Cosa c’è dietro a un brand di successo? Lo abbiamo chiesto a donne imprenditrici e libere professioniste creative che ci racconteranno le loro difficoltà e soddisfazioni e, speriamo, ti aiuteranno nel tuo cammino.
Justine Romano è la voce dietro Le Funky Mamas, blog molto seguito da dove racconta le sue avventure di mamma blogger e influencer.
Ha lanciato da poco una sua linea di borse che sta avendo un grande successo, ho quindi cercato di capire cosa accade dietro le quinte; buona lettura!
Come hai avuto l’idea di creare la tua linea di borse?
L’idea è nata sei anni fa, avevo appena imparato a cucire. Avevo bisogno di fare qualcosa: ero in maternità e dovevo ritagliarmi uno spazio personale.
Mi sono presto accorta di non avere un dono da crafter. Ho capito subito che avrei dovuto rivolgermi ad artigiani ma non avevo nessun budget da investire. Ci ho messo tanti anni, ma appena ho potuto, ci ho provato!
Qual è stata la difficoltà più grande che hai dovuto superare? Come l’hai superata?
Definire i prezzi. Ho da sempre un’antipatia ricambiata con i numeri. L’IVA, le tasse, le percentuali che si trattengono i POS virtuali o PayPal. Ho passato ore al telefono con la commercialista nonostante i suoi schemi via mail davvero a prova di negati. L’ho superata non avendo nessuna paura di ammettere che continuavo a non capire tal o tal altra cosa…Lo ammetto, mi sfugge ancora qualcosa, ma sempre meno.
Quali sono stati i tre step fondamentali nella costruzione del tuo brand?
Non saprei. È innegabile che parto avvantaggiata, dato il successo del mio blog. Credo che uno dei problemi dell’ecommerce sia di farci arrivare le persone. Essendo il mio negozio online ancorato al blog, è tutto più semplice. Parto con un bacino di utenza, che andrà certo allargato, ma è una base concreta. Il brand è costruito attorno al mio cambiamento, che credo sia stato facile seguire, dato che l’ho raccontato sui social. Per fare il parallelo con l’editing di un’immagine: sono sempre più contrastata e sovraesposta.
I miei prodotti somigliano davvero alla mia vita. Il primo step è stato condividere passo a passo quello stavo facendo, il secondo è stato fermarmi a capire se la mia immagine era coerente con il mio pensiero, e qui, più che in business, posso dirti che ci ho guadagnato intimamente, altro che psicoanalisi. Il terzo step è la sincerità, la coerenza. Porto avanti solo quello in cui credo e spero che arrivi a tutti. Voglio lavorare molto in questo senso. Nessun giro di parole sui mood, le ispirazioni, le tendenze, il prodotto comunica qualcosa e vorrei fosse chiaro, non una storia inventata attorno al prodotto ma la verità sul prodotto stesso, su come è nato e come è stato realizzato.
Cos’è che ti rende più orgogliosa di questa tua nuova avventura?
L’averlo fatto. Ho vinto tante insicurezze e ho rischiato. Nulla mi darà mai così tanto in cambio. Ancora non ci credo: dopo tante chiacchiere, sono passata ai fatti. A volte ancora non ci credo. Andrà come dovrà andare, ma l’essermi lanciata mi ha profondamente cambiata e questo mi rimarrà per sempre.
Mi sembra di capire che hai venduto tantissimo in poco tempo, come hai fatto a gestire così tanti ordini?
Sono ancora disorganizzata, ma i servizi online mi hanno davvero aiutata. Dai moduli per l’organizzazione del magazzino presenti sulla piattaforma Prestashop alla scelta dello spedizioniere che fa anche servizio magazzino.
Ho scoperto che l’online è compatibile per lo più con l’online, per quanto riguarda i servizi. Scegliere gli strumenti adatti è la svolta. Inizialmente ho speso molto tempo alla ricerca di questo tipo di servizi ma ho fatto bene, è davvero tutto più semplice.
Qual è l’aspetto delle tue borse in cui hai messo particolare cura?
La ricerca dell’artigiano. Non è il mio mestiere, non sono una designer, avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse e mi guidasse tra i materiali, che volevo di alta qualità senza comprendere esattamente quel che chiedevo. Come si consegna un disegno? La struttura della borsa è giusta, ha senso?
Ho trovato persone che senza modificare la mia idea, il mio stile e il mio disegno, mi hanno aiutato a consegnare il modello per la prototipia. E’ stato un percorso sorprendentemente bello che mi ha stupito. Ero decisa come non mai nonostante le difficoltà, lì ho capito quanto volessi ardentemente fare questa cosa.
Come si svolge la tua giornata tipo?
Buon Farcela a me! La mia giornata tipo non esiste. Il fatto di non avere una routine, almeno al momento, è una cosa che mi stanca e stressa parecchio. Questa nuova avventura mi porta spesso fuori casa, io sono un orso, altro che impresa, questa è la mia rivoluzione personale. Finché il mestiere di blogger e il progetto del’e-shop non saranno delineati al 100%, mi ritrovo in uno shaker per cocktail, e non ho nemmeno il tempo di berne il risultato…
Riassumendo: sto come i pazzi, ma felice.
Foto: Justine Romano
Bellissima intervista! 🙂
Grazie <3
Grazie!!!!
grazie a te 🙂
Brava!
si, tanto! 😀
adoro Justine….grazie.