Ok, se i miei calcoli sono esatti dovresti aver abbondantemente digerito il cenone, e forse ti stai dedicando alla programmazione social del 2022.
O forse hai davanti un foglio bianco dove dovresti fare il planning del 2022 da tipo dieci giorni, ti ho beccata?
Non ti preoccupare, arrivo in tuo soccorso, partendo da una…
Premessa terminologica (+ azioni preliminari)
La pianificazione dei social è l’ultima tappa di una pianificazione molto più ampia: prima di tutto dovresti avere un business plan. Quel documento che dice come dovrebbero entrare i soldi (quindi quali lavori vuoi fare), quanti ne puoi spendere, quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine e una sfilza di altre cose. C’è lo spiega benissimo la nostra Francesca Marano in Chi ha paura del business plan.
Grazie al business plan, potrai definire il tuo piano editoriale, cioè tutti gli argomenti di cui parlerai nella tua comunicazione e dove li tratterai. Spoiler: ti conviene scegliere uno, massimo due social, e affiancarli sempre a un canale proprietario come blog o newsletter. A proposito, il primo articolo sul mio blog parlava proprio di questo.
Pensi di aver finito e di poter finalmente mettere mano al tuo planning social 2022? Manca poco, ma non è ancora giunto il momento. Prima devi definire il tuo calendario marketing.
Cos’è e come funziona il calendario marketing
Il calendario marketing è quel sistema di pianificazione che ti dice quando devi pompare sulle vendite.
Se ogni santo giorno della tua permanenza sui social cercherai di vendere qualcosa, probabilmente rimarrai sola come la particella di sodio. L’effetto Mastrota è dietro l’angolo.
Un buon calendario editoriale prevede invece di bilanciare i post utili e/o divertenti con quelli di vendita, per far conoscere i valori di chi c’è dietro il brand e, perché no, anche qualche aspetto della sua vita e della sua personalità extra-business.
Proprio per raggiungere questo bilanciamento, ci serve il calendario marketing: quando sono previsti i lanci dei nuovi prodotti e servizi? Il mese prima dovrai cominciare a parlarne, prima attraverso accenni, poi in modo sempre più dettagliato. Se vendi prodotti è probabile che queste finestre siano più brevi e più frequenti. Per esempio in corrispondenza di tutte le feste che prevedono uno scambio di doni, o quando vuoi lanciare sul mercato qualcosa che non c’era.
Avrai sicuramente notato che il calendario marketing coincide in parte con il calendario editoriale, ma è meglio compilarlo prima perché… Non siamo qui a pettinare bambole: se non fatturi puoi avere il profilo Instagram più bello del mondo e millemila follower, ma ti toccherà comunque chiudere. Ecco perché è sempre meglio partire dal calendario marketing e procedere in un secondo momento al resto del calendario editoriale.
Come riempire il calendario editoriale?
Faccio un’altra premessa. Ci sono colleghi che dicono che non serve fare il calendario editoriale per i social. A volte si confondono e dicono che non bisogna fare il piano editoriale. Il che vorrebbe dire sparare fuori argomenti a caso senza nessun ordine né strategia, ma stai tranquilla, non lo pensano: stanno semplicemente confondendo i termini).
C’è un fondo di verità in tutto questo. Una volta che hai definito il tuo calendario marketing, puoi anche limitarti a riempire il resto delle caselle con contenuti utili e personali andando un po’ a braccio seguendo il piano editoriale.
Per tutti gli altri invece sarebbe meglio farlo. Sappi che predico bene e razzolo anche abbastanza bene. A seconda dei social, ho un calendario editoriale più o meno serrato, ma sempre scritto, e solo per la mia newsletter mi lascio ispirare dagli argomenti del momento.
A questo punto, dovresti avere dei mesi dedicati alla promozione e dei mesi totalmente vuoti. Puoi riempirne alcuni con le ricorrenze non legate ai tuoi prodotti (quelle le hai già inserite nel calendario marketing) ma legate al tuo business e al tuo personal brand. Ti faccio subito un esempio: difficilmente potrai fare delle vendite premendo sul Thanksgiving Day, ma se sei vissuta in America e ne parli sui social un post su questa festa potrebbe dare un valore aggiunto.
L’importante è alternare contenuti utili e contenuti più personali. Per non annoiare chi ti segue da molto e nel contempo attirando persone nuove sul tuo profilo.
Per i contenuti utili, tieni sempre presente i bisogni del tuo target (per questo io uso un questionario, se sei freelance e vuoi utilizzare i social per promuoverti potresti compilarlo: mi darai una grossa mano per creare il mio calendario editoriale!). Una volta che li hai messi a fuoco, non dovrai preoccuparti di sembrare banale. Le cose che tu conosci benissimo per il tuo target saranno invece una novità, o comunque un piacevole ripasso (proprio per questo poi si rivolgeranno a te per comprare!).
Io però lo consiglio solo a quei pochi che hanno una confidenza con il proprio business tale da non rischiare ripetizioni a breve distanza o il nulla cosmico per due mesi. O anche ai fotografi che pubblicano su Instagram scatti con uno stile preciso e che quindi non devono impazzire per coordinare gli argomenti con le foto, da disporre poi nel feed in modo che non stonino tra di loro.
Cosa usare per fare il calendario editoriale?
Ah, guarda, sky is the only limit. Io sono una feticista della carta e delle penne colorate! Mentre per i clienti uso un banalissimo Google Calendar, perché ce l’hanno tutti ed è pratico anche da condividere.
Però se ti piace sperimentare ci sono tantissimi servizi, che fanno anche altro: Trello, Asana, Notion, ClickUp, giusto per citare i primi che mi sono venuti in mente. Quello che ti raccomando, però, è di non diventare matta per cercare il sistema perfetto. Non stai gestendo un’azienda con 200 dipendenti. Devi solo catalogare delle informazioni e renderle consultabili velocemente (ho provato tutti gli strumenti che ti ho citato, ma poi torno sempre a Google Calendar per i calendari editoriali!).
L’altra piccola raccomandazione che ti faccio è di usare tre colori diversi per: i contenuti utili, quelli personali e quelli promozionali, così vedrai a colpo d’occhio se stai esagerando con una di queste categorie e potrai correggerti.
E con gli imprevisti che si fa?
Ripetiamo tutti insieme: il calendario editoriale non è una gabbia, ma uno strumento utile per una comunicazione di successo. Se c’è un imprevisto, con questo strumento è più facile farci fronte (c’è una novità nel tuo settore? Scali gli altri post utili facendo spazio a questa! Ti ammali e non riesci a preparare i contenuti? Tranquilla, Instagram andrà avanti anche senza di te, non dovrai far altro che prendere gli argomenti che volevi trattare e metterli in coda, riprendendoli nelle prime date “vuote”).
Se ti stai chiedendo quanti contenuti pianificare ogni volta, dipende dal tuo business. Ti consiglio però di creare uno scheletro di pianificazione annuale, lasciando al limite molti spazi vuoti. Ah, se stai lavorando su Instagram, sarebbe il caso di preparare graficamente almeno 12 post (quelli che un utente può vedere a colpo d’occhio arrivando sul profilo). Ti aiuterà a mantenere la coerenza grafica. Per il resto io consiglio di programmare almeno un mese alla volta, lasciando al limite due o tre spazi liberi per eventi legati all’attualità. Per inciso, non ha troppo senso cavalcare l’attualità se non è il tuo mestiere (se hai un giornale, parlo di te!), anche perché, parafrasando Liga, l’algoritmo ha più fantasia di noi e potrebbe riproporre i tuoi contenuti a distanza di molto tempo.
Spero di averti dato dei suggerimenti per il tuo calendario editoriale. Se ti sono stata utile, o se hai ancora qualche domanda, fammelo sapere nei commenti!