Cara Bea e cara redazione di C+B,
è un po’ che vi seguo e trovo i vostri articoli sempre molto utili e illuminanti.
Una delle cose su cui – giustamente, a mio avviso – insistete di più è l’importanza di investire nella propria formazione. Sono perfettamente d’accordo con voi, ma, e qui non so se si tratta di un problema solo mio o di una situazione più diffusa, credo che sia veramente difficile orientarsi fra le proposte.
Ogni volta che spunta fuori un corso di formazione mi entusiasmo, e questo succede almeno dieci volte al giorno: fotografia, storytelling, personal branding, cucina bio, marketing; mi piace tutto, mi interessa tutto e a pensarci bene credo che tutto questo mi potrebbe essere utile!
Come è facile capire però non posso permettermi di seguire tutto quello verso cui mi porta il cuore, per ragioni economiche e di tempo, e mi trovo a dover fare una scelta anche tra prodotti simili fra loro. Finisce che vado nel panico, e, piuttosto che investire nel prodotto sbagliato, non compro niente.
Quello che ti chiedo è quindi questo: c’è un modo più giusto per scegliere un corso di formazione rispetto ad un altro?
Grazie!
Ciao amica cpiubier in cerca della tua anima gemella – sto parlando di formazione, ovviamente!
Credo che tu abbia centrato un tema che sta a cuore a molte di noi: penso che ci sia un esercito di fanciulle, là fuori, che cerca di incastrare nel proprio budget il corso di origami, quello di CSS e, perché no, un weekend intensivo di cristalloterapia.
Ecco quindi qualche consiglio per orientarti nella selva oscura delle proposte di corsi/workshop/approfondimenti che ti solleticano l’estro e la fantasia, senza però causare emorragie al portafoglio.
1. Sii sincera: che cosa ti serve di più?
Una lista di priorità è sempre necessaria, e questo caso non fa eccezione. Se è vero che, potenzialmente, sapere fare tutto serve, è altrettanto importante rendersi conto che non si può imparare/fare/gestire tutto. Quindi tacita per un attimo la parte ipercreativa e curiosissima che si butterebbe in qualsiasi nuova avventura, e fai una prima scrematura sulla base delle tue esigenze reali.
2. Che cosa ti interessa davvero?
Anche qui ti serve una buona dose di onestà con te stessa. Per farti un esempio, io sono sicura che avere delle buone conoscenze di web design mi servirebbe tantissimo, ma, onestamente, non credo di essere portata per quell’ambito. E credo che impararne anche solo le basi mi porterebbe via un sacco di energia e concentrazione che potrei invece usare in maniera più proficua altrove. Di nuovo, anche qui, passa dall’ideale “sarebbe bello sapere” al concreto: mi interessa, voglio davvero impararlo, qui e ora.
3. Chiedi feedback
Chiedi sempre a qualcuno di cui ti fidi e che ha già fatto quel corso, o ha lavorato con quella formatrice. Può darsi che venga fuori che sia il prodotto che il produttore siano fantastici, ma non si addicano a te, o al contrario, che sia proprio quello che stavi cercando. Quindi bando alla timidezza, e via col terzo grado!
4. Occhio alla comunicazione
Per una volta, sei tu a dover comprare e non a dover vendere: devi essere convinta. Seducimi, baby! Ecco una buona cosa da dire – nella tua testa – alla sales page del corso che ti interessa. Ti piace come è scritta? Ci sono informazioni chiare, il linguaggio usato ti è comprensibile? Fai attenzione alle ambiguità: devi essere sicura che quel corso, e non un altro, ti darà le competenze che promette e di cui sei in cerca, almeno sulla carta. Un sito mal navigabile, una pagina informativa in cui non si dice chi terrà il corso e quali siano le sue qualifiche e le sue esperienze, sono tutte cose che possono farti scattare un campanello d’allarme. A dispetto, magari, di un bel claim che sembra fatto apposta per attirare la tua attenzione.
5. Il prezzo
Se qualcosa costa molto, molto meno di tutto il resto che hai trovato, forse un motivo c’è. A meno che l’ente che lo promuove non faccia beneficenza o goda di particolari sovvenzioni – e in questo caso da qualche parte dovrebbe esserci scritto – un corso che tira al ribasso e propone prezzi fuori mercato dovrebbe insospettirti. Prova a chiedere a zio Google: cerca i nomi dei formatori, pareri di ex allievi, informazioni sulla struttura. Se ne esci rassicurata, ben venga: in caso contrario, hai evitato di buttare via dei soldi, per quanto pochi.
La cosa da tenere a mente è che nessuno di noi è a prova di delusione: e, in ogni caso, c’è sempre quella componente soggettiva che renderà te entusiasta di qualcosa e lascerà completamente indifferente qualcun altro. L’importante è cercare di fare una scelta nella maniera più consapevole possibile, raccogliendo quante più informazioni pratiche, e senza aver paura di chiedere quando un punto proprio non ti è chiaro.
Un abbraccio enorme, e in bocca al lupo per tutto!