Il nuovo feed di Instagram è una buona notizia?

Grandi notizie in casa Instagram! È tornato l’ordine cronologico!
La modifica al feed di IG era stata annunciata e testata tempo fa e ora, finalmente, è arrivata anche in Italia.

Ma siamo sicuri che sia una buona cosa?
Andiamo a vedere meglio come funziona il nuovo feed di Instagram, e vediamo quali possono essere vantaggi e svantaggi di questa novità (o ritorno alle origini!), sia se utilizziamo Instagram come semplici utenti sia se vogliamo usarlo per promuovere il nostro brand e i nostri prodotti o servizi.

Come funziona il nuovo feed di Instagram

Il feed principale

Se entri su Instagram e guardi la home come facevi prima, troverai una serie di contenuti scelti dall’algoritmo sulla base delle tue preferenze.
L’algoritmo valuta (per esempio):

  • a che post hai messo il like,
  • quali sono i profili che segui,
  • quali sono quelli con cui ti scambi DM (messaggi diretti),
  • gli hashtag che ti interessano,
  • i contenuti che commenti o nei quali clicchi sui tre puntini in basso per leggere la didascalia completa.

Sulla base di questi contenuti cerca di proportene altri di simili, per farti scoprire profili che non conosci.
Questi post possono essere sponsorizzati, possono provenire dai tuoi contatti o dagli hashtag che segui o possono essere stati creati da profili che potrebbero interessarti. In ogni caso, l’ordine in cui li vedrai non è quello cronologico, ma ti verranno mostrati per primi i post che secondo l’algoritmo ti interesseranno di più.

Il feed “segui già”

Se premi sulla parola “Instagram” nel feed principale, quella scritta in corsivo potrai accedere ad altri due feed: segui già e preferiti.

Il primo ti mostrerà, semplicemente, i contenuti pubblicati dai tuoi contatti negli ultimi tre giorni, in ordine cronologico e senza pubblicità. Quando finiscono, il feed si interrompe.

Il feed “preferiti”

Penso che a breve verrà soprannominato feed degli stalker: qui potrai vedere tutti i post pubblicati dalla notte dei tempi dei 50 contatti (al massimo) a cui avrai assegnato una stellina, per far capire a Instagram che avere loro notizie è la tua priorità (a proposito: mi hai messo la stellina? Su Instagram amo essere stalkerata, basta che vai sul mio profilo, o su quello di chiunque ti interessi, mi segui e poi, cliccando di nuovo sullo stesso pulsante, potrai conferirmi la stelletta tanto agognata e vedere i miei contenuti nel feed preferiti).

I contenuti di queste persone avranno la priorità anche nel feed principale (quindi li vedrai due volte, ti consiglio di tenere un posticino anche per Bradley Cooper o Eva Green!).

Nuovo feed di Instagram: utilità per gli utenti

Lato utente, questa novità non è malvagia: a volte entriamo su Instagram per scoprire cose nuove, altre volte solo per aggiornarci su quello che fanno i nostri contatti. E poi ci sono le nostre piccole ossessioni, cioè le persone che, per un motivo o per l’altro, vogliamo tenere sotto controllo (no, a loro non arriva nessuna notifica se li aggiungi alla lista preferiti, lo so che te lo stavi chiedendo!).
Vedo solo due piccole criticità: la prima potrebbe essere anche una mia paranoia, ma conosco i miei polli Adam Mosseri, CEO di Instagram, e so che se tutti cominciassero a usare il feed “segui già” metterebbe la pubblicità anche lì.

La difficoltà del fare spazio (anche su Instagram)

L’altra perplessità è più complicata da spiegare, e la paragono alle borracce di plastica. Noi amiamo le borracce di plastica, com’è giusto che sia: possiamo metterci  l’acqua del rubinetto, le usiamo per anni, preserviamo l’ambiente. Almeno finché a ogni evento, congresso, meeting, riunione blasonata, non ti vedi arrivare una nuova borraccia di plastica e a un certo punto, siccome non hai spazio infinito, devi regalarle ad amici e parenti. Poi però anche loro saranno pieni di borracce di plastica e allora, quasi in coro, cominceremo a buttarle via, proprio come facevamo con le bottiglie. Perché il problema non sono tanto le bottiglie di plastica, quanto la nostra mentalità consumistica (ehi, non importa se ne ho già 43 di borracce, me la stanno regalando, non vorrai che dica di no!): ci stiamo solo mettendo una pezza, ma poco cambia.

Con Instagram è lo stesso: dovremmo riuscire a fare una selezione dei profili che seguiamo, tenendo solo quelli che ci interessano, ma spesso non ce la sentiamo.

Questo è uno dei molti motivi per cui perdiamo le ore sui social e quando finalmente li chiudiamo ci sentiamo vuoti, con la sensazione di aver trovato poco o nulla di utile.
Beh, la colpa è nostra, che seguiamo 3000 profili per motivi che magari nemmeno ricordiamo, non abbiamo tempo per educare l’algoritmo (o siamo avari di like!) e quindi sul nostro feed trovavamo la qualunque.
Instagram con il feed preferiti ci permette di fare la selezione della selezione (sembreremo stalker ma pazienza), ed è meglio di niente, ma non abbiamo risolto il nostro problema di scarsa consapevolezza. Come dice Alessio Carciofi, la vita è dove e come poni l’attenzione, e tu la stai regalando ai quattro venti senza sapere perché. La soluzione a tutto questo non è un sotto-feed.

Nuovo feed Instagram: vantaggi e problemi per i brand

Se sei un brand o un personal brand, la situazione si complica.

Da una parte, è vero: Instagram può mostrare il tuo profilo a utenti potenzialmente interessati che ancora non ti seguono, senza che questi debbano recuperarti nella sezione esplora (quella con la lente di ingrandimento, qualcuno se la ricorda?).

Parliamo di onestà

Tutto ciò sarebbe fantastico se tutte le persone là fuori fossero oneste. Invece esistono ancora i like comprati (non sono più messi da bot, ma da operai sfruttati) e soprattutto i gruppi di commento (profili che si scambiano commenti di una data lunghezza, per far credere a chi ci atterra sopra e all’algoritmo di essere fighi e interessanti), e questo significa che in quel feed principale potrebbe non finirci il contenuto che vale di più, ma quello che proviene dai gruppi di commento più numerosi.

I contenuti a pagamento

Inoltre questa limitazione della pubblicità è una buona notizia per gli utenti, ma lo è un po’ meno per chi quella pubblicità la paga (io lo consigliavo, ora stiamo a vedere come si evolve la situazione). Perché se meno persone guardano gli annunci, quegli annunci costeranno molto di più a chi li mette, almeno finché Mosseri e Co non decideranno di inserirli anche negli altri due feed.

Curare la qualità

Anche finire nella lista dei fantastici 50 con la stellina può rivelarsi un’arma a doppio taglio: una volta se pubblicavi un contenuto poco azzeccato si creava il gelo, nessuno metteva il like, nessuno commentava e, in definitiva, nessuno si faceva troppo male. Ma ora quel contenuto sarà visto da chi ti ha stellinato, quindi potresti deluderlo molto (ti ho convinto a creare un calendario editoriale?). Per carità, tutto questo può trasformarsi in una bella sfida per rientrare tra le preferenze di molti utenti, io ce la metterò tutta, ma non penso che questa soluzione sia una panacea.

La concorrenza dell’orario

Altro problema: se Instagram aveva tolto il feed cronologico, un motivo c’era. Immaginati di postare alle 21, perché sai che tutti sono online a quell’ora: credi che altri non abbiano avuto la tua stessa idea? E quegli altri non sono più migliaia come nel 2014, ma milioni!
Insomma, non è detto che questa novità ci faccia gioco, che aumenti le visualizzazioni e ci permetta di fare il botto.

Come al solito la ricetta per il successo è quella che prevede l’analisi del target, lo studio dei risultati statistici e la creazione di un calendario editoriale da aggiornare sulla scia dei cambiamenti in atto. Siamo pronte alla sfida?

Anna Cortelazzo

Ho un passato televisivo da opinionista tifosa della Fiorentina, ma ora sono una gattara impenitente (il mio gatto deve il suo nome a Prandelli), e tra un felino e l'altro trovo il tempo per dare consulenze sulla gestione di social e siti web. Credo nella slow communication e nelle strategie a lungo termine. Insegno comunicazione all'università di Padova e scrivo per IlBoLive, la loro testata ufficiale

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