Scegliere il fotografo giusto e ottenere il meglio dal suo lavoro

Che sia per un evento personale o lavorativo, per le foto da inserire sul blog o sito o da usare sui nostri canali social, che ci servano scatti di prodotto o altri scatti commerciali o che si voglia, semplicemente, avvalersi di un fotografo per la realizzazione di scatti di qualità, trovare il professionista giusto e instaurare una collaborazione proficua può non essere semplice.

Il giusto raccordo tra le esigenze del cliente e la creatività e la personalità artistica del fotografo sta soprattutto in una buona comunicazione: chiara e che non tralasci dettagli importanti, che non dia nulla per scontato. Prima ancora però sta nel trovare il giusto professionista, che possa offrirci un prodotto che facilmente si adatti alle nostre aspettative. Vediamo come fare.

I fotografi non sono tutti uguali

Non esistono fotografi in grado di fotografare tutto. Partire da questo assunto aiuta già molto. È chiaro che un fotografo professionista – escludiamo quindi i “cuggini” che hanno comprato il kit reflex e lente di plastica in sconto – conosce la tecnica e sa come ottenere degli scatti corretti, ma la fotografia è anche arte e composizione e comporre un panorama è assai diverso dall’allestire il set per uno scatto di prodotto. Anche in termini di attrezzatura necessaria.

Per questo motivo dobbiamo cercare un ritrattista, se ci servono degli scatti di quel tipo o un fotografo di still life se ci occorrono scatti di oggetti. Anche meglio cercare un fotografo che sia specializzato nel campo di nostro interesse: fotografare un piatto di pasta per il menù di un ristorante è diverso dal fotografare un cappotto per lo shop online di un negozio di abbigliamento. Il fotografo di matrimoni ha uno stile e conoscenze acquisite assai diverse da chi fotografa le modelle. Il contesto conta moltissimo.

Specializzazioni fotografiche: valuta il portfolio

Il primo passo per trovare un fotografo giusto è cercare qualcuno che sia specializzato esattamente nel campo di nostro interesse. Il secondo, necessario, è valutare il suo portfolio.

Ci sono moltissimi modi di fotografare la stessa cosa. Se così non fosse non avremmo avuto grandi figure nella fotografia. La tecnica è fondamentale ma l’occhio e lo stile sono tutto. Un soggetto può essere inquadrato, illuminato, sfocato o messo a fuoco in milioni di modi diversi. 

Chiedere il portfolio

Chiedere il portfolio a un fotografo è il primo passo per instaurare con lui un buon rapporto ed è lo strumento fondamentale per capire se il suo mood si avvicina a ciò che stiamo cercando.

È uno che preferisce ambientazioni moderne o classiche? Usa fondali un po’ retrò? È uno sperimentatore o possiamo stare sicuri di non avere sorprese? I suoi scatti sono luminosi o preferisce giocare con il chiaroscuro?

Considerare questi aspetti serve sia a capire se quello è il professionista che può darci gli scatti che desideriamo, che ad avere un catalogo più ampio di ciò che possiamo ottenere.

Conoscersi con un colloquio

Una volta selezionati uno o più portfolio interessanti si può passare a un breve colloquio (che può essere anche una email o una breve telefonata per conoscersi meglio) durante il quale verificare le esperienze pregresse.

Se stiamo cercando un fotografo per una rivista potrebbe essere rilevante che questo abbia già avuto esperienze editoriali, se cerchiamo un fotografo per eventi forse una persona che ha fatto sempre e solo matrimoni potrebbe non essere la persona più giusta.

Il colloquio serve anche a determinare che ci sia un certo feeling iniziale e che il rapporto professionale non sia ostacolato da sensazioni difficili da governare.

Comunicare e capirsi con il fotografo

Una volta capito chi è il nostro fotografo, facciamo in modo che il rapporto di lavoro sia il più possibile fruttuoso e cerchiamo, fin dall’inizio, di instaurare una buona comunicazione. Il cliente che ti dice “fai tu” è quasi sempre un cliente insoddisfatto, perciò dobbiamo proprio fare in modo di fornire al professionista che stiamo pagando un brief preciso.

Brief: scrivere il racconto del progetto

Che cos’è un brief? Il racconto, il più dettagliato possibile di che cosa ci stiamo aspettando da un professionista, le indicazioni che servono a chi lavora per fornirci un risultato adeguato.

Numeri: definire quanti scatti e quali formati

Il fotografo vorrà certamente sapere il numero di scatti che desideriamo e le indicazioni di formato: verticale o orizzontale? Lo scatto deve essere in 2:3, in 16:9 o 1:1?

Se ci sono dubbi su questi dettagli tecnici è meglio discuterli prima, perché non sempre è poi possibile adattare uno scatto nel formato sbagliato a uno spazio diverso. I tagli potrebbero compromettere non solo la foto ma anche il contesto in cui andrà inserita.

Moodboard: raccogliere gli spunti visivi

Per decidere insieme la resa estetica degli scatti che stiamo andando a realizzare è fondamentale fornire al fotografo una moodboard oppure costruirla insieme.

Non si tratta di raccogliere immagini che il fotografo dovrà copiare, ma di mettere insieme degli spunti visivi in grado di spiegare bene al nostro professionista quale sia lo stile finale degli scatti che dovrà fornirci. I colori da preferire, quelli da non utilizzare assolutamente, il tipo di luce e i contrasti, l’ambientazione (che può andare dal minimal al barocco con moltissime vie di mezzo).

È fondamentale essere il più precisi possibile: per capirci, una foto può essere “luminosa” in molti modi: dalla scelta di un fondale chiaro o di un contesto molto contrastato, allo scatto da scontorno su fondo bianco. Gli aggettivi non sono quasi mai oggettivi e le parole spesso descrivono in modi molto diversi uno stesso risultato visivo. Tra gli strumenti più utili per costruire e condividere una moodboard ci sono Pinterest e Canva.

Contratto: agire con la massima trasparenza

Infine, è importante stabilire con il fotografo un contratto economico trasparente. Chiediamo sempre che il preventivo riporti esattamente e nel dettaglio cosa verrà fornito e cosa no. Riceveremo dei file o degli scatti stampati? Ci verranno forniti degli scatti in alta o bassa risoluzione?

Quasi mai il fotografo fornisce i negativi o raw dei propri scatti, spesso si tratta di un servizio da pagare a parte. In molti casi la cessione dei diritti di utilizzo dell’immagine può riguardare uno solo o più ambiti. Un certo scatto può essere ceduto a un’azienda per uso online ma non per uso pubblicitario cartaceo e vice versa.

Tutti questi dettagli vanno decisi in anticipo e sono alla base di un rapporto professionale che può funzionare e può diventare duraturo nel tempo.

Lavorare con un fotografo è un rapporto di fiducia

Lavorare con un fotografo è quasi come lavorare con un pittore: il committente può dare indicazioni, ma è necessario costruire un rapporto di fiducia che ci aiuti a lavorare insieme – talvolta anche a distanza – per ottenere il meglio dal tempo e dalle risorse impiegate.

Valentina Masullo

Mi occupo di content marketing per il cibo. Creo ricette, faccio food photography e consulenza di comunicazione. Il mio mestiere è quello di farti venire fame. Credo nella dieta ma non sono praticante.

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