Arriva la fine dell’anno ed arriva anche il momento della raccolta dei documenti per la prossima dichiarazione dei redditi.
Hai installato un nuovo condizionatore o acquistato una stufa?
Hai ristrutturato casa, comprando cucina ed elettrodomestici?
Oltre a fattura e bonifico, dovrai avere anche la Comunicazione Enea per ottenere la detrazione, obbligatoria per le spese che riguardano il risparmio energetico.
Ma sei ancora in tempo e qui di seguito proviamo a capire come e perchè.
Comunicazione Enea, di cosa si tratta
La legge di Bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di trasmettere i dati relativi agli interventi edilizi e tecnologici che comportano un risparmio energetico all’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie che è l’ente a cui è stato affidato il compito di monitorare gli interventi.
In origine, la pratica era richiesta solo per i lavori oggetto di ecobonus, ora è prevista una comunicazione simile anche per il bonus ristrutturazione, ma solo per i lavori rivolti alla riduzione dei consumi energetici.
La comunicazione Enea per gli interventi di ristrutturazione è obbligatoria per:
- installazione di caldaie a condensazione, stufe e camini;
- installazione di pompe di calore per climatizzazione / condizionatori;
- installazione di serramenti e infissi;
- acquisto di elettrodomestici rientranti nel bonus mobili:
- forni
- frigoriferi
- lavastoviglie
- piani cottura elettrici
- lavasciuga
- lavatrici
Tempi e modalità
La Comunicazione deve essere compilata e trasmessa esclusivamente online dal sito ufficiale (https://bonusfiscali.enea.it/), una piattaforma digitale che cambia ogni anno e che viene attivata entro aprile.
Va trasmessa entro 90 giorni dalla fine dei lavori o dalla data di avvenuto collaudo.
La documentazione ENEA deve essere debitamente conservata dal contribuente assieme all’altra documentazione richiesta (bonifici, fatture, abilitazioni, ecc.).
In particolare andrà conservata ed esibita:
1. la stampa dell’email di conferma e invio della comunicazione ENEA contenente il codice CPID;
2. la stampa della comunicazione ENEA vera e propria.
Come si compila
La Comunicazione ENEA non è particolarmente complessa da realizzare:
- i dati richiesti sono reperibili dalle schede tecniche dei prodotti installati;
- non vanno comunicati gli importi di spesa (a differenza della certificazione ENEA-Ecobonus);
- non occorre l’asseverazione del tecnico.
Prima di iniziare la dichiarazione dovrai avere a portata di mano:
- documento di identità di chi ha effettuato il bonifico ed ha diritto alla detrazione;
- visura dell’immobile;
- planimetria catastale e superficie dell’appartamento;
- dati dell’oggetto in detrazione, desumibili dalla scheda tecnica;
- fatture di installazione e fornitura e relativo bonifico.
L’accesso alla sezione avviene tramite credenziali SPID o CIE e la prima parte comprende l’inserimento dei dati su beneficiario e immobile; poi si dovrà scegliere uno o più degli interventi (strutture, impianti, elettrodomestici) e inserire i dati tecnici.
I passi da seguire sono:
- Dati del beneficiario (Nome e cognome / Residenza / Codice fiscale)
- Dati dell’immobile
- Ubicazione
- Dati catastali (in alternativa all’ubicazione)
- Superficie utile
- Titoli di possesso
- Numero di unità immobiliari
- Destinazione d’uso
- Tipologia edilizia
- Scheda descrittiva degli interventi
- Dove è stato fatto l’intervento
- Data inizio e fine lavori
- Dati tecnici dell’intervento
Alla fine della compilazione l’utente valida e salva il documento e invia il modello.
La ricevuta di invio dovrà essere salvata e conservata per la dichiarazione dei redditi.
Per supportare i contribuenti, ENEA ha predisposto un vademecum in cui visualizzare una scheda con tutti i requisiti richiesti, i documenti da conservare e una tabella che riassume tutti gli interventi ammessi.
Son passati i 90 giorni? Niente panico.
Al contrario che per l’Ecobonus, per cui è un requisito indispensabile, l’ENEA Bonus Casa, se non presentata, non determina la decadenza dal beneficio fiscale.
Come specificato anche dall’Agenzia con la Risoluzione 46/2019, l’eventuale omissione di presentazione della Comunicazione ENEA non determina la perdita del diritto alla detrazione e non comporta alcuna sanzione.
Quindi non obbligatoria, ma fortemente consigliata (una delle tante amenità del fisco italiano).
Ora puoi decidere se provarci da sola, oppure affidarti a qualche intermediario o Caf.
Intanto ti lascio qui la lista di informazioni e dati necessari da cui partire.