Facebook: anche se cala la reach, non dimenticarti di essere ‘human’

Pubblicare sulla tua Pagina di Facebook seguendo un calendario editoriale con uscite periodiche e costanti non ti garantisce più una reach “decorosa”. Facebook aggiorna periodicamente funzionalità e algoritmo, cambiano le regole del gioco e bisogna essere capaci di “stare al passo” con i cambiamenti della piattaforma.

Che cos’è la reach di Facebook e perché è importante

La “Reach o Portata o Copertura”, indica il numero di persone a cui vengono mostrati i nostri contenuti di Pagina. Ogni contenuto ha una sua specifica reach, trovi l’indicazione in basso a sinistra nei post o come indicazione in “Insights”. Si tratta di dati che vedi solo tu come amministratore, non i tuoi likers. Esistono 3 tipi di reach:

  1. Reach o copertura organica: indica il numero di persone a cui vengono mostrati tutti i tuoi contenuti
  2. Reach o copertura a pagamento: indica il numero di persone a cui vengono mostrati i tuoi contenuti grazie alle inserzioni a pagamento
  3. Reach o copertura totale: indica il numero di persone che hanno visto i tuoi contenuti, indipendentemente che lo abbiano fatto in modo organico o attraverso una inserzione. La reach totale non è però la somma di reach organica + reach a pagamento perché raccoglie anche le visite che arrivano per esempio dalla ricerca su Facebook.

La reach ti aiuta a capire l’andamento della tua Pagina e dei contenuti che pubblichi rispetto anche al coinvolgimento del tuo pubblico di riferimento (like, commenti o condivisioni).

Perché calano le reach di Pagina

Se sei online da abbastanza tempo, sai che Facebook ha iniziato ben 5 anni fa a ridurre le percentuali di utenti a cui far vedere gli aggiornamenti di Pagina. In soldoni, quando pubblichi un nuovo post, Facebook non lo mostra a tutti i tuoi likers contemporaneamente ma solo a una percentuale sul totale. Nel corso degli anni questa percentuale è diminuita fino fino al dimezzamento della reach di Pagina e dei singoli post.

Questa modifica si è resa negli anni necessaria anche a causa della quantità enorme di contenuti (testi, immagini, video, gif animate) che condividiamo ogni giorno online. A un certo punto è stato inevitabile trovare delle regole che discriminassero quali contenuti mostrare e con quale priorità. E qui entra in gioco l’algoritmo di Facebook che seleziona cosa mostrare a ognuno di noi: contenuti di amici e familiari per primi, pagine di brand e aziende solo poi e in percentuale (sempre più) ridotta.

Cosa fare per limitare il calo della reach organica

Il mio consiglio di buonsenso è di non puntare MAI su un solo canale di condivisione per i tuoi contenuti e di coinvolgimento per il tuo pubblico.

  1. Metti online un sito ben fatto (responsive, con contenuti chiari, belle immagini e una navigazione facile e intuitiva)
  2. Cura i contenuti del tuo blog e cura la tua mailing list.

Se hai puntato tutto su Facebook perché è uno strumento facile e gratuito hai anche accettato implicitamente il rischio dei suoi cambiamenti spesso repentini. E questo vale per tutti i social (o quasi).

Anche Instagram e Twitter per esempio sono governati dai “capricci” di un algoritmo.

Investi in inserzioni e post sponsorizzati

Non c’è scampo, le inserzioni ti servono. Per avere riscontri dalla tua strategia social non puoi più fare a meno di investire in pubblicità. La buona notizia è che come sempre, vince il buon senso. Investire senza preoccuparti di cosa stai sponsorizzando o a chi è rivolta un’inserzione non ti serve a molto.

  • BUDGET – Accantona un budget che ti permetta di usare le sponsorizzazioni e le inserzioni solo quando serve davvero
  • QUALITÀ’ VS. QUANTITÀ’ – Non riempire il feed del tuo pubblico di aggiornamenti continui o di inserzioni ridondanti
  • TARGET – Investi in maniera mirata, scegliendo bene il contenuto più adatto al tuo target
  • NICCHIE – Crea inserzioni diverse per ogni nicchia di pubblico.

Se non hai un budget da investire in sponsorizzazioni e inserzioni

Se non hai un budget per le inserzioni e pensi che i tuoi contenuti diventeranno invisibili al tuo pubblico, non chiudere la tua Pagina Facebook ma gioca di strategia.

Io do per scontato che tu abbia già fatto un’analisi dettagliata del tuo pubblico (cosa interessa, piace, segue) perché il contenuto sta diventando sempre più connesso al momento ‘storico’ in cui pubblichi, quindi non solo al mero orario durante la giornata.

1. Per ogni post, definisci un target specifico

Quando crei un post, puoi scegliere le persone che lo vedranno nella sezione “Notizie” selezionando per esempio gli interessi, il genere, l’età. Se vendi prodotti o servizi per un target ampio e diversificato anche banalmente prodotti per uomo o per donna, puoi scegliere di creare contenuti specifici per ogni singolo gruppo. Questo ti permette di ‘dire’ a Facebook esattamente a chi vuoi farlo vedere e di raggiungere quella parte del tuo pubblico maggiormente interessata al quel contenuto specifico. Dopo aver scritto un post, clicca sull’icona del mondo e seleziona, “Limita pubblico per: dati demografici”. A questo punto scegli il target che ti interessa.

La cosiddetta “Audience Optimization” è gratuita e è stata introdotta da Facebook nel 2015. Se la tua pagina ha meno di 5000 likers, devi attivare la funzione. Vai in “Impostazioni” – “Generali” – “Pubblico della sezione Notizie e visibilità dei post”.

2. Diversifica i contenuti

Se c’è un contenuto che ancora funziona bene su Facebook sono i video. I video sono praticamente gli unici contenuti con un buon coinvolgimento del pubblico. Piacciono il 400% in più di un post di testo, per dire. Non devi diventare un video – maker:

  • Usa i Live per raccontare i tuoi prodotti e servizi e per farti conoscere
  • Fai video dirette periodiche per rispondere alle domande più frequenti dei tuoi clienti
  • Mostra e racconta come nasce un prodotto o un servizio
  • Di la tua opinione su un tema di attualità nel tuo campo specifico e alimenta un dibattito
  • Prendi posizioni nette, non devi piacere a tutti. Se ti schieri renderai più solida la relazione con il tuo pubblico perché sarai seguita solo da chi ti apprezza davvero e che con molta probabilità sarà più propenso a condividere i tuoi contenuti.

3. Posta meno ma contenuti di qualità

Gianluca Diegoli afferma che il piano editoriale è (quasi) morto. Non è una novità, ciclicamente si scrivono necrologi del blog e di questo o quel social ma il punto è sempre lo stesso, un piano editoriale serve a poco se non conosci bene le persone con cui stai parlando e se non condividi contenuti di valore (utili, coinvolgenti, informativi e “qui e ora”).

  • Dimentica la periodicità e preferisci sempre la qualità
  • Concentrati su quello di cui i tuoi utenti hanno bisogno
  • Chiediti se le persone condividerebbero volentieri con i propri amici il contenuto che stai per pubblicare o se sarebbero pronti a consigliarlo a qualcuno
  • Se non è pertinente, non pubblicarlo.

Scrive Facebook nelle sue guidelines

Le persone su Facebook apprezzano contenuti informativi e significativi. Si aspettano che le notizie presenti nella sezione “Notizie” siano importanti per loro e noi abbiamo imparato nel tempo che le persone tendono ad apprezzare le notizie di tipo informativo. Non ci occupiamo di scegliere gli argomenti che il mondo dovrebbe leggere, bensì di creare connessioni tra le persone e le notizie che trovano più significative.

4. Incoraggia il tuo pubblico a creare e condividere contenuti

Spesso i tuoi likers non aspettano altro che essere coinvolti. In generale le persone amano la condivisione autentica e di poter dire la loro.

  • Sfidali a postare foto originali a tema. Per noi di C+B aveva funzionato molto bene #hounpiano in cui vi chiedevamo di postare immagini dei vostri luoghi di lavoro, delle scrivanie, dei tavoli nei vostri laboratori
  • Chiedi al tuo pubblico di raccontarti qualcosa di specifico. La forza di un racconto su un tema condiviso è stata recentemente dimostrata su Twitter da #quellavoltache che ha raccolto le esperienza fortissime e commoventi di tante donne
  • Usa ogni volta un # (hashtag) dedicato sia per raggruppare tutti i contenuti pubblicati sia per creare “senso di appartenenza”.

L’algoritmo di Facebook sembra stare lì a ricordarci che Facebook è tutto tranne che facile e gratis. In realtà ci insegna una lezione ancora più importante, che non dovremmo mai dimenticarci di investire sulle persone.

Dietro ogni like, commento e condivisione c’è infatti qualcuno che sta premiando i nostri contenuti, che spesso è pronto a concederci la sua fiducia e, se siamo davvero bravi, a affidarsi al nostro punto di vista. Coltiva questa relazione di fiducia anche rispondendo a commenti e messaggi nel modo più esaustivo possibile e stimolando sempre la conversazione.

Rianimare la reach della tua pagina è possibile ma costruire relazioni è un imperativo.

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