L’energia della rabbia e l’allenamento a difendersi da quella degli altri

La rabbia è un argomento importante in questo periodo, oltre che come riconoscere ed esprimere la propria, mi viene chiesto spesso come reagire e non farsi travolgere dalla rabbia degli altri, che a volte fa paura, fa venire sensi di colpa, o ci fa arrabbiare.

Siamo esseri sociali: è praticamente impossibile che le emozioni degli altri non influiscano in alcun modo su di noi, però possiamo evitare che abbiano un effetto destabilizzante.

La prima cosa importante è la sicurezza personale

Se qualcuno si arrabbia con te così tanto da farti temere per la tua incolumità, è normale e sano avere paura e cercare un modo per salvarsi. Allontanati dal raggio di azione della persona in questione, vai verso qualcuno che conosci, fai in modo di essere protetta. Il numero di telefono antiviolenza è 1522, puoi chiamarlo da qualsiasi telefono e chi risponde ti saprà dare consigli immediati per salvaguardare te stessa e chi ti è vicino.

Se invece la rabbia non rappresenta un reale pericolo per te – come per esempio quella riportata o quella ascoltata – allora può diventare un’occasione per osservarti e fare un passo in avanti nella conoscenza di te stessa.

Ciò che è mio è mio, ciò che è tuo è tuo

Dal punto di vista dei Cinque Movimenti, la rabbia è energia di tipo Legno (disordinata, esplosiva, vivace) ed è tenuta in equilibrio dall’energia Metallo (concentrata, pura, essenziale).

Fuor di metafora, la rabbia di altre persone può caricarci addosso un peso, spostare su di noi una responsabilità o una colpa, far riemergere antichi ricordi e provocare reazioni irrazionali.

Se separiamo la nostra rabbia da quella degli altri possiamo lasciare che quella che viene da fuori ci passi attraverso senza fermarsi (troppo) su di noi.

Sta nel qui e ora

Il primo passo è riportare tutto al momento presente. Dai un nome all’emozione che senti: paura? Rabbia? Senso di colpa?

Chiediti se ha attinenza con la tua realtà di questo momento. Se hai avuto una bellissima giornata e ora la tua emozione è spiacevole, probabilmente non è roba tua. La capacità di riconoscere e dare un nome alle emozioni ti permette di capire da dove vengono e agire di conseguenza.

Àncorati alla realtà fisica

Per ricentrarti su te stessa e sulle tue emozioni puoi fare delle azioni concrete:

  • tocca un oggetto e concentrati sulla sensazione tattile che ti trasmette: ruvido, freddo, poroso…
  • ascolta il tuo respiro: l’aria che entra ed esce dal naso, i movimenti che il tuo corpo fa mentre respira, le sensazioni che ti rimanda
  • prendi la posizione di grounding: allarga i piedi, piega leggermente le ginocchia, porta il peso del tuo corpo in avanti. Questa posizione manda alla tua mente un messaggio di stabilità ed elasticità: ciò che arriva ti può toccare ma non ti farà cadere.

Il movimento fisico e l’accesso ai cinque sensi sono alleati potenti per riportare il corpo alla realtà, la mente lo seguirà.

Usa l’immaginazione

Se sei una persona visiva potrebbe esserti più utile una di queste tecniche:

  • immagina una parete di vetro tra te e l’altra persona. Grazie alla presenza di un ostacolo trasparente continui a vedere e a poter interagire con l’altro, ma le sue emozioni rimbalzano sulla parete e tornano al mittente 
  • immagina un fiume che scorre e le emozioni degli altri scritte su foglie nell’acqua. La corrente del fiume porta via le emozioni e queste si allontanano da te.

Qui è la mente a riportarti a te stessa, con immagini che ti fanno da scudo o da scivolo per le emozioni che vengono da fuori.

Ci vuole allenamento, e pazienza

Come accade con le arti marziali, anche queste tecniche funzionano meglio se sei abituata a utilizzarle nella tua vita di tutti i giorni, non solo in emergenza: se queste situazioni ti capitano spesso, potresti valutare di allenarti a gestirle.

Le opzioni per aiutarti a riconoscere le tue emozioni e a distinguerle da quelle degli altri sono davvero tante e non mutuamente esclusive: per esempio la meditazione come la mindfulness, la psicoterapia, o un percorso psicologico orientato alla competenza emotiva.

Se vuoi condividere le tue tecniche per difenderti dalla rabbia degli altri – o se provi qualcuna di queste – puoi condividere la tua esperienza nei commenti: sarà utile anche alle altre!

Monja Da Riva

Mi chiamo Monja - con la j che si legge i - una laurea in informatica, un master in counselling e uno in shiatsu. So bene com’è avere tante vite e volerle far stare tutte in una sola. Nelle consulenze, nei corsi o nei seminari accompagno le persone a osservarsi con gentilezza, per diventare ciò che vogliono essere davvero, qualsiasi cosa sia.

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