Di libri, in questo periodo di quarantena, ne ho letti tanti ed eccomi smarrita nell’imbarazzo della scelta del libro da consigliarti. Ma poi mi son chiesta “ma perché devo scegliere”? Te ne suggerisco ben tre, così la palla passa a te, cara cpiuber. 🙂
Enrico Galiano – Eppur cadiamo felici – Ed. Garzanti
Enrico Galiano è un insegnante e in questo libro i protagonisti sono loro, i suoi ragazzi, adolescenti, che conosce bene e sa dipingere alla perfezione. Da un parte c’è Gioia che, al di là del nome, è una ragazza emarginata dai suoi compagni di classe e con una famiglia complicata. Gioia passa le sue giornate a collezionare parole provenienti da tutto il mondo, ma che le permettono di esprimere cosa prova veramente.
Dall’altra parte c’è Lo, un ragazzo misterioso, conosciuto nell’ombra e che fin da subito è in grado di intuire la sua ironia e i suoi silenzi. L’intesa nasce subito, così come un amore puro, verace, tipico di due adolescenti.
Tutto fila liscio fin quando Lo sparisce. E qui mi fermo, non vorrei spoilerarti il finale, che ti mette una sana adrenalina in corpo per arrivare dritta alla conclusione del libro.
Il personaggio di Gioia mi ha catturata. È facile immedesimarsi in lei. Sedicenne, intelligente ma incompresa. Riflessiva e grande osservatrice del mondo, che cerca di immortalare con la sua macchina fotografica. Le sue foto però sono solo di spalle, perché le persone “di spalle dicono sempre la verità”. Gioia è di poche parole e quelle davvero importanti le scrive ogni giorno in tedesco sul suo braccio, per non dimenticarle. Non è una ragazza affascinante?
Lo è il ragazzo che forse abbiamo sognato un po’ tutte quando avevamo qualche (e dico solo qualche) anno in meno. Tenebroso ma tenero, compare solo al calar della notte e al mattino, quando ti svegli, ti fa trovare segni d’amore sparsi intorno a te. E poi sotto la corazza da duro nasconde (ovviamente) tutta la sua fragilità. È un pollicino dei tempi moderni, che per ritrovare la strada raccoglie in un barattolo sassi provenienti dai luoghi più belli che ha visto. Se lo avessi incontrato ai tempi del Liceo…
Perché ti consiglio questo libro
Perché ti fa sognare, ti fa tornare indietro nel tempo e ricordare la genuinità e la bellezza di un amore adolescente.
Ti farà comprendere meglio il mondo di questi giovani ragazzi pieni di domande, che spesso noi adulti fatichiamo ad ascoltare. Per fortuna nel libro c’è lui, il professo Bove, alter ego dell’autore, che qualche saggia risposta riesce ancora a trovarla. Il che mi dà conforto.
Il libro scorre, le pagine volano via e ti ritrovi a doverlo leggere di nascosto anche di notte per sapere come va a finire. Fidati che andrà così.
Enzo Gianmaria Napolillo – Carlo è uscito da solo – Ed. Feltrinelli
Napolillo gestisce una piccola azienda e nel tempo libero scrive libri e li scrive anche bene. Questo è il suo terzo romanzo e racchiude la storia di Carlo. Trentatrè anni, Carlo è un ragazzo molto fragile ma che da bambino era il primo della classe.
Il racconto delle sue giornate e del suo passato si intrecciano magicamente, un capitolo dopo l’altro. Pian piano scoprirai cosa è successo e perché Carlo rimane giornate intere chiuso nella sua stanza. Per fortuna però un giorno incontra lei, Leda, una giovane cameriera che riesce a far breccia nel muro di separazione tra Carlo e il mondo. Con dolcezza, Leda lo libera dalla corazza che si è creato. Carlo non è più solo e, con questa nuova forza, avrà il coraggio di vivere la vita, nuovamente, con entusiasmo.
Generalmente scelgo libri gialli o che mi tengono con il fiato sospeso e questo non lo è. Ma fin da subito mi ha incuriosito, non mi era chiaro cosa fosse successo a Carlo, come mai alla sua età uscisse di casa solo in compagnia del padre. Così mi sono addentrata in questa storia per far luce e chiarezza su questo personaggio finché, come Leda, me ne sono innamorata, assaporando insieme a lui il gusto per la vita che ogni giorno si è conquistato.
Perché ti consiglio questo libro
Perché è il racconto di un uomo e di una donna feriti dalla vita, ma che insieme riescono a rinascere, a darsi un’altra possibilità. Un libro ricco di speranza.
È un libro leggero, senza pretese, ricco di gesti semplici, carichi di amore. Te lo consiglio perché una pagina tira l’altra (sì, proprio come le ciliegie) e fin da subito cercherai di scoprire come mai Carlo si è rinchiuso nel suo guscio e se ce la farà ad uscirne.
Elsa Osorio – I vent’anni di Luz – Ed. Tea
Elsa Osorio è una scrittrice argentina e chi, meglio di lei, può raccontare la storia del suo Paese negli anni della dittatura? Anni tragici e bui, anche per la vita di tutti quei bambini separati fin dalla nascita dai loro genitori. Luz è una di quelli, figlia di desaparecidos, ma che grazie all’aiuto delle nonne e madri di Plaza de Mayo riesce a ritrovare il padre. Insieme a lui, Luz ripercorre a ritroso la sua storia, cerca di ricostruirne tutti i pezzi, nonostante alcuni siano stati dispersi dalla brutalità dei militari e la verità rimarrà nascosta, come i corpi di tanti ragazzi e ragazze che protestavano contro il regime.
Non sono un amante dei romanzi storici, ma questo libro mi ha sconvolto. Ho scoperto un’Argentina reale, cruda e violenta, dove i figli dei desaparecidos venivano strappati alle loro madri per essere cresciuti dai militari che avevano barbaramente ucciso i veri genitori. Ho faticato a crederci. E poi Luz mi ha catturato con la sua storia e determinazione per la ricerca della verità. La sua lotta è diventata un po’ anche mia e il desiderio di comprendere e capire cosa fosse realmente successo mi ha fatto scorrere velocemente verso la fine.
Perché ti consiglio questo libro
Questo libro ti sconvolgerà, ti prenderà per mano e ti immergerà nel mondo della dittatura argentina. Ti troverai immersa nella sua crudeltà e nel suo terrore, tra assassini di persone innocenti e la paura di morire, tra la sete di giustizia e le torture subite ingiustamente. Tra l’amore di tante madri e la ricerca della verità.
Luz impiegherà ventun anni per ritrovare il padre e tu le starai a fianco nelle sue ricerche. Lotterai con lei e insieme a lei perché la verità torni a galla.
Se sei un insegnante potresti consigliarlo ai tuoi alunni: scopriranno gli orrori commessi dalla dittatura, la lotta di altri ragazzi come loro, che non hanno avuto paura di morire per la democrazia.