Nuovo anno, solito periodo in cui tutti si ritrovano a scrivere i propri obiettivi per i mesi a venire. Salvo poi, 12 mesi dopo, trovarsi a riscrivere le stesse cose, che nel frattempo sono andate incompiute. Conosci la sensazione?
Se ci sei passata almeno una volta, oggi ti invitiamo a scoprire un nuovo modo di definire gli obiettivi che ti aiuti poi anche a realizzarli!
Se anche quest’anno non avevi nessuna intenzione di dedicarti a questa attività, prova comunque a prenderti 60 minuti del tuo tempo libero per seguire questo metodo. Poi tra 90 giorni magari ci vieni a raccontare su Facebook se ti ha aiutato oppure no. Insomma, come sei messa.
Per definire gli obiettivi, parti da te
Il punto di partenza di questo metodo non è una regola universale sugli obiettivi, ma sei tu.
Chiudi gli occhi e immaginati che fai ciò che ami di più. Ecco: cos’è che ti piace DAVVERO fare? Scrivilo, poi torna a chiudere gli occhi. Pensa adesso a cosa ti piace fare di meno. Qual è l’attività che ti fa venire i brividi e voglia di rannicchiarti sotto al piumone fino a maggio? Scrivi anche questa. Ora prenditi cinque minuti per analizzare le due attività: sono azioni che richiedono movimento, sforzo fisico? O sono azioni intellettuali? O ancora sono momenti passivi (come guardare la tua serie televisiva preferita)? Quali delle tue competenze coinvolgono? A quali sentimenti sono associate? Cerca di stilare la carta di identità di ciascuna attività in modo da identificare gli elementi che te la fanno piacere e quelli che te la fanno odiare.
Al termine di questo brevissimo esercizio avrai un elenco di elementi che probabilmente ti rendono piacevole svolgere un compito, che chiameremo ‘facilitatori’, e un elenco di elementi che di norma ti spingono a rimandare un compito all’infinito, che chiameremo ‘freni’. Non è che debba per forza sempre essere così, questo metodo non è fatto di precisione matematica, ma di linee guida fluide da farti aderire addosso il più possibile, quindi segui pure il tuo istinto e se riesci metti un po’ a tacere la razionalità!
Ora è il momento di dedicarti ai tuoi obiettivi.
Analizza le tue motivazioni
Un obiettivo esprime in effetti un cambiamento che vuoi esercitare su qualcosa della tua vita che non è come vorresti. Il tuo peso, la tua conoscenza dell’inglese, il tuo fatturato. L’obiettivo è la misura del cambiamento che vuoi esercitare. 5 kg in meno, la competenza di sostenere una conversazione con un cliente, 50.000 euro annui.
Prima ancora di esprimere quella misura con un numero o una definizione, bisogna quindi che tu ti fermi a capire la sostanza su cui vuoi applicare il cambiamento. Di solito si pensa agli obiettivi in termini di solo miglioramento, di correzione di un problema o un errore, ma non lasciare che questo pregiudizio ti vincoli. Guardati dentro e dietro e fissa la tua attenzione su ciò che non può più essere come è sempre stato, se vuoi vivere meglio. Lavorare 4 ore al giorno invece di 7, quando hai un business avviato e che funziona bene anche a 7 ore, non è un ovvio miglioramento, no? Anzi, per alcuni potrebbe apparire come un passo indietro. Ma se esaminando la tua situazione hai capito che la tua vita non è soddisfacente lavorando 7 ore, si tratta di un obiettivo validissimo.
Concentrati davvero sulle motivazioni del cambiamento, la sostanza o la realtà in cui vivi che vuoi modificare, e scrivi tutte le sensazioni negative che le associ. Insomma, scrivi perché questa situazione non è più sostenibile. Per capirci, se stiamo parlando del tuo peso, racconta la fatica che fai a salire le scale, le difficoltà a trovare abiti che ti piacciono che ti stiano bene, i valori sballati negli esami del sangue, la sensazione di stare rischiando la tua salute. Lascia da parte se puoi le influenze esterne e concentrati sulle tue sensazioni non manipolate dal confronto con altre persone. Per esempio, se stiamo parlando dell’ordine del tuo studio, non pensare alle foto di colleghe che vedi su Instagram, ma pensa alla bolletta che hai perso e quindi hai dovuto pagare in ritardo con la mora.
Questa riflessione non dovrebbe portarti via molto tempo, ma ti aiuterà a identificare le semplici ma potentissime motivazioni alla base di ciò che vorresti cambiare. Non solo, ma proprio perché è una riflessione profonda sulle tue sensazioni, probabilmente scoprirai che i cambiamenti che davvero possono farti stare meglio non sono mille, ma tre o quattro.
Parti con poco
Ecco, invece di pensare agli obiettivi in termini di lunghi elenchi, pensaci in termini di al massimo tre cambiamenti sostanziali.
Scrivili su un foglio su due colonne: nella colonna di sinistra ci sarà l’obiettivo (ritorniamo al popolarissimo – 5kg), in quella di destra la motivazione (non dover più slacciare il bottone dei jeans quando sono seduta alla scrivania, non comprare più i collant da donna incinta che mi vergogno, non avere più 200 di colesterolo… quello che vuoi). Con questo foglio vacci anche a letto, se necessario, perché più ti sarà semplice ricordare la motivazione meno facilmente perderai di vista l’obiettivo.
Ora che hai completato la tua lista, però, non pensare di avere finito. In realtà, la lista di obiettivi da spuntare è solo la prima parte di un processo costruttivo di definizione degli obiettivi. Una volta completata viene il momento di pensare a come, in pratica, riuscirai a raggiungere gli obiettivi che ti sei prefissata.
Sviluppa un piano d’azione dettagliato
Prendi un foglio per ciascun obiettivo, e comincia a scomporlo in tante piccole azioni che puoi intraprendere per portarlo a termine. 5 kg in meno saranno il frutto di una revisione della tua alimentazione, dell’abitudine di bere più acqua e dormire più ore, di un po’ di attività fisica, magari di un ciclo di massaggi linfo-drenanti.
Ad ogni azione corrisponderanno degli obiettivi intermedi: eliminare lo zucchero raffinato e i fritti, andare a letto alle 22, camminare 3 km al giorno, e via così. Pensa più in piccolo che puoi, se per esempio bere 6 bicchieri di acqua al giorno ti sembra infattibile, parti con uno o più obiettivi intermedi. Magari arrivare a 3 bicchieri al giorno per fine marzo e 6 bicchieri al giorno per fine giugno. Tieni di fianco a te l’elenco di elementi ‘facilitatori’ e ‘freni’ che hai stilato all’inizio e se puoi declina le tappe intermedie intorno a quanti più elementi che ti renderanno semplice compierle. Se proprio non puoi evitare di associare dei freni a una tappa, mettici un asterisco a fianco e ricordati che completare quella tappa meriterà un grosso premio!
Quando avrai riempito ciascun foglio di tappe che ti appaiono facili come camminare, è il momento di tirare fuori la tua agenda e cominciare ad annotare ogni giorno una piccola azione che ti aiuti a lavorare per l’attuazione dei tuoi obiettivi. Ricordati, basta poco, solo una azione al giorno, non devi per forza lavorare ogni giorno su tutti gli obiettivi!
Controllati (o fatti controllare)
Per ultimo, metti in campo degli strumenti per verificare i progressi che fai.
L’ideale sarebbe quello che in inglese si definisce un accountability partner, qualcuno che ti chiede conto dell’impegno che hai preso, richiamandoti all’ordine e incoraggiandoti a fare meglio. Fai in modo che sia una figura con cui ti è facile rapportarti e di cui ti fidi, affinché il confronto sia comunque un momento piacevole a cui non vorrai rinunciare. Se non ti viene in mente nessuno in particolare, puoi anche pensare di usare tutti i lettori del tuo blog come accountability partner, raccontando loro i tuoi obiettivi a inizio anno e poi i progressi nel tempo.
Se invece sai di vivere male qualsiasi tipo di confronto esterno, o come me, hai paura di farti influenzare troppo da un’altra persona che magari a fin di bene potrebbe comunque spingerti a modificare i tuoi obiettivi, creati un sistema di controllo e incentivi per quando porterai a termine i tuoi obiettivi. 5 kg in meno?! Una giornata intera alla spa!
Allora, che te ne pare di questo metodo, ti ha fatto tornare voglia di cambiare la tua vita per vivere meglio? Se ti va, condividi nei commenti gli obiettivi che hai creato con il nostro esercizio, il 13 aprile caricheremo un post sulla nostra pagina Facebook in cui potrai raccontarci come sta andando!
non avevo mai pensato di scrivere accanto agli obiettivi anche le motivazioni.
grazie, ottimo spunto!
Prego, Silvia! Secondo me è una di quelle soluzioni tipo ‘uovo di Colombo’, ovvia, anche se non ci pensa mai nessuno. Se ti va, prova ad applicarla, poi mi raccomando raccontami com’è andata!
per me che non sono capace di programmare nemmeno il pranzo e la cena… ci voleva. grazie mille, ti adotto in adotta1blogger un gruppo facebook. molto utile per tutti noi blogger!
grazie davvero. Trovare le motivazioni degli obiettivi, certamente aiutare a definirne anche le priorità.
Che bello, sono felice che il post e il metodo ti siano utili! <3
Ma il gruppo Facebook… su quello se non ti spiace passo. Mi trovi qui quando vuoi, ma se mi metto in un altro gruppo FB poi non riesco a realizzare neanche un obiettivo 😉