Vent’anni di Perturbazione: intervista a Elena Diana

Elena Diana è la violoncellista dei Perturbazione, band indipendente torinese attiva da 20 anni, amatissima, ma venuta solo di recente alla ribalta nazionale grazie al Festival di Sanremo, dove hanno presentato il brano L’unica. Il gruppo è formato da Tommaso Cerasuolo (voce), Gigi Giancursi (chitarra), Cristiano Lo Mele (chitarra, tastiere), Rossano Lo Mele (batteria) e Alex Baracco (basso).
Ecco l’intervista che ha rilasciato al volo a C+B prima di partire per il nuovo tour italiano!

Foto di Paolo Pavan
Foto di Paolo Pavan

Sono 20 anni che suoni con i Perturbazione: come si mantiene intatto l’entusiasmo nel lavoro dopo tanto tempo? 

Adesso che dici 20 anni, mi fanno quasi impressione! In realtà li ho vissuti un concerto alla volta, un disco alla volta fra emozioni, stanchezza, momenti di intensa creatività e interminabili discussioni in sala prove. Migliaia di chilometri in furgone con i miei fratelli di musica e gli strumenti hanno fatto sì che vent’anni siano passati in un soffio e l’entusiasmo è sempre pronto a rivelarsi come il coniglio dal cilindro del prestigiatore, pronto a stupire.

Qual è il brano dei Perturbazione al quale sei più affezionata?

Fra tutti Del nostro tempo rubato: nel suo delicato sound ci sono la malinconia che contraddistingue molte delle nostre canzoni ma anche una buona dose di autoironia, un aspetto della musica e della vita in generale che per me è essenziale.

In una recentissima intervista a”Il Messaggero” dici che non sei una donna nei Perturbazione ma uno strumento, quasi ti identificassi nel tuo violoncello. Eppure secondo me il tuo tocco femminile si sente…

Non sono io che mi identifico nel violoncello, è che “mi disegnano così”, direbbe  una certa Jessica Rabbit. Sono lieta che si percepisca una sfumatura di femminilità. Per una banale questione di minoranza numerica, non sempre è semplice sottoporre le mie idee in modo “femminile”. Nel tempo ho imparato che mentre nel mondo delle parole ci sono molte diversità fra il modo di comunicare delle donne e quello degli uomini, nella musica queste differenze vengono dimenticate, se non addirittura ignorate, in favore della libertà di espressione e piegate alle necessità del comporre.

Quale artista donna ha più influenzato il tuo modo di fare musica? 

Non saprei dire da chi sono stata influenzata però posso dirti quali artiste mi piacciono per il loro modo di porsi nei confronti della musica e per il loro modo di stare sul palco. Annie Lennox, Sinead O’Connor, Jaqueline Du Prè per dirne alcune. Guardando più vicino devo dire che l’esperienza sanremese mi ha dato la possibilità di conoscere ancora meglio Andrea Mirò che su quel palco si è esibita con noi in qualità di direttore d’orchestra, ma che avrebbe potuto esibirsi, con la stessa bravura ed eleganza, come cantante, violinista e pianista, un’artista a tutto tondo insomma.

L'ultimo album dei Perturbazione
L’ultimo album dei Perturbazione

Eddai, lo vogliamo sapere: com’è stare a Sanremo? Surreale, emozionante, caotico? Una curiosità del dietro le quinte?

Sanremo è tutte queste cose che hai detto messe insieme, shakerate in un pericolosissimo mix che può creare dipendenza. Poi un giorno ti svegli e tutto è finito, come un sogno, ma anche come in uno di quei racconti fantasy in cui al risveglio il protagonista scopre che la finestra della camera è stranamente aperta e la tenda si muove in modo inspiegabile. Rimangono delle tracce, chissà dove porteranno. La cosa che mi ha colpito di più del dietro le quinte è l’enorme sforzo tecnico necessario alla realizzazione di questo spettacolo. Decine di persone, orchestra compresa, lavorano a ritmo frenetico tutto il giorno in modo che ogni cosa vada bene nelle cinque serate. Quando si guarda la TV, però, almeno così mi sembra, tutto questo non viene percepito.

Per una band indipendente il 6° posto è un grande risultato: cosa vi aspettate adesso? Quali progetti? 

In questi giorni siamo tornati in sala prove, ci attendono molti chilometri dato che il tour inizierà a metà marzo e proseguirà nell’estate. Siamo curiosi di sapere se tutti quelli che ci hanno votato, nelle serate del festival, avranno la voglia di venire a sentirci dal vivo. Noi ci stiamo preparando. Vi aspettiamo!

Marianna Martino

Classe ’83, agitata, battutara, dipendente dalla michetta, sono oppure sono stata editore, editor, correttore bozze, copywriter e webcontent. Ho lavorato qua e là, collaborato a molti progetti, viaggiato assai e scritto una guida su Torino. Guardo i film in lingua originale, ascolto i Sigur Ros e non mi nego mai un bicchiere di buon vino.

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