La cucina a risparmio energetico

Nelle ultime settimane il tema del caro-bolletta, ma soprattutto della necessità di ridurre l’uso dell’energia (elettrica e gas metano) è diventato uno degli argomenti all’ordine del giorno. Non solo della campagna elettorale, ma anche nei nostri discorsi davanti a un caffè e persino nelle chat tra amici su WhatsApp e Telegram. È qualcosa che sicuramente interessa tutte. Ci troviamo inevitabilmente a far quadrare i conti della gestione domestica e della nostra attività professionale misurandoci con degli eventi imprevisti.

Per quanto lo scenario della crisi sia tutt’altro che incoraggiante, penso che questa contingenza possa offrirci uno spunto per riflettere. Per troppo tempo, forse, abbiamo dato per scontato che le risorse potessero essere praticamente infinite e scopriamo bruscamente che non è così. Facendo “di necessità virtù”, possiamo provare a rivedere alcuni comportamenti in un’ottica più attenta e sostenibile.

Non sono una scienziata e quindi i miei consigli partono dall’esperienza, che ho cercato di supportare documentandomi e studiando cosa scrive e dice chi è più esperta di me. Ecco, quindi, una mini-guida al risparmio energetico in cucina.

L’annosa questione della pasta a fuoco spento

Una delle innumerevoli polemiche che nascono e (fortunatamente in fretta) muoiono sui social, ha riguardato un’affermazione del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi. Sul suo profilo Facebook, Parisi ha infatti confermato che è possibile cuocere la pasta portando a bollore l’acqua, versandola in pentola e riprendendo un leggero bollore, e poi spegnendo il fuoco (naturalmente con il coperchio per trattenere il calore), per poi scolarla trascorso il tempo dovuto. Nulla che non si sapesse già (chi fa vacanze in campeggio non sarà sorpresa), l’affermazione ha aperto un dibattito infernale tra chef, scienziati e comuni cittadini difensori o meno della cottura “tradizionale” della pasta.

Posto che così come chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti non ci salverà dalla siccità, qualcuno si è preso la briga di fare dei calcoli e ha scoperto quanto gas si può risparmiare usando questa tecnica. Il risultato lo trovate in questo podcast: a voi decidere se ne valga o meno la pena.

Risparmiare energia ai fornelli

Ma come possiamo davvero risparmiare energia ai fornelli, allora? Ecco i miei consigli pratici, che mescolano come al solito cucina e organizzazione:

  • Cucinare grandi quantità delle preparazioni che richiedono lunghe cotture: ragù (tradizionali o vegetali), stufati, zuppe come la ribollita, sughi vari si possono cuocere in grandi porzioni (il tempo impiegato è sempre lo stesso) e conservare in freezer già porzionati. Il che aiuta anche quando non si ha tempo per preparare la cena!
  • Prediligere la pentola a pressione, uno strumento magnifico (e sicuro, nonostante le paure e le leggende metropolitane) che permette letteralmente di dimezzare i tempi di cottura. Ideale per legumi, cereali in chicco, cotture al vapore. Si possono anche sfruttare gli appositi cestelli per cuocere diverse cose contemporaneamente, ad esempio: cereali sotto, patate al vapore sopra.
  • Quando possibile, optare per la cottura al microonde (se lo si possiede). Verdure al vapore, riso e cereali come miglio e quinoa, e anche proteine come il pesce possono essere facilmente cucinate in questo modo. Si risparmia energia (il microonde, specie se nuovo, ne consuma poca) e in estate non si surriscalda la casa.

Ottimizzare l’uso del forno

Diversi studi dimostrano che i forni nuovi (in classe A o superiore, ne parliamo tra poco) utilizzano l’energia in modo più efficiente dei fornelli, contrariamente a quanto comunemente si creda. Quindi le cotture al forno non vanno archiviate, anzi: possiamo pensare a dei modi per massimizzarne l’efficienza, e in questo caso serve un po’ di capacità di pianificare. Per esempio:

  • Sfruttare le griglie del forno per cuocere più cibi contemporaneamente: fate delle prove per verificare la capacità effettiva del vostro forno, e poi provate a preparare più teglie di verdura. Cuocere contemporaneamente una torta dolce e una salata (evitando di contaminare però con sapori forti come quelli del pesce e di certi formaggi); biscotti e mele cotte, ecc.
  • Spegnere il forno 10 minuti prima della fine della cottura: se il forno è ben isolato, e le guarnizioni sono in perfetto stato, senza aprire la porta la temperatura rimane pressoché stabile. Evitate questo accorgimento per i lievitati come pane, pizze, focacce e per dolci delicati come le meringhe!
  • Prediligere la modalità ventilata perché sfrutta il calore in modo più efficiente (e vi confermo che quasi tutto si può cuocere con questa modalità!). Controllate anche se il vostro forno ha funzioni e programmi “eco” e, in caso, utilizzateli.

Scegliere e utilizzare correttamente gli elettrodomestici

Vi sentireste tranquille ad andare in giro con un’auto su cui non è mai stata fatta manutenzione? A cui non sono mai stati puliti i filtri dell’olio, per esempio? Immagino di no. E allora perché non riservare la stessa cura agli elettrodomestici di casa?

Per mantenere l’efficienza energetica dei nostri strumenti, e per fare in modo che durino a lungo, è indispensabile fare una manutenzione regolare. A volte bastano pochi accorgimenti e non si tratta di lavori lunghi. Io per esempio ho impostato queste operazioni routinarie in un calendario ricorrente su Todoist, condiviso in famiglia: ognuna troverà il suo metodo. Ecco alcune cose cda fare regolarmente:

  • Lavastoviglie: pulire il filtro e le parti interne, e periodicamente impostare un lavaggio a vuoto con un prodotto apposito
  • Frigorifero: non riempirlo troppo, e non riporre mai all’interno cibi caldi. Pulirlo con regolarità e, se non è del tipo autosbrinante, sbrinarlo con la corrente spenta (stessa cosa per il freezer). Controllate lo stato delle guarnizioni e pulitele da eventuali muffe. Ogni mese aspirate il retro, dove si accumula polvere. Ricordatevi di distanziarlo di 10 cm dal muro!
  • Forno: pulirlo regolarmente (seguite le indicazioni del produttore) e controllare periodicamente le guarnizioni.
  • Microonde: pulitelo dopo una decina di utilizzi e tenetelo sempre ben aerato
  • Cappa: pulite i filtri con regolarità

Se invece avete in programma di cambiare gli elettrodomestici, prima di studiarne le funzioni supersoniche controllate che siano nella più alta classe di efficienza energetica. Incredibile quanto si possa risparmiare usando i programmi “eco” degli elettrodomestici più nuovi (lo ha calcolato l’Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – in questo report).

Infine, ecco una risposta alla vexata quaestio se sia meglio usare i fornelli a gas o a induzione: al di là dell’aspetto prettamente culinario, la cottura a induzione è sempre più efficiente e consuma meno KW/h rispetto all’equivalente a gas (per chi vuole scoprire i dettagli, c’è una tesi di laurea pubblica sul tema). Anche qui, naturalmente, a patto di scegliere un piano a induzione in classe A+.

Myriam Sabolla

Sono una digital strategist prestata alla cucina: mi sono diplomata nel 2018 alla Joia Academy - la più importante scuola di cucina vegetariana in Italia -- e sono anche una Professional Organizer. Con il mio lavoro semplifico la vita a chi vuole cucinare e mangiare meglio ogni giorno. E continuo a raccontare le storie e i luoghi del cibo. Sono anche la mamma di Adele e Clara, in costante ricerca di equilibro tra il lavoro da freelance e quello di genitore.

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