Natale in Technicolor

Caro + Babbo,

già l’intestazione basta a dire che sei dei nostri, benché la natura matrigna ti abbia fatto disgraziatamente uomo. E poi, così bianco e rosso e minimalista nel tuo costume che immutato attraversa i secoli, sei perfettamente in linea con la nostra veste grafica, il che fa di te l’unico essere maschile ammesso a buon diritto nella redazione.

Temo quest’anno di non essere stata proprio buona. Ho detto un sacco di volte quello che penso senza troppe remore; sono stata egocentrica nel prendermi cura della mia attività e severamente implacabile nel selezionare le persone che desidero avere vicine o con cui intrattenere rapporti di lavoro. Ho litigato a più riprese con mammà per affermare il mio diritto ad un lavoro strambo, creativo e del tutto insicuro dal punto di vista economico in questa splendida congiuntura economica. Ho persino scialacquato investito quelli che per me sono non pochi soldi, lo stesso danaruccio che potevo tenermi da parte, sotto il materasso, per i tempi bui e per il dentista. Ho trascorso un sacco di ore su internet (ma solo per scegliere le grafiche del sito!), mangiato schifezze davanti al computer (per risparmiare ogni minuto possibile), fatto le ore piccole per finire l’articolo e metterci persino un’immagine simpatica che potessi condividere in serenità.

Perciò, ecco,  penso davvero di meritarmi un grande bellissimo regalo questo Natale.

E siccome a Natale bisogna essere tutti più generosi, un pezzettino del mio regalo è destinato alle nostre appassionate, arruffate, ansiose, accazzutissime (ma che si può dire in una letterina al Babbo?) lettrici che condividono con noi le proprie esperienze, le riflessioni e soprattutto i post su Facebook, ché, ormai lo sai anche tu, persino i ragazzetti negli spogliatoi non fanno più gare segrete a botte di centimetri, ma di “Like” sotto una foto.

Guarda, mi rovino, due pezzettini.

Il primo è un libro dedicato alle donne che, come la sottoscritta e la mia mamma, alla quale ormai fischieranno abbondantemente le orecchie (ciao mamma, ti voglio bene!), sono congenitamente incapaci di prendersi un pomeriggio di relax senza far niente. Far niente è IL MALE. Piuttosto che concedersi qualche ora di dolce inattività, sono capaci di rassettare organizzando in ordine cromatico i calzini spaiati dell’intera famiglia. Lo so, è una brutta malattia.
Il bello è che si tratta di un libro che spinge ad agire, a prendere in mano dei colori anche se non siamo tutti pittori, e ad imparare a lasciar andare, strato di colore dopo strato, qualunque professione ciascuna faccia. Proprio noi, meravigliose creature ossessionate dal controllo!

Se i soldini quest’anno mancano, il blog di Flora Bowley, l’autrice, è gratuito e contiene tantissimi spunti e immagini che esplodono di passione e colori, per iniziare a sbocciare anche da sole. Purtroppo è esclusivamente in inglese (se non riuscite a venirne a capo, lasciate perdere tutto e regalatevi un bel corso di lingua, ne vale la pena davvero); per qualcosa di simile in Italia dovrete aver pazienza fino al 2014…

Il secondo regalo, invece, è dedicato alle donne che tendono a dimenticarsi un poco di se stesse, mentre cercano di incastrare il business, i figli e dei pasti decenti. Non diceva forse la canzone: “A Natale si può osare di più?”. Ah, no, forse è una mia personale rivisitazione… Le feste sono anche un’occasione per concedersi quel rossetto che non si porta mai, rigorosamente rosso C + B (Signor Pantone, niente violetto smorto il prossimo anno…), mi raccomando, ed eco-bio perché bisogna anche pensare all’ambiente. I miei favoriti in assoluto, per un look da schianto-in-carriera: NSFW e Black Dahlia.

Ed eccoci a noi, caro Babbino.
Dicevamo che mi merito qualcosa di speciale, no?

Se tu volessi proprio strafare, per Natale mi piacerebbe uno stand di 30 metri quadri al “Fa’ la cosa giusta” tutto dedicato alla mia attività. In fondo, se ci pensi bene, sarebbe un regalo con una ricaduta importante anche sul prossimo: potrei diffondere ai quattri venti Bellezza ed Etica Ambientale in un colpo solo! E poi hanno il coraggio di dire che lo Scorpione non è generoso…
Se invece quest’anno anche tu tiri la cinghia come tanti, non mi dispiacerebbe prendere parte al corso online di pittura di Pauline Agnew. A furia di star dietro alla routine, a volte mi capita di dimenticare quanto è importante per me ciò che faccio. “Paint what you love” è il motto del corso. Dipingi ciò che ami. Credo di aver bisogno di una rinfrescata, ecco.

In cambio ti lascio la voce superba di Tori, che accompagna i miei inverni da non ricordo neppure più quanto e ogni volta è capace di toccare corde nuove segrete.

Tanto Ammore!

Stella Mongodi

Insegnante al mattino, pittrice ed Eco Makeup Artist nel resto del tempo. Da sempre patita di colori, handmade e stili di vita sostenibili (nonchè di gatti). Responsabile per C+B del settore creatività, il mio motto è: "Secondo me riesco a farlo da sola". La sfida? Contagiare il resto del mondo!

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