Perché non vendo?
Questa è la domanda che tutte ci siamo fatte, una grigia mattina, guardandoci allo specchio, con gli occhi gonfi dopo una notte insonne. Inutile sbattere la testa al muro; il fatto è, cara Crafter, quando si tratta di vendita, ci sono molte variabili da considerare e, seppure la fortuna sia una di queste, ti assicuro che ricopre un ruolo davvero piccolo. Vendere online è un lavoro, come tale prevede una serie di pratiche da seguire che, se ignorate, portano quasi certamente al risultato di cui sopra: non si vende.
Come capire se stai facendo tutto giusto? Di seguito una checklist che ti può aiutare; mi raccomando, sii onesta con te stessa, sennò non vale!
1) Hai aperto il negozio da poco tempo
Se hai aperto da poco, non ti stupire se non vendi, è normale. Per avviare da zero un’attività online ci vogliono fino a due anni (dipende da quanto tempo ci investi!), perché, oltre a dover imparare a gestire tutti gli aspetti, devi anche far conoscere il tuo brand. I motori di ricerca devono indicizzare le tue inserzioni, i clienti o ammiratori devono fare un po’ di passaparola, insomma ci vuole un po’ di tempo perché il macchinario si metta in moto.
Continua a lavorare senza perdere le speranze, i risultati arriveranno!
2) Hai poche inserzioni
Hai aperto da un po’ di tempo ma hai quattro inserzioni in croce. È difficile essere trovati (questione di statistica) con pochi oggetti in negozio, perché, a meno che tu ti rivolga a una nicchia che brama il tuo prodotto e tu sia senza concorrenza, con poche inserzioni avrai meno possibilità di emergere nei risultati di ricerca. Inoltre un negozio sguarnito fa davvero una brutta impressione. Nota bene: poco è relativo, varia a seconda di quanta concorrenza hai.
3) Hai foto che non valorizzano il prodotto
Puoi creare il prodotto più bello, più utile, più rifinito del mondo ma se le foto sono brutte (scure, sfocate, fatte male) è tutto inutile, le tue inserzioni saranno skippate senza colpo ferire. Rimboccati le maniche e rifai le foto come si deve.
Sì, ci sono negozi con foto brutte che vendono. Prima di sentirti autorizzata ad avere foto brutte pure tu, esamina meglio i suddetti negozi, scoprirai che spesso:
- hanno prezzi bassissimi: puntano a una clientela che vuole spendere poco, poco esigente e non interessata all’handmade;
- sono aperti da tanti anni: si sono fatti il giro di clientela quando c’era meno concorrenza e gli standard erano più bassi;
- hanno un blog o pagina Facebook molto frequentata: attirano clienti da lì;
- sono attivi sul territorio: fanno un sacco di fiere e mercatini, per cui la gente ha occasione di vedere i loro prodotti dal vivo e poi magari acquistarli online.
Se quanto appena detto non si applica al tuo caso, le foto belle sono un must.
4) Non hai ottimizzato il negozio per la SEO
Hai tante inserzioni con foto belle e ancora non vendi? Forse non hai ottimizzato il tuo negozio per la SEO, quindi i tuoi potenziali clienti, quando digitano le parole chiave nei motori di ricerca, non arrivano da te ma vanno dai tuo concorrenti. I titoli poetici, le descrizioni di due righe, i tag fantasiosi ma inutili non aiutano. Studia come fare e rimetti tutto a posto, i risultati arriveranno presto!
5) Non fai promozione
Non si può contare solo sulla SEO, per essere trovati: devi dire al mondo che ci sei anche tu. Imparare a utilizzare i social media e magari a pensare a qualche campagna sponsorizzata su Google o Facebook. Anche rivolgersi a blog famosi o influencer è una buona idea, purché abbiano un target potenzialmente interessato ai tuoi prodotti.
Fai sapere al mondo e soprattutto al tuo target che il tuo brand esiste!
6) Hai tanta concorrenza
In alcune categorie è più difficile emergere che in altre, ad esempio se vendi gioielli da donna avrai sicuramente più concorrenza piuttosto che se vendi accessori da uomo, quindi ti sarà più difficile vendere.
Differenziati, cura il branding in modo da essere riconoscibile e spiccare nella massa; crea tante inserzioni per avere più possibilità di essere trovata.
7) Il tuo prodotto non ha mercato
Hai creato un prodotto che piace a te ma, purtroppo, a nessun altro; se non hai fatto un minimo di ricerca per capire se quello che fai può trovare degli acquirenti, non stupirti se non vendi.
Cerca di capire come potresti modificarlo o crearne un altro che possa essere interessante per una nicchia. Non devi diventare mainstream, né mettere da parte la cura e la ricerca con cui crei, ma se vuoi vivere di handmade, devi intercettare dei gusti e bisogni condivisi da un gruppo di persone abbastanza ampio da poterti garantire un discreto giro di lavoro.
Ciao mi chiamo Rosaria e da un po’ di tempo mi diletto con la ceramica e mi è venuta spesso l’idea di aprire un negozio on line ma non so proprio da dove cominciare. Ho tante perplessità. Prima di tutto ho bisogno di una partita Iva? Quali sono i siti più sicuri. Ti ringrazio in anticipo e buon lavoro
ciao Rosaria, ci sono tanti articoli di c+b sia sulla vendita online sia sulla piva, puoi trovare lì tutte le informazioni!
grazie mille ci vado subito. complimenti perché diete diventati per me un’enciclopedia, se ho un dubbio so dove risolverlo
Ottimo articolo! Io dovrei lavorare di più sulla seo, il mio tallone d’Achille. Grazie Fran!
dacci dentro ire 😉 :*
SEO … 🙂 sempre e ancora… Grazie Fran!
Cara Pia, SEO è il flagello della crafter! come ti capisco 😛 bacini! <3
…la SEO, questa sconosciuta (per me). Devo lavorarci ancora tantissimo, e anche sulla promozione. Sei il mio faro nella notte *__*
Grazie davvero!!!
<3 love! Ce la puoi fare!
Direi che come punto io bisognerebbe fare anche tanta autocritica. Un po’ per la crisi un po’ per moda, moltissime donne hanno iniziato a fare lavori manuali. Bello bellissimo fare qualcosa con le proprie mani è sempre una bella cosa, ma magari non bisognerebbe subito mirare alla vendita. Diciamolo ci sono tanti negozi handmade che vendono cose orribili, di cattivo gusto ma soprattutto visto che il gusto è relativo, fatte male. Per quetso non mi stanco mai di ripetere che l’handmade va sostenuto quando merita. personalmente faccio e compro molto fatto a mano, ma tutte le persone da cui acquisto hanno alle spalle magari una scuola d’arte o un mestiere artigianale che ha dato loro buona manualità. Ci sono ovviamente le eccezioni ma ecco, prima di procedere ai punti sopra ( giusti e utili ) fare un’ esamino a noi stesse.
Concordo su tutto! L’autocritica era implicita nel punto 7 😉
Ciao!!!! 🙂
Ho studiato SEO, ce laposso fare! Ho aperto da un anno, non mi lamento delle vendita, soprattutto considerando che non posso stare dietro al negozio tutti i giorni tutto il giorno, però adesso devo concentrarmi sul TARGET capire a chi mi rivolgo e operare di conseguenza… moooooolto difficile!!! consigli?
Grazie per gli atricoli che fate, sono sempre illuminanti!! 🙂
Brava, vai così! Il mio consiglio è di studiare gli articoli sul target che trovi qui su c+b 😉 ci vuole un po’ per inquadrarlo ma vedrai che non è poi così difficle 🙂
Seo..seo..seo il mio problema ha un nome
visto che lo sai, mettiti sotto a studiare! Vedrai che non è poi così difficile!
Dove trovo qualcosa da studiare e applicare su SEO???
Nell’articolo c’è il link alla ricerca a tutti gli articoli qui su c+b, mi sembra un buon punto di partenza 🙂
Ringrazio per l’articolo!molto utile come gli altri pubblicati.Prima di fare la “spunta” dei check però posso dire: ho cominciato da poco e la parola magica per far quadrare tutto è ORGANIZZAZIONE nella testa e nella parte pratica. Speriamo bene!
In bocca al lupo Sara! 🙂
Vedo che per tutti il problema è questa SEO :/.. voi come avete fatto a capirla e metterla in pratica?
Studiando tantissimo!
articolo molto utile, volevo chiedere se è normale che blogger\influencer, riviste ecc ci mettano secoli a rispondere o a volte non rispondano nemmeno alle proposte di collaborazione (retribuite) mi sembra strano visto che è gente che dice di lavorare con il web
non so quanto sia normale, se hai contattato blogger/influencer molto famose è probabile che non rispondano a tutti perché semplicemente non hanno tempo.
I vostri articoli sono sempre utili e ben scritti! Io ho iniziato da qualche tempo a dedicarmi ad un’attività artigianale e da quasi un mese è attivo lo shop su etsy. Ho iniziato da poco a produrre i miei pezzi, si tratta di oggetti in legno a taglio laser (collane, orecchini, anelli) e intarsi (la tecnica tradizionale reinterpretata in chiave moderna per produrre borse, tavoli ecc). Per ora ho avuto molte manifestazioni di interesse, ci sono prodotti che, quando vengono pubblicizzati su facebook, ottengono grande riscontro, ma le vendite ancora lasciano parecchio a desiderare. Non è sempre facile motivarsi da soli, i dubbi ci sono sempre, soprattutto c’è la paura di non vedere i reali limiti del proprio progetto, essendoci immersi. Le persone mi incoraggiano a continuare e in molti sono convinti della validità del progetto…spero che i frutti arrivino presto!