Gestire gli aspetti finanziari della tua attività in proprio è difficile. Punto. E qual è il modo migliore per affrontare una questione difficile? Cercare aiuto! Noi di C+B siamo sempre qui con i nostri consigli, ma ci sono tre persone a cui puoi affidarti per semplificarti considerevolmente la vita.
Se le finanze per te sono un incubo ti servono una commercialista, un’impiegata di banca affidabile e un’assistente contabile.
L’indispensabile – la commercialista
Te ne abbiamo parlato già spesso tutte, prima ancora di aprire la partita IVA dovresti trovare una commercialista a cui affidarti. Non solo per farti consigliare sul regime fiscale migliore per il tipo di attività che hai in mente, e per sollevarti dalle incombenze burocratiche (che sono oggettivamente complesse), ma anche per poter contare su un’analisi esterna e oggettiva di ogni situazione. Una commercialista poi è sempre aggiornata sui (numerosi) cambiamenti legislativi, quindi può aiutarti a evitare multe ingenti.
Come sceglierla?
- affidati a una freelance come te, o a un piccolo studio specializzato in piccoli business, se possibile analoghi a quello che vuoi intraprendere tu. Non pensare che il grande studio importante sia per forza di cose più affidabile. Ti serve qualcuno che capisca le problematiche specifiche della tua situazione e che sia aggiornato sulle normative che ti riguardano;
- cerca qualcuno con cui ti senti a tuo agio, visto che dovrai confidarle i dubbi più reconditi e sentirti libera di fare anche domande sceme senza essere giudicata;
- ma non scegliere un’amica, perché se dovesse compiere errori (di cui sei comunque responsabile legalmente tu) dovrai sentirti libera di ‘sgridarla’ e pretendere compensazione per i disagi che ti ha provocato;
- infine affidati a una persona diversa da te. Il rapporto più costruttivo con una consulente tecnica è quello con qualcuno che vede le cose diversamente da noi, perché ci permette di esaminare punti di vista a cui non avevamo pensato, ottenendo una visione d’insieme più completa.
Cerca di organizzare da subito un sistema di comunicazione chiaro e snello tra te e lei, e fissa almeno due appuntamenti all’anno:
- uno per preparare la dichiarazione dei redditi
- uno verso metà anno per verificare come stanno andando le cose e valutare azioni finanziarie correttive
Infine, fidati di lei. La fiducia e il rispetto sono condizioni fondamentali di una sana relazione con la persona che si occupa dei conti della tua azienda, se qualcosa dovesse incrinare questa fiducia, non esitare ad affrontare da subito il discorso e, se necessario, cercare un’alternativa.
La consigliabile – l’impiegata di banca affidabile
Prima o poi dovrai aprire un conto corrente dedicato alla tua attività (sì, è consigliabile anche se sei una libera professionista). Molti ormai si rivolgono a banche online, i cui costi sono sicuramente più bassi, e poi ormai operiamo tutti online… Non sottovalutare però il valore aggiunto che può avere un’impiegata di banca dalla tua parte, una che puoi andare a trovare, guardare in faccia e conoscere personalmente. Sai quando nei telefilm americani si dice per un assassino è più facile uccidere se non guarda in faccio la vittima? Be’, anche per le banche è decisamente più semplice ignorare i tuoi interessi se non hai la possibilità di lamentarti di persona!
Come sceglierla?
- sfrutta il passaparola, chiedi in giro ad amici e amiche se hanno un’impiegata con cui si trovano particolarmente bene. Certo sarebbe meglio non fosse in una filiale dalla parte opposta della città, ma considera che se tutto andrà bene dovrai andarla a trovare davvero poche volte e potrete comunicare via telefono e online;
- comincia col parlare col direttore della filiale, presentati con fare sicuro e professionale spiegando le tue esigenze e chiedendogli di indirizzarti la persona migliore per la tua situazione. Potrebbe non esserlo (magari ti è antipatica!), ma è utile che il direttore ti conosca e capisca che fai sul serio, se in futuro nascessero contenziosi avrai messo le giuste basi per una risoluzione più semplice. Inoltre anche il modo in cui il direttore ti tratterà è un ottimo indicatore di come vengono considerati i clienti in quella filiale;
- cerca una persona che non sia necessariamente esperta di ‘piccole imprese’ quanto qualcuno che si mostra intraprendente e disponibile, la tua priorità dovrebbe essere un rapporto umano e collaborativo non il know how specifico (la giusta impiegata si informerà per te coi colleghi per compensare le sue lacune);
- valuta quanto è flessibile e disponibile, idealmente dovrebbe essere qualcuno che ti da il suo numero di cellulare e un indirizzo email diretto per tutte le comunicazioni;
- nel confrontare impiegate e filiali, valuta le singole proposte commerciali anche sulla base del modo in cui è stata gestita la tua richiesta, la prontezza con cui hanno risposto alle tue domande/richieste e in generale la simpatia con cui ti hanno accolto.
Ricorda, mantieni il contatto visivo e fisico, presentandoti di tanto in tanto in filiale, stringendo mani e salutando. Trasuda assertività quanto puoi, se un domani avrai bisogno di un prestito ogni leva che potrai sfruttare sarà utilissima!
Il lusso che si paga da solo – l’assistente contabile
Una volta aperto un conto corrente e assunto una commercialista non ti resta che tenere in ordine i conti quotidiani. La verità è che la contabilità spicciola non è di per sé difficile… è ‘solo’ una questione di autodisciplina e organizzazione! Enrica Crivello ha un metodo davvero snello e chiaro che ti consiglio di copiare, ma se anche con quello non riesci a stare dietro ai tuoi conti può valere la pena investire nell’aiuto di una contabile esterna.
Come sceglierla?
- le opzioni disponibili sono sostanzialmente due: chiedere alla tua commercialista se può occuparsi del servizio (se lavora in uno studio è probabile), passandole settimanalmente i tuoi scontrini e le tue fatture, o cercare un’assistente contabile da incontrare una volta alla settimana o al mese per lo stesso scopo, magari la mamma di un’amica, che faceva l’impiegata amministrativa in un’azienda e ora è in pensione e vuole tenersi impegnata (potrai pagarla coi voucher);
- affidati comunque a qualcuno dotato di spirito pratico e grandi doti organizzative (le uniche cose che potranno salvarla dal manicomio quando le consegnerai una scatola da scarpe piena di scartoffie accartocciate).
Certo, nel migliore dei mondi possibili dovresti occuparti tu di questa parte, anche per non perdere il polso delle tue finanze. Ma sai quante ore di lavoro in più potrai fatturare se se ne occupa qualcun altro?!