C’è una differenza sostanziale tra un posto fisso e un’attività in proprio, e quella differenza si chiama cambiamento. In Italia se hai un posto fisso stipendio e mansioni rimangono gli stessi per ere geologiche (all’estero meno). Ma se hai un’attività questo è il modello da cui devi rifuggire, scegliendo invece un percorso di evoluzione. Ecco dove e come:
- Offerte. Diciamo che hai messo a punto un nuovo prodotto/corso fantastico, che sta vendendo molto bene. Quindi lo lasci in vendita per sempre? No. Altrimenti assisterai a una parabola discendente, dovuta al fatto che le persone interessate al tuo prodotto lo acquistano subito (prima ondata), poi ne parlano bene in giro e così altri ti scoprono (seconda ondata), poi quelli che tentennavano si convincono (terza ondata) e poi da lì arrivano poche persone. Vuol dire che il pubblico ti ha abbandonato? Che il tuo prodotto non è questa gran cosa? No: vuol dire che è ora di cambiare. Se vuoi una quarta ondata fai un’ultima mega-offerta al 50% o un pay as you can e poi archivia quel servizio/prodotto. Ciclo di vita ottimale: 2 anni e mezzo.
- Prezzi. Ormai di articoli sull’argomento qui ne hai letti parecchi, ma ribadiamo: non puoi avere gli stessi prezzi per 2 o 3 anni. Non è sano per il tuo lavoro. Fai una revisione dei tuoi prezzi ogni anno. Ovviamente i prezzi non si alzano tanto per: si alzano i prezzi di quei prodotti e servizi che piacciono e che vanno bene. E quelli che non vanno? Evita di offrire sconti su sconti e archiviali per sempre.
- Sito. Le evoluzioni in questo campo sono rapidissime, e se fino a un anno fa avere un sito responsive (quello che si adatta alle dimensioni dello schermo) era il top, adesso è semplicemente lo standard. Se il tuo sito è obsoleto è quello che comunica ai tuoi clienti del tuo business. Quindi fai uno sforzo e cambia tema, stile, specifiche in modo da essere sempre au courant. E via quegli orribili pop up.
- Network. Il tuo network dovrebbe essere sempre in espansione: nuovi clienti, ma anche nuovi followers, nuove collaborazioni, nuovi contatti utili, nuove alleanze. Il tutto non avviene per magia, ma richiede impegno e constanza da parte tua. Fare network è gratificante e fa bene al tuo business: crea occasioni, ti dà spunti utili, ti espone a nuove idee e progetti. Datti da fare e contatta con discrezione tutte quelle che ti piacciono (noi incluse).
- Brand. No, non sto dicendo che devi fare un rebrand ogni anno, ci mancherebbe. Ma ogni anno ti devi chiedere se la tua mission è davvero sempre la stessa, o no. Perché magari tu, le tue finalità professionali, il modo in cui vuoi fare la differenza nel mondo sono cambiate e non te ne sei accorta. E se tu e la tua mission non siete più allineate, sai cosa succede? Niente, ecco cosa. Grilli che cantano e business che si deprime sempre di più (perché non vi amate più come prima).
Question time: quali di questi 5 punti è più in stallo per te ora? La buona notizia è che hai ancora 6 mesi per uscire dall’impasse.
Preciso e dettagliato: impeccabile – come sempre del resto.
Adesso passo in rassegna punto per punto e inizio a muovermi per avere un rebrand per l’anno a venire. (Alcune cose le ho già fatte quindi vuol dire che sto imparando bene!!) Grazie a tutte voi che condividete le vostre esperienze con noi.
punto 3 – 4 – 5 ecco su cosa mi sto focalizzando. é confortante leggere che il cambiamento è necessario: a volte , guardando ad amiche con lavoro dipendente, mi sento una mosca bianca, e le vedo così tranquille!! Saper invece, che l’evoluzione è necessaria ed è una strategie da porre in essere per la sopravvivenza della propria attività, mi rincuora . Allora sono sulla strada giusta. Grazie Gioia per questo articolo.
…anche io sono concentrata sugli stessi punti!! 😉
e mi piace tantissimo l’idea di essere sempre in movimento (anche da ferma!)
Io inciampo spesso sul punto 2 🙂