Salve C+B,
seguo con molto interesse i tuoi post e devo dire che sto imparando molto.
Oggi voglio porti una domanda, che magari hai già trattato ed io non so.
L’artigianato creativo, che ancora non è un’attività ma che inizia comunque ad avere seguito è fatto sicuramente anche di regole non scritte che però già danno un’impostazione di come si voglia strutturare il proprio lavoro.
Quando lavori molto per clienti della tua città, amici di amici, e non ricorri perciò alla spedizione, è meglio scegliere di recapitare personalmente il prodotto (non avendo negozio credo sia un servizio in più al cliente), oppure è il cliente che deve organizzarsi per ritirare il prodotto?
Ci sono due scuole di pensiero e volevo chiederti se riuscirai a scrivere un articolo su questo perché ultimamente ritorna spesso l’argomento.
Ti ringrazio in anticipo e ti auguro un buon proseguimento.
Manuela
Cara Manuela,
Grazie per l’interesse verso C+B e grazie per averci scritto.
Io credo che le scuole abbiano la funzione di aiutarci a riflettere e, come in tutte le cose, ognuno deve trovare il suo equilibrio. Rispetto al tema delle consegne, le mie parole d’ordine sono Buonsenso e Cortesia.
Buonsenso:
La consegna dei prodotti non è il tuo core business, è un servizio e per tanto ha un costo.
Se non esiste un negozio fisico è ovvio che debba esistere una voce che va a coprire le spese di consegna e, di solito, questa voce si traduce in”corriere”.
Se non è già stato fatto, conviene stabilire un costo di spedizione, in base a questo puoi capire se la consegna effettuata da te può essere o meno un servizio in più da offrire ai tuoi clienti.
Quanto ti costa effettuare la consegna? Non solo in termini di carburante, ma anche di tempo impiegato e di tempo non dedicato alla creazione di nuovi oggetti.
Se una spedizione costa attorno ai 7 euro, se ne spendi 3 in mezzi pubblici e impieghi un’ora e mezzo ad effettuare la consegna, ne vale la pena?
La possibilità di permettere al cliente di risparmiare sulle spese di spedizione è un ottimo incentivo all’acquisto, sopratutto se i prodotti hanno prezzi contenuti, il costo della spedizione può davvero far pendere l’ago della bilancia a favore o meno della conclusione della vendita.
Come giustamente sottolinei, è un servizio in più e i clienti sanno che il vantaggio è quello di un piccolo risparmio, per questo, di solito, sono propensi ad effettuare loro il ritiro.
Cortesia:
Il venditore e i clienti sono persone, non sono compresenti durante l’acquisto, ma questo non significa che non possano comunicare, anzi… Io ho trovato il mio equilibrio segnalando ai miei clienti che, se sono di Torino o dintorni, possono contattarmi ed insieme troveremo una soluzione.
Oltre alle vendite esistono le relazioni e le relazioni coi propri clienti hanno la capacità di darti una carica immensa e renderti felice perché sai di averli coccolati come meritano.
Non potrei effettuare tutte le consegne perché non avrei tempo per dedicarmi al lavoro, ma questo non significa che non possa parlare col cliente e scoprire, magari, che siamo vicini o che magari io passo dalle sue parti in un determinato giorno e allora mi offro molto volentieri di portargli personalmente il pacco, così loro risparmiano un po’ di tempo e io mi godo i loro sorrisi.
Una cliente ha avuto il secondogenito, non poteva muoversi e, in questo caso, ho sempre effettuato io le consegne.
Mi è capitato che su un ordine ci fossero dei problemi, la cliente è stata irraggiungibile per diversi giorni, e quando finalmente ci siamo parlate mi ha detto che non riusciva a passare perché c’era il compleanno dei suoi bimbi. L’ho raggiunta fuori Torino in un centro commerciale e sono stata davvero felice di averla conosciuta.
Credo che la soluzione migliore sia la flessibilità: abbi a cuore la felicità dei tuoi clienti, ma ricordati che la tua attività per andare avanti ha bisogno che tu le dedichi tempo.
Un grandissimo in bocca al lupo e facci sapere qual è il punto in cui trovi il tuo giusto equilibrio!