Da quando lavoro da casa la mia pausa pranzo è regolata sul fuso orario di Topolinia. Nei fumetti non hanno un momento in cui dicono: ok, sono le 13, ora dobbiamo mangiare. Si mangia quando serve alla sceneggiatura della storia. Anche io mangio quando serve.
La barra della normalità tenta di tenerla mia figlia, di 20 mesi. Anche se stamattina alle 10.27 mi ha chiesto di poter mangiare la pasta.
Insomma, averla in casa mi mette nella condizione di dovermi fermare, volente o nolente, a preparare un pasto come si deve. A meno che, non ci sia il “sempre-sia-lodato” avanzo di qualsiasi cosa della sera precedente. Potermi fermare per scaldare, invece che farlo per pensare, decidere, cucinare, assaggiare e ehm… bruciare, cambia le cose! Basta organizzare una cena XXL, per poi beneficiarne il giorno dopo. Soprattutto se si tratta di un giorno di consegna, di acrobazie e di equilibrismi.
Fin qui l’elogio del torinese “baracchino” che farà inorridire i gourmet. Ma non dimentichiamo che, contrariamente a quanto pensassi tempo fa, fare il baracchino non sempre è facile, e soprattutto a volte non avanza niente. Quindi, per quei giorni di lavoro intenso e tragedia imminente, sappi che puoi avere delle alternative.
Cucina-to. Nel 2011, nasce l’idea del progetto CUCINA-TO: realizzare prodotti pronti di consumo quotidiano, che non si ha più tempo di realizzare a casa, impiegando materie prime di qualità, locali e stagionali. Li contatti e loro ti recapitano zuppe, creme e minestre senza conservanti né additivi, in confezioni che possono stare fino a 10 gg. in frigo. Oppure vai a comprare direttamente tu, seguendo l’elenco dei negozi che ospitano questi prodotti.
Cuochi Volanti. Nel 2009 io aprii la porta ad uno dei cuochi volanti che prese pieno possesso della mia cucina e cucinò per me e per il mio fidanzato la cena di anniversario mentre la nostra bimba di 10 mesi gattonava sotto al tavolo. Consiglio: fatevelo regalare. Avere qualcuno che cucina in casa propria e rimette tutto a posto è un’esperienza fantastica.
Oltre alle cene da fidanzati, si occupano anche di farvi mangiare bene durante la vostra pausa pranzo con menu preparati sul posto oppure da asporto.
Come ti risolvo il pranzo con 3 ingredienti. Un pacchetto di stracchino (quanto? Fai tu), 1 uovo, un rotolo di pasta sfoglia. Mischia i due unici ingredienti mischiabili tra loro e stendi il composto sulla sfoglia bucherellata. Cuoci la “simil-focaccia di quel posto in Liguria” a 180° senza farla scurire troppo.
Servi… velocemente!!! Oggi è giorno di consegna!
E tu hai un piatto di salvataggio che ci puoi consigliare? Non valgono i bastoncini di pesce.
I miei piatti di salvataggio in ordine crescente di ammore (mio verso di loro): 3) il cus cus. Si “autocucina” da solo nel piatto e ci puoi mettere dentro tutto quello che vuoi (leggi: tutto quello che hai, verdure crude, cotte, tutto quello che è contenuto in una scatoletta. 2) la sua versione estiva: insalata con la qualunque. E intendo proprio ogni tipo di proteina / fibra / carboidrato capiti a tiro.. l’ho “studiata” quando lavoravo a Milano in zona Duomo e non riesco più a farne a meno. 1) The winner is la polenta della Sciura Tiziana, che la cucina nella piazza sotto casa mia tutti i martedì, io devo solo scendere con la schiscetta (versione lombarda del “baracchino”?) e portarla su. Plus: il ricavato viene usato per i lavori di restauro del paese.
Sciura Tiziana the Queen!! 🙂 fa ingrassare lenendo i sensi di colpa con la buona azione! Genio!
Di per sè la polenta è mais e acqua – la colpa del sughino alla luganighetta, della formaggiazza o dell’uovo al tegamino ricade tutta sulla mia testa. E sui miei fianchi.
Immagino come riparti di slancio a lavorare dopopranzo 😉
hummus tutta la vita (con verdure crude)! Che dite? non si cuoce? vabbè ancora meglio, no? ;-). In Germania i piatti pronti son disastrosi… si fa quel che si può… Vale
brava! mi piace.. 🙂
Recentemente ho scoperto questo.
E’ fantastico. Provatelo!
Fortissimo! Penso che alcuni giorni con gli ingredienti che ho in casa darà errore! o orrore! 😉
Non se se vale, forse è troppo semplice! Io ci sono particolarmente affezionata perché mi ricorda la mia infanzia. Invece di comprare le pizzette nel panificio sotto casa… facciamole noi! Qualche fetta del classico pane bauletto, tagliate a forma di triangolo, polpa di pomodoro ben distribuita e mozzarella a cubetti (meglio quella per la pizza che non fonde troppo). Poi lascio alla vostra fantasia, e alla scelta degli avanzi nel frigo, l’aggiunta di qualche altro ingrediente sfizioso. Una bella passata con olio e un pizzico di sale. 5 minuti di forno e tutti si leccheranno i baffi in famiglia, da 2 a 90 anni. Assicurato.
in certi momenti, vale tutto. 😉 e non mi sembrano niente male…