Un nuovo autore, un nuovo giallo: il libro di ottobre

Complice un’amica avvocato e una vacanza in Sicilia, in un afoso pomeriggio di agosto mi ritrovo con un nuovo giallo in mano e il suo autore davanti ai miei occhi, mentre mi scrive una dedica sul frontespizio. Ebbene sì, questo libro è finito tra le mie mani quasi per caso. La mia amica, conoscendo la mia passione per i gialli, mi invita alla presentazione de Il bambino che disegnava le anime, edito da Solferino. Siamo in una location speciale: l’ex liceo Gargallo nella magnifica isola di Ortigia (a Siracusa, per intenderci). Così incontro anche l‘autore, Tommaso Pagano, sostituto procuratore di Siracusa, genovese di nascita ma siciliano di adozione.

La trama

ll libro inizia con l’uccisione di Parisi, manager della Natural Power, ambigua multinazionale che si occupa non solo di energia ma anche di smaltimento rifiuti. In particolare, l’azienda ha in gestione l’inceneritore che ‘inghiotte veleni di una nazione intera e li risputa nell’aria’ nei dintorni di Siracusa. Un omicidio sul quale la polizia inizia a indagare ma non riesce a scoprire molto, finché il commissario Vincenzo Grillo decide di chiedere aiuto al vecchio amico ed ex-collega Zeno Schirripa.

Il vero protagonista di questo libro è proprio lui: ex-commissario, ora insegnante d’altri tempi che si dedica con devozione a debellare le lumache dal suo orto. Anche se Zeno ha deciso da tempo di non metter più piedi in commissariato, alla fine sceglie di dedicare molto tempo ed energie alle indagini. La sua decisione in realtà non è dettata dalla sete di giustizia ma dalla preoccupazione: Zeno vuole ritrovare Giovanni, un suo allievo scomparso da scuola e da casa negli stessi giorni dell’omicidio di Parisi. Zeno sospetta che possa essere stato un testimone scomodo e sa bene che uno stesso veleno può inquinare molte cose: la terra, l’acqua e anche le prove.

La prima traccia verso la soluzione del caso riesce a trovarla a casa di Maddalena Greco, attivista ambientalista, che ha un figlio di nome Agostino che si rifiuta di parlare da quando il padre se n’è andato. Non parla, ma disegna. E Zeno intuisce che proprio il bambino può aiutarlo a trovare l’omicida. Segue così la sua pista e ne mette a conoscenza il suo amico Grillo.

Purtroppo non è semplice fidarsi di Zeno, spesso istintivo e con una certa propensione all’alcol, ma Grillo crede che l’istinto del suo amico li porterà sulla strada giusta. Il caso, come d’altronde ogni giallo che si rispetti, verrà risolto, ma alla fine non potrai fare a meno di sentire un certo amaro in bocca e un grande senso di impotenza.

Perché ti consiglio di leggerlo

Se sei appassionata di gialli, come me, questo libro merita di entrare nella tua biblioteca personale. È un giallo coinvolgente, che ti saprà sorprendere per originalità e situazioni insolite, scritto con grande maestria nonostante sia il primo romanzo di Pagano, che fa tutt’altro di mestiere. La lettura è scorrevole e la descrizione ironica dei personaggi e dei loro pensieri la rende ancora più piacevole.

Alcune lettrici han trovato chiari riferimenti a fatti e persone reali. Personalmente non conosco così bene tutte le vicende giudiziarie da poter scorgere le somiglianze, ma sicuramente dopo anni vissuti in Sicilia posso solo constatare, con amarezza, che la bellezza di questa terra è stata deturpata da aziende che hanno fatto la loro fortuna grazie alla gestione dei rifiuti. Tommaso Pagano ce lo vuole ricordare ancora una volta. Lui, nella figura di sostituto procuratore, sicuramente conosce meglio di altri la verità su questi intrecci irresponsabili tra sistema giudiziario, politica e imprese del territorio, e prova a togliere un velo dai nostri occhi e a farci riflettere scorrendo le pagine di un giallo di fantasia.

È comunque bello leggere un romanzo ambientato a Siracusa sotto una luce diversa dalla solita guida turistica o cronaca di mafia. Mi concedo solo una nota sui nomi dei personaggi: mi ricordano poco la Sicilia. Di certo non chiedo di trovare i soliti Salvo, Mimì o Giuseppe, ma qualcosa di più tipico avrebbe aiutato a immaginare i personaggi aggirarsi tra i vicoli di questa bella città.

Marilina Roccasalva

Per lavoro mi occupo di Gestione Pagine Social e campagne Web Marketing. Sempre di corsa e con mille idee in testa, sono un’amante dei viaggi e della buona cucina. Sono nata per le giornate di sole e il mare. Adoro tuffarmi dentro un bel libro. Il mio genere preferito sono i gialli, ma non solo.

Facebook | Instagram | LinkedIn

Leave a Comment