Uno staff di 6 donne (dalla geografa alla giornalista all’esperta di comunicazione) che opera in un campo normalmente considerato per maschietti.
È Urbano Creativo, una start-up con sede a Como e Lugano, che si occupa di Smart Cities (se vi chiedete cosa sono, sotto troverete la risposta!), Green City (progettazione per città ecologiche e sostenibili) e Web&Media per enti pubblici e aziende del settore. Come usare la tecnologia per migliorare il modo in cui viviamo la città. Un progetto ambizioso che ci racconta Emanuela Donetti, geografa e polis maker.

Non tutti lo sanno ed è un concetto ancora non chiarissimo: ci dite esattamente cosa significa Smart Cities?
La città intelligente, così normalmente nei Paesi di lingua latina si traduce Smart City, è la città dei flussi.
Dello scambio: sia di informazioni, di dati, di merci. Il tema principale è la rapidità e la facilità con cui è possibile ottenere informazioni e compiere scelte che abbiano a che fare principalmente con la propria qualità di vita.
Si tratta quindi di una città in cui la tecnologia non la fa da padrona, ma sostiene le scelte urbane, sia di chi la amministra, sia di chi ci vive.
Perché è oggi importante parlare di smart cities?
La città smart è un’opportunità per vivere meglio. Per accedere a un numero maggiore di servizi pubblici nello stesso momento. Per muoversi con facilità in una città che sarà sempre meno congestionata, perché potremo incrociare i dati del traffico con quelli dell’ingresso delle scuole, o con quelli dei grandi eventi sportivi. Per interagire tra di noi in modo differente, partendo dalla condivisione di oggetti, spazi e tempi. È la cosiddetta sharing economy, quella che caratterizza i modelli come il coworking, il car sharing, l’affitto della camera da letto, la diffusione di servizi come il pranzo in casa d’altri, invece che al ristorante, oppure i tutorial e i webinar online invece delle ripetizioni dal vivo. Un modo diverso di intendere la proprietà e gli oggetti, che non sono più un fine, ma semplicemente il mezzo per fare un’esperienza.
Di quali altri settori e di quali altre attività vi occupate?
Urbano Creativo si occupa di comunicazione e progetti multimediali, progetti urbanistici o architettonici “green”, sostenibili e, appunto, “smart” e lo fa con l’ausilio di strumenti tecnologici. Ognuno dei nostri progetti viene sviluppato attraverso processi partecipativi.
Città, web, green sembrano settori prettamente maschili: come vi ci siete avvicinate?
Ci appassionava la sfida, aprire un sentiero per altre donne. È stato difficile, spesso, ma anche divertente. Devi sempre metterti in discussione, guardando il tuo progetto da angolazioni non previste.
Nel vostro staff siete 6 donne: qual è il segreto per lavorare bene in gruppo?
Si dice che le donne insieme non possano lavorare per questioni caratteriali. Non ci è mai sembrato vero.
Le donne sono abituate a dare il meglio, sempre. Ad affrontare i problemi e a risolverli brillantemente in poco tempo. Sono attente e si prendono cura delle loro mansioni. Le donne che lavorano con noi sono delle grandi professioniste, ciascuna nel proprio campo. E condividono delle caratteristiche fondamentali per lavorare in un’azienda innovativa come Urbano Creativo: precisione, meticolosità, velocità e la capacità di pensare e progettare out of the box. Lavorare insieme è un grande privilegio.
Quali le maggiori difficoltà incontrate finora?
Principalmente, i rapporti con il nostro territorio e, dalla parte nostra, la difficoltà di farci capire. Uno storytelling aziendale efficace è una delle cose più difficili che si incontrino in questo periodo.
Cosa consigliereste ad altre pulzelle interessate a lavorare nel vostro settore?
Di non limitare la loro immaginazione. Di continuare a studiare, sempre. Di lasciarsi ispirare da qualsiasi cosa, in ogni momento della giornata, anche dalle vicende che a prima vista sembrano negative. Quando si comincia, si ha l’idea che ogni porta possa essere aperta, poi qualcuna comincia a chiudersi. Sembra un momento negativo, e pesante. Ma ogni porta chiusa delimita meglio il cammino, chiarisce il percorso.