Capita a tutte, prima o poi, sia che tu sia alla stesura iniziale del progetto, o già al lavoro, di sentirsi chiedere “E l’analisi Swot?”.
Di solito ci sono tre reazioni a questa domanda:
- ti si è storto un sopracciglio e hai arricciato il naso
- hai pensato “Per fortuna non conosco nessuno che possa farmi questa domanda”.
- stai pensando di aprire una nuova tab per vedere cosa dice Wikipedia. Ti anticipo, ecco qui la definizione:
“L’analisi SWOT (conosciuta anche come matrice SWOT) è uno strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto o in un’impresa o in ogni altra situazione in cui un’organizzazione o un individuo debba svolgere una decisione per il raggiungimento di un obiettivo. L’analisi può riguardare l’ambiente interno (analizzando punti di forza e debolezza) o esterno di un’organizzazione (analizzando minacce ed opportunità).”
Rispetto alla frase “in ogni altra situazione in cui un individuo debba svolgere una decisione per il raggiungimento di un obiettivo” confesso di avvertire anche io una certa “pesantezza”. Ma in realtà questo tipo di analisi può essere molto più leggera, divertente e, incredebile ma vero, ti fa sentire bene.
Forse non lo sai, ma ogni volta che pensi al tuo progetto, a cosa funziona e cosa no, stai facendo “SWOT”.
Proviamo a cambiare la dicitura “strumento di pianificazione strategica” in “indicazioni che aiutano a compiere un percorso”.
Immagina di organizzare il viaggio dei tuoi sogni. Tre settimane di puro relax ai Caraibi. Dopo aver consultato guide, mappe, amici e aver prenotato i biglietti, arriva il momento in cui ti metti a tavolino, con carta e penna, e inizi a fare l’elenco delle cose che metterai in valigia :
- il vestito verde che ti sta benissimo e la borsetta fatta a mano dalla tua amica.
- una scatola di compresse per il mal di testa
- il numero di telefono dell’amica di un’amica per bere un tè con una persona del posto
- un k-way in caso di condizioni meteo avverse
Hai fatto un’analisi SWOT.
Punto 1 (Strenghts) : sono i tuoi punti di forza, il tuo know-how, le cose che ti caratterizzano, che ti danno quel plus che le altre non hanno. In altre parole tutto quello che ti mette in una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti.
Punto 2 (Weakness): gli elementi di debolezza, tutto quello che potrebbe essere un fattore limitante nella buona riuscita del progetto, che dipende da te, o comunque è legato a cause interne. Fare un elenco dei punti deboli non è un esercizio sadico per deprimersi; è l’occassione di mettere nero su bianco quello che tanto continuerà a girarti nello stomaco e, una volta che lo visualizzi, puoi trovare una soluzione o almeno arginare il danno. Se sai che soffri di emicrania e stai per partire ti auguri che il mal di testa non si presenti proprio la sera della festa in spiaggia, ma le compresse te le porti comunque dietro…
Punto 3 (Opportunities): all’inizio dell’analisi ti sei concentrata su di te e hai lavorato sui tuoi punti “interni”. Adesso ti concentri su cosa arriva dall’ambiente esterno. Incontrare una persona del posto potrebbe aiutarti a scoprire nuovi itinerari o potreste organizzare una gita insieme. Quali sono i contatti, i legami, gli eventi che potrebbero genereare nuove occasioni? Hai una rete che ti supporta? Questo è lo spazio giusto per tutti gli amici e le persone meravigliose che conosci!
Punto 4 (Threats): i fattori ambientali sfavorevoli. Hai scelto di andare al mare, ma la sabbia che brilla al sole non è garantita. Potrebbe piovere. Lo so, ti sembra di nuovo di portarti sfiga da sola a far l’elenco di tutti i problemi, ma credimi, non essere impreparate quando poi le cose capitano ti fa vedere le cose meno nere anche quando non brilla il sole.
Solitamente l’analisi Swot ha uno schema a croce , ma se vuoi farne una versione allegra, crativa e sberluccicante, in compagnia di donne straordinarie puoi rivolgerti alla Doula!
Bene! Ora che hai l’analisi SWOT sei pronta per il successo!
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