Diario del capitano/24

Eccoci di nuovo qui, venerdì abbiamo pubblicato i desktop (?), oggi riparto con l’editoriale, sperando di fare meglio dell’anno passato (?), e da venerdì riprende la nostra pubblicazione: tre post alla settimana, abbiamo il calendario pieno da qui a fine anno, abbiamo nuove collaboratrici che non vediamo l’ora di leggere. L’agenda è piena, le matite temperate, il washi tape ordinato in abbondanza, insomma, tutto è pronto per iniziare un nuovo anno di C+B.

A fine settembre festeggeremo quattro anni e a me ancora non pare vero: questa cosa è iniziata con tanto entusiasmo e se devo essere sincera, in modo parecchio ingenuo, quasi sprovveduto. Avevamo tante idee, poche certezze e se dopo quattro anni siamo ancora qui è perché certe volte va bene fare le cose così, senza grandi piani. Se dopo quattro anni siamo ancora qui è perché in questa particolare avventura conta di più la passione di chi scrive e l’affetto di chi legge.

Tutte le volte che qualcuno mi chiede di C+B si aspetta che io racconti di business plan, di start-up, di fantomatiche case editrici che sarebbero dietro a questa operazione: invece dietro a questa operazione ci sono settanta e più donne che donano tempo e competenze alle decine di migliaia di lettori. Alcune sono state con noi per un articolo, altre per più di cinquanta: vi invito a cliccare sui profili di tutte per leggere l’archivio dei loro articoli, andare a sbirciare i loro siti, pagine Facebook, ecc… E se decidete di lavorare con loro, ditelo che siete lettrici di C+B, non c’è nulla di più bello che dare un volto alle statistiche!

In questi quattro anni siamo cambiate moltissimo, alcune persone ci hanno lasciate, altre si sono aggiunte. Ci siamo inventate cose che hanno fatto scuola, alcune le abbiamo abbandonate perché non riusciamo a seguire tutto, salvo poi farci venire in mente altre idee e dedicarci a portare avanti quelle. Siamo organizzatissime sul workflow di lavoro e poi certe volte siamo assolutamente Armata Brancaleone. Navighiamo a vista e poi programmiamo nei minimi dettagli 2 mesi di calendario come se niente fosse.

Se non si fosse ancora capito, io sono la più umorale: ogni tre mesi dico che chiudiamo, perché non ce la faccio a stare dietro a tutto, perché una redattrice si è dimenticata di mandare il post e allora “ecco, a nessuno frega nulla”, perché non ho tempo di rifare il sito e allora tanto vale chiuderlo. Ora ditemi che anche voi non vi fare questi film nella solitudine e silenzio della vostra stanzetta?

Sono anche quella stufa di leggere di persone che non si mettono mai in dubbio, che “si fa così”, che raccontano solo l’ultimo scatto prima del traguardo, facendo sembrare tutto così facile. Ma facile cosa? A me non viene facile neanche cucinare un uovo al paletto, figuriamoci mandare avanti casa lavoro, famiglia, amicizie, hobby. A volte ho paura che anche su C+B diamo un’immagine troppo patinata e rosea della vita da freelance, quindi oltre alle interviste handmade e femministe presto su questi schermi vedremo storie di professioniste over quaranta che non indorano la pillola e non vi intortano con slogan vuoti, ma anche storie di fallimenti spettacolari sul modello di Fuckup Nights. Anzi, se volete raccontare di quella volta che vi è andata malissimo, ma male proprio eh, e magari non vi siete neanche riprese ma avete cambiato completamente lavoro pur di non ripetere certi errori, scrivetemi.

Insomma, anche se a settembre siamo tutte cariche, riposate, abbronzate, il mio slogan preferito è sempre #buonfarcela perché secondo me, sotto, sotto, anche le superdonne con i superpoteri hanno sempre bisogno di una pacca sulla spalla e uno sguardo di comprensione.

Però è anche giusto vantarsi delle cose che vanno bene, quindi ecco che riesumo l’angolo del vanto, piccolo o grande che sia!

Di cosa voglio vantarmi questo mese

  • Di avere un nuovo lavoro! Ho raccontato tutto nell’intervista che è uscita oggi sul blog del Freelancecamp. Anzi, spero di vedervi lì: se siete delle lettrici di C+B vorremmo fare una foto tutte insieme, sabato 23/09 alle 18:00. Saremo tante e rumorose, non fate le timide e fatevi riconoscere.
  • Di avere deciso comunque di tenere la partita iva perché voglio continuare a fare formazione (sconto per le lettrici di C+B di 30 euro con il codice “welovewp”).
  • Di aver imparato a fare le polpette di ricotta con il Bimby (grazie Ylenia, il tuo sito è la mia salvezza).
  • Di andare a Seattle (ma a novembre eh) per far parte di un panel su Women in WordPress.
  • Di aver mandato la candidatura per WordCamp Torino 2018. Se volete seguire l’organizzazione di questo evento (tutta scuola e pure gratis!) o volete farne parte seguite il blog Team sul sito italiano di WordPress e venite a trovarci su Slack nel canale #wctrn (le istruzioni più macchinose della storia per entrare in Slack le trovate in un pdf di 823 pagine. Se avete problemi, mandatemi una mail, non rinunciate!).

E voi di cosa vi volete vantare? Raccontatevi nei commenti!

Francesca Marano

Founder di C+B. Aiuto le sviluppatrici e gli sviluppatori a creare l’open web. Director of Engineering di XWP. In passato ho lavorato da Yoast, SiteGround e come freelance. Ho guidato due release di WordPress.org, 5.3, “Kirk” e 5.4, “Adderley“. Per intenderci, il software alla base di oltre il 40% del web. Insomma, sono brava in quello che faccio, ma resto approachable, come si dice in inglese. C+B è il mio "progetto di una vita", è nato per aiutare, divulgare e condividere, perché penso si debba essere generosi con le proprie competenze.

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