Come si fa il trailer di un podcast (che funzioni davvero)

Ammettiamo che tu sia un’ascoltatrice a caccia di un nuovo podcast. Magari non hai voglia di ascoltare un intero episodio e allora cosa fai? Clicchi play sul trailer del podcast che ti attira di più. Lo facciamo tutte e non c’è nulla da vergognarsi (anzi). Si tratta di una scorciatoia che può farci capire molto di un podcast che stimola la nostra curiosità. Se il trailer è fatto bene, ovvio. E più avanti ti spiegherò cosa voglia dire fatto bene.

Non si giudica un libro dalla copertina, ma un trailer emozionante e ricco di informazioni è un grande incentivo all’ascolto. Questo è il succo della questione visto dal punto di vista del pubblico. Ma vale naturalmente anche dalla prospettiva della podcaster. Oggi ti spiego come si fa il trailer di un podcast e perché sia importante farlo bene per centrare l’obiettivo.

Cos’è il trailer di un podcast?

Il trailer di un podcast è un file audio che in pochi minuti riassume il senso del tuo podcast, ne anticipa i contenuti, spiega cosa chi ascolta troverà cliccando play. Quanti film abbiamo visto solo perché siamo state incuriosite dal trailer? Ecco, è esattamente così.

Abbiamo visto trailer bellissimi di film insignificanti e trailer mediocri di capolavori (sostituisci film con podcast e il risultato non cambia): cosa vuol dire tutto questo? Che per quanto si possa barare in un trailer, alla fine ciò che conta è la sostanza del film/podcast e quella non può mai essere messa in discussione. Però (occhio che arriva la botta di saggezza), è sempre meglio fare un bel trailer di un bel podcast che farne uno così così (o peggio, non averne uno) perché tanto pensi che il tuo podcast si proponga da solo. Non funziona così.

Mi serve davvero un trailer?

Sì, ti serve davvero. Non solo a livello meramente pubblicitario, ma anche perché attuando la distribuzione manuale del podcast su Spotify, è il primo file che viene proposto sulla tua home. E questo vuol dire catturare l’attenzione del pubblico. È come una bandiera che sventola o una freccia che si illumina sul tuo canale. Quindi, deve essere fatto bene.

Cosa vuol dire fatto bene?

Corri su YouTube e guarda una serie di trailer cinematografici, anche di film diversissimi tra loro. Scegli un cinecomic e un film d’autore e studiali. I trailer più belli sono quelli che dosano con cura le informazioni. Magari c’è la scena epica e la battuta al fulmicotone e a un passo dal colpo di scena, zaaaaaaaaac: si ferma. La stessa struttura può essere riportata anche nel trailer del tuo podcast. Per essere fatto bene:

  • Deve far capire chi sei, cosa fai e soprattutto a chi puoi essere utile. Sii sincera e non barare, non ha alcun senso quando si parla di podcast. Che è la forma di comunicazione dove l’autenticità è una delle doti principali.
  • Deve emozionare. È importante che i tuoi ascoltatori capiscano al volo cosa ascolteranno nei podcast futuri e perché tu potrai aiutarli (o ispirarli e motivarli), ma racconta anche perché tu ami il tuo podcast, cosa ti ha spinta a farlo. Perché la ragione che ti spinge ogni volta a schedulare episodi e pubblicarli è un propellente prezioso, per te e per chi ti ascolta. Io amo sentire le podcaster che ci mettono passione in quello che fanno.
  • Deve rappresentare in pieno il tuo valore. Il podcast non si fa per sfoggiare la tua conoscenza su un determinato argomento (questa cosa l’avrò scritta un miliardo di volte), ma per dare valore a chi ti ascolta. Perché mai quella persona dovrebbe ascoltarti ogni settimana, attivare le notifiche che l’avvisa che il nuovo episodio è on-air e magari iscriversi alla tua Newsletter? Perché sei unica e la tua competenza è al servizio del tuo pubblico.

Come si fa un trailer?

Immagina di scrivere una lettera d’amore a chi ti ascolta.

  • Spiega chi sei, cosa fai, quali sono le tue paure.
  • Racconta a cuore aperto cosa ti ha spinta a preparare quel podcast. E spiega anche cosa vuoi che succeda alla persona che TI sceglierà (vuoi che alla fine di ogni episodio si senta più sicura di sé, più allegra, più serena…)
  • Elenca punto per punto cosa troverà nel tuo podcast. Parlerai di emozioni? Se sì, di quali? Questo è il momento per mettere nero su bianco.
  • cosa si porterà a casa dopo aver ascoltato i tuoi podcast: auto consapevolezza, conoscenza di un determinato argomento tecnico, una crescita di competenze professionali e via di seguito.
  • Ringrazia e lancia tutte le call to action che per te sono importanti. Soprattutto, sii dettagliata sui giorni e gli orari di messa in onda del podcast e sulle piattaforme in cui potrà essere ascoltato.

In sostanza. Sii sempre te stessa, mostrati per quella che sei e non lesinare mai informazioni che possano essere utili a chi ti ascolta. Sei al suo servizio. Non dimenticarlo.

Francesca Fiorentino

Giornalista professionista, blogger ostinata, audiomaker e podcast mentor. Parole, voce e suoni sono il mio universo, il modo in cui informo e racconto storie. Amo la radio, i film, le margherite, le magliette a righe, i regali inaspettati e i taccuini nuovi. Ovviamente anche la pizza.

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