Crowdfunding è una parola ostica da pronunciare e forse anche da comprendere. Nasce dalla crasi di crowd (folla) e funding (raccolta) e indica la colletta nell’era del web. Una raccolta fondi che parte dal basso, dalle persone che vengono sollecitate, attraverso i social, perché donino e sostengano un progetto, entrando così a farne parte.
Sono tanti e diversi i motivi per cui raccogliere soldi: partire per il viaggio dei sogni, lanciare un prodotto o un servizio, sovvenzionare uno spettacolo o una causa che ci sta a cuore, costruire il prototipo di un’idea. Il crowdfunding può essere lo strumento giusto.
Lanciare una campagna non è un lavoro semplice né scontato, ma può essere arricchente, da tutti i punti di vista. È come scalare una montagna, correre una mezza maratona o, se si è molto allenati, anche tutta una maratona.
È tutta questione di allenamento, preparazione e strategia, in montagna, nella corsa e nel crowdfunding.
Ecco i dieci punti, più dieci consigli, per creare una campagna vincente.
1. Credi in quello che fai e non sottovalutare la tua forza
Devi essere la prima persona a credere nella campagna. Sii onesta con te stessa fino in fondo e valuta quanto tempo, energie e competenze puoi mettere in gioco per raggiungere il tuo obiettivo. Se non sei pienamente convinta o hai qualche dubbio, lascia stare: risparmierai tempo ed energie.
2. Definisci il tuo obiettivo di raccolta
Non esiste un obiettivo giusto o sbagliato. Ogni campagna e ogni situazione sono uniche: ciascuno deve fare le proprie valutazioni. Tieni comunque conto delle spese da sostenere per definire un budget minimo e calcola la portata che puoi raggiungere con la tua community per definire un budget massimo. Ecco cosa considerare:
- costo di preparazione della campagna (video, grafiche e contenuti)
- costo e spedizione (ed eventualmente produzione) delle ricompense
- ufficio stampa, social media, eventi e relazioni pubbliche, consulente di crowdfunding
- commissione della piattaforma e della transazione bancaria
Se l’obiettivo da raggiungere è alto, dividilo in step: se raccolgo 10 faccio x, se raccolgo 15 faccio x+y, se raccolgo 20 faccio x+y+z. L’obiettivo da indicare è quello minimo, perché la piattaforma non ha un limite massimo nella raccolta.
3. Costruisci un piccolo team
Uno dei fattori più importanti e determinanti per il successo del crowdfunding è la strategia con cui gestire e promuovere la propria campagna. Per fare tutto questo è fondamentale avere un piccolo team che ti supporti per:
- raccogliere i contatti
- girare un video
- gestire e aggiornare i social
- organizzare l’ufficio stampa
- gestire la comunicazione e gli eventi
Tutta la strategia va poi trasformata in una timeline che includa il pre-lancio, l’intero periodo di raccolta fondi e la fase successiva alla conclusione della campagna: questo documento prevede un calendario di tutte le attività da realizzare.
4. Scegli la piattaforma giusta
Studia le caratteristiche e le opportunità di ciascuna piattaforma. A seconda del tipo di campagna che dovrai lanciare – sociale, legata all’arte, all’editoria, all’innovazione, al food – leggi gli articoli e gli approfondimenti che le piattaforme propongono, i vincoli che impongono e gli strumenti che offrono: scoprirai indicazioni e consigli che ti saranno utilissimi.
5. Durata della campagna
Seleziona la durata della campagna, cercando di capire qual è il periodo dell’anno più adatto per lanciarla. Decidi quanto farla durare e valuta le forze che hai.
Ricorda che le campagne di successo raggiungono l’obiettivo nel minor tempo possibile – generalmente entro il primo terzo della durata totale – per poi concentrarsi sul raccogliere ancora di più, cavalcando l’onda mediatica e la visibilità data dall’essere già di successo.
6. Fai una mappa dei possibili donatori
Parti dai parenti e dagli amici, che ancor prima che tu parta ti assicureranno il loro sostegno. È bello lanciare una campagna e dopo poche ore poter dire ” ehi guarda, abbiamo già raccolto 800 – 1000 euro”. Questo invoglierà anche i meno interessati a donare.
Prima ancora, mappa i contatti, le community, le associazioni, gli enti che possono essere interessati a supportare il tuo progetto. Il successo della campagna Torinopoli è dato proprio dall’interesse che tutta una città, in questo caso Torino, ha dimostrato per Torinopoli. I torinesi si sono sentiti coinvolti nella realizzazione del Monopoli torinese e il fatto che il premio fosse un Torinopoli ha reso tutto ancora più accattivante.
Il crowdfunding non è un modo per raccogliere fondi, ma un modo per consentire agli altri di partecipare al tuo progetto.
7. Tutto ciò che racconta la campagna
Il video, ma non solo
Realizza un video. Non deve essere per forza professionale, l’importante è che sia comunicativo, breve, semplice e che faccia comprendere in non più di 3 minuti il valore e la forza del progetto che vuoi realizzare.
Il video è senza dubbio lo strumento di presentazione e promozione più importante a tua disposizione. La maggior parte degli utenti dedica al massimo 30 secondi di attenzione alla campagna, cominciando a guardare il video e decidendo in base a questo se proseguire nella lettura delle descrizioni e delle ricompense: per questo motivo, quasi tutte le campagne che non hanno un video di presentazione falliscono senza superare il venti per cento di raccolta.
Se hai la possibilità, coinvolgi un testimonial, un volto conosciuto ti aiuterà sicuramente nella raccolta.
La descrizione
Descrivi la tua idea con precisione e leggerezza: immagina di raccontare una storia, rendila scorrevole e interessante.
Per essere credibile deve essere chiara: spiega le caratteristiche e i risultati attesi, come utilizzerai i fondi raccolti e cosa offri in cambio di una donazione ai tuoi sostenitori.
Le ricompense
Se il video aggancia l’utente e le descrizioni illustrano ogni dettaglio, le ricompense servono a convincerlo a contribuire e aumentare (di molto) l’importo della donazione.
Le campagne che non prevedono ricompense, infatti, ricevono una donazione media di 5-10 euro, mentre quelle con ricompense utili e accattivanti raccolgono anche 80-100 euro per utente. Le campagne di crowdfunding di maggior successo offrono in media 8 ricompense, pensate sia per i contributi di singoli utenti (5, 20, 50, 100, 250 euro), sia per i grandi donatori come aziende, partner e associazioni (500, 1.000, 5.000 euro).
Se vuoi un esempio, guarda come è strutturata la campagna di Valigia Blu.
Eventi
Se riesci, organizza un evento lancio e magari uno a metà raccolta. Se il tuo obiettivo è realizzare un concerto o uno spettacolo teatrale, invita le persone a un “assaggio” di ciò che sarà il risultato finale.
Se vuoi aprire un locale, ospita le persone in quello che diventarà il tuo spazio. Cogli l’occasione per coinvolgere possibili sponsor, per loro sarà un momento di visibilità e tu potrai chiedere in cambio, se non denaro, qualche cosa da utilizzare per le ricompense.
8. Pronti via!
Ora sei tu la protagonista. Il giorno precedente il lancio della campagna invia una mail ai contatti raccolti in precedenza, chiedi di donare ma anche di condividere sui social o via mail la tua campagna.
Se ne hai la possibilità, organizza un evento lancio. Assicurati il trenta per cento almeno del tuo progetto nelle prime settimane. È uno degli obiettivi più difficili da raggiungere, ma anche una costante in tutte le raccolte di maggior successo. La Jungle Jacket è un esempio super virtuoso, ha letteralmente spaccato. Aveva infatti tutte le caratteristiche di una campagna vincente: rispondeva a un bisogno, era chiara, grintosa, dinamica.
Usa i social e lo storytelling
Utilizza il materiale realizzato per costruire la storia del tuo progetto e racconta, giorno per giorno, ciò che fai su Facebook, Twitter o Instagram. Prepara un piano editoriale della campagna, una linea univoca di comunicazione online e offline, mirata al pubblico di riferimento.
Ricorda che le persone non comprano un prodotto ma un’esperienza, una storia, un modo di essere. Sii autentica, racconta i retroscena, le difficoltà incontrate, il backstage del video: più riuscirai a essere empatica, più raccoglierai.
Festeggia e ringrazia!
Sembra banale ma ringraziare è fondamentale e anche festeggiare. Racconta a tutti che hai raggiunto il primo goal e con la cifra raccolta potrai fare x. Se raggiungerai il secondo goal potrai fare x + y. Scegli un modo unico per ringraziare, fai in modo che la tua campagna si distingua anche nelle piccole cose.
Ecco qualche esempio:
- ringrazia per nome i donatori con un brevissimo video
- prepara un secondo video da inserire quando hai raggiunto il primo obiettivo, e fai scorrere nel sottopancia tutti i nomi dei donatori che hanno contribuito al risultato
- organizza un piccolo evento per festeggiare il primo step e rilanciare la campagna
- associa un #hashtag ai ringraziamenti e usalo su Twitter
Dieci piccole verità da non dimenticare
- Ricorda. Una campagna di crowdfunding è un’immensa campagna di comunicazione e se giocata bene ti aiuterà a far conoscere il tuo progetto, al di là della cifra raccolta.
- Non illuderti. La campagna non parte in autonomia. Il lavoro preparatorio è fondamentale almeno, se non più, di quello che viene dopo il lancio.
- Allenati. Una campagna di crowdfunding è una maratona: organizzati al meglio per avere la forza di gestirla: senza fiato non arriverai lontano.
- Sii presente. Il crowdfunding è online ma tieni in considerazione la forza degli eventi: nessun video, post, articolo potrà comunicare con la forza che può venire dalle parole di chi ha ideato e lanciato un progetto. Usa la tua forza e organizza un evento.
- Crea. Il video è bello, utile, importante. Puoi realizzarlo anche solo con un cellulare. Ma se proprio non hai le risorse non focalizzarti su quello. Usa la fantasia: bastano cinque cartelli fotografati per raccontare una storia.
- Studia la concorrenza. Vai sui portali di crowdfunding e guarda altri progetti. Soprattutto se sono diversi dal tuo: ti aiuteranno a farti venire idee nuove, a capire come gestire al meglio la tua comunicazione, a scoprire cosa funziona e cosa no.
- Ringrazia. Che sia con una mail, sui social, sul sito: non dimenticare mai di dire grazie.
- Scegli il tuo stile. Porta avanti per tutta la campagna la tua cifra comunicativa. Impara a distinguerti.
- Insisti. Se sei quasi alla fine e ti manca ancora qualche soldo non aver paura di usare la call to action: scrivi a chi ha donato, ma anche a chi non l’ha fatto e domanda. Spiega perché è così importante raggiungere l’obiettivo.
- Buttati. Ora hai letto, studiato, scritto, filmato, telefonato, chiesto, impostato: buttati!