché non lo penso, semplicemente, e non riesco a capire dove potrei aver dato tale idea che è totalmente avulsa da ciò in cui credo.
Come non ho scritto nulla sulle frivolezze perché in verità trovo veramente svilente che se si parla di trucco debba essere trattato come qualcosa di stupidotto, “da donne”. Come se in fondo fosse qualcosa da concedersi, a cui non si ha davvero diritto, come se fosse qualcosa di cui avere vergogna.
E come se fosse qualcosa ad esclusivo appannaggio della categoria femminile.
Non riscontro attacchi personali ad alcuna redattrice in quello che ho scritto, che era un invito alla riflessione su un tema che non credo sia stato affrontato in maniera veramente utile se non per una parte dell’utenza del sito e con un piglio un filo troppo personale.
Se però far presente che la tipologia di donne esistenti è più vasta di quella che utilizza il Benetint come holy grail è ritenuto tale non posso che astenermi dal tentare di avere un dialogo con chi evidentemente non ha gli strumenti per sostenerlo e cerca di farmi passare per qualcuno che attacca così per sport.
Mi spiace solo constatare che di fronte al tentato dialogo vi sia chiusura ma in fondo è qualcosa di estremamente comune, non una novità.
Non sono sicura che sia stato capito il tono dell’articolo né quello della mia risposta e probabilmente io non capisco la correlazione tra alcune cose che scrivi quindi direi di chiuderla qui, grazie.
Io credo che quando si scrive una sorta di guida riguardo qualcosa – che sia fisica quantistica, make up o le puntate di peppa pig – sia necessario avere una sorta di preparazione sull’argomento. Non siamo fra amiche a sorseggiare il caffè in un salotto, dove ci si scambia opinioni senza troppo pensare, siamo in un contesto pubblico al quale la gente vi accede “googlando”, persone sprovvedute che vogliono imparare da chi ne sa di più. Internet un tempo era luogo di ricerca, oggi è diventato impossibile trovare buon materiale perchè troppi parlano senza cognizione di causa e il web è diventata una grande discarica di informazioni spazzatura, create solo per riempire i vuoti del proprio sito/blog.
Il trucco invecchia? rifinisci la base, illumina lo sguardo, rimpolpa le labbra, poi ne riparliamo se il trucco invecchia davvero! Un taglio di capelli sbagliato, un colore inadatto, degli occhiali comprati frettolosamente, tutto ciò che riguarda l’estetica può invecchiare se le scelte non vengono ponderate, ciò vale anche per il make up. Dire che il trucco tende ad invecchiare, però, è quanto meno opinabile se non del tutto falso.
Hai parlato di come è importante la base viso ma hai tralasciato completamente i correttori, che sono l’elemento chiave di un make up ben riuscito. Cosa accade nel mettere solo fondotinta, tra l’altro leggero come il minerale che hai citato, su occhiaie marcate? che queste diventano grigie, altro che aspetto fresco e riposato!
Per blush rosato cosa si intende? ci sono carnagioni chiare e fredde che staranno bene con i rosati, altre calde che avranno bisogno dei pesca, altre ancora scure e intense che necessitano di colori ambrati. Bastava dire “scegliere un blush in tono con il proprio colorito, mantenendosi leggere”, senza addentrarsi in un discorso che è molto soggettivo, ovvero funziona su di te ma non sul resto del mondo.
Rossetto rosso in ogni occasione: ma seriamente? il rossetto rosso fa signora se ti sta bene, altrimenti sembri troppo truccata e puoi immaginare che avere delle labbra appariscenti durante un colloquio formale non è proprio il massimo. Il rosso sulle labbra è un colore difficile, bisogna maturare una certa esperienza nel trovare quello giusto e tuttavia non sta bene a tutte e in molti contesti non è ben visto. Hai mai sentito parlare dell’effetto “my lips but better?” l’unico rossetto adatto ad ogni occasione è quello che c’è ma rimane discreto, simile al colore naturale delle proprie labbra ma leggermente più intenso.
Il trucco occhi: questo sconosciuto. Se hai due occhi molto grandi e tondi come i miei con il solo mascara sembri un cucciolo spaurito. Senza entrare nella complessità delle code di eyeliner, esistono le matite, i kajal, facili da applicare anche per le mani più tremolanti e non solo in nero, c’è anche la possibilità di scegliere tinte più “soft” come il grigio e il marrone. E perchè no qualche ombretto? magari in crema, leggero, luminoso e long lasting, da picchiettare con le dita in pochi istanti.
Insomma non c’è bisogno di essere una professionista per parlare di make up (e io non lo sono), però bastava qualche riflessione più attenta per scrivere un articolo realmente utile a tutte le donne. Spero che le mia annotazioni possano essere utile alla redazione per migliorarsi.
La redazione ringrazia e ricorda che questo è un sito che parla di imprenditoria creativa femminile e non di makeup e per questioni di mission e di calendario editoriale non può pensare di dedicare articoli di approfondimento a questo tema.
Però ci siamo segnate tutti i vostri consigli e appena tornerà in calendario un tema per noi secondario ne faremo buon uso. Grazie mille