Ridendo e scherzando questa rubrica ha un anno. Quando Simona mi ha proposto di iniziarla mi sembrava una follia: non amo scrivere, ho sempre paura di essere egoriferita (cosa che sono nella vita sempre, quando mi leggo è più difficile nascondere questo tratto del mio carattere 😉 ), a chi frega di cosa ho da dire, ecc… Poi invece, anche grazie al Diario del Capitano, ho capito che scrivere mi piace moltissimo e questi racconti un po’ dietro le quinte piacciono, quindi continuerò anche per i prossimi 12 mesi a scrivere.
Ma chissà dove saremo tra 12 mesi? Ecco, non so voi, ma io è un momento in cui faccio elucubrazioni sul futuro a medio-lungo termine. Fino a qualche anno fa era tutto “qui e ora”, oggi mi scopro pensierosa, preoccupata per la mia se non proprio vecchiaia almeno maturità, riflessiva sulla forma che prenderà il mio lavoro nei prossimi 10 anni.
È un po’ di tempo che mi attanaglia la questione del lavoro dipendente vs. lavoro indipendente. Mi spiego.
Lo scorso novembre ci sono stati degli orrendi attentati a Parigi, ve li ricordate tutti; la stessa notte Facebook ha attivato il safety check e quindi abbiamo potuto tirare un sospiro di sollievo in mezzo all’orrore: “Ok, Maria sta bene, Giovanni è a casa, Pinuccia era dall’altra parte della città”.
Quando mi sono ripresa dallo shock, questa storia del safety check ha iniziato ad assillarmi: ci pensate cosa vuole dire far parte del team che se l’è inventato e che con qualche riga di codice sta aiutando milioni di persone?
Allo stesso tempo credo fermamente che i piccoli business, quando sono condotti con integrità, serietà, professionalità, sono davvero la chiave di svolta della e-conomy, alla quale moltissime donne stanno contribuendo. Mi chiedo però anche se è chiaro a tutti cosa voglia dire condurre un business con integrità, serietà, professionalità.
Certe volte mi sembra che stiamo comunque dando troppa importanza alla facciata e non abbastanza alle fondamenta e rifletto sul fatto che forse anche C+B sta dando questa impressione: a cosa serve essere bravi a raccontare il proprio business sui social, se poi il prodotto non c’è? A cosa serve curare la propria presenza online, se poi non siamo in grado di relazionarci con i clienti?
Forse avrete notato un po’ un cambio di rotta sulla nostra linea editoriale: da settembre ho deciso di aumentare il numero di post legati a aspetti meno glamorous del lavoro in proprio, ma necessari per raggiungere il fine ultimo dei business: aiutare persone e generare profitto. Non presentarci come delle strafighe guru. Aiutare persone e generare profitto. Anche fare degli orecchini vuol dire aiutare persone, a sentirsi più belle, a farsi una coccola: ma gli orecchini devono essere fatti bene, anallergici, non rompersi dopo 3 volte, essere impacchettati con cura per evitare che si rompano durante il trasporto, ecc… Penso che questa nuova linea vi piaccia perché da settembre a oggi abbiamo raddoppiato il traffico!
Insomma, questo inizio 2016 per quanto mi riguarda è nato sotto la stella delle grandi riflessioni cosmiche e chissà come procederà 🙂
Marzo sarà un mese impegnativo per quanto mi riguarda:
- Riprendiamo in mano la C+B Academy, sì, l’ho già detto a febbraio, è che non è fattibile farlo prima di un altro impegno enorme che mi sono presa e che mi sta impegnando meravigliosamente, vedi punto 2 😉
- 01 e 02 aprile l’appuntamento è a Torino per il primo WordCamp sabaudo e il primo in Italia dal 2013: se state pensando che è una roba per smanettoni brufolosi ventenni, toglietevi questa immagine dalla testa. A Torino ci sono 3 organizzatrici donne su 9, 7 speaker donne su 24 (forse 8, stiamo definendo gli ultimi slot): ci sarà una traccia intera dedicata ai temi business, contenuti e marketing, dove si parlerà di blogging, landing pages, lavorare in team distribuiti, gestire rapporto con clienti, ecc… Ci sarà anche la traccia per dev, che mi piace come termine perché va bene sia per gli sviluppatori che le sviluppatrici (amiche nerd, fatevi avanti!). Il mio consiglio è prendere i biglietti questo weekend perché la prossima settimana quando pubblicheremo l’agenda finiranno in un batter d’occhio. Venite anche al Contributor Day, fidatevi di me 🙂
- Ogni lunedì registro un video con mio figlio per il #balloselvaggiodellunedì. Giuro che è una roba impegnativa perché quello lì si è montato la testa e ha già fatto la lista delle canzoni, i props, coreografie, ecc…
- Voglio sentire tutti i miei clienti con lavori non completati o completati da poco per dire: ehi, come ti posso aiutare? Ti sto aiutando davvero? Come posso aiutarti di più?
Insomma, mese caldo.
E il vostro? Come sempre vi aspetto nei commenti 🙂
Mese superbollente, vissuto un paio di metri fuori dalla zona di comfort. Un grande AMEN SISTA’ e high five sul discorso meno fumo e più arrosto: c’è una vera epidemia di vuoto cosmico dietro a profili instagram perfettamente curati, e sto cercando di ricordarmi ogni giorno di sì ispirare con fotina puccipucci, ma anche di cambiare la vita dei miei clienti, in modi non glamour e instagrammabili.
Buon lavoro e buon tutto, you go girrrrl xxx
Io sto vivendo la seconda parte, insieme alla mia socia, del percorso “un nuovo inizio” di Enrica e Ivan, quindi sono in un periodo di ego-boost a manetta! Il calendario editoriale ci rende la vita più facile, il ritratto della nostra cliente ideale anche: la rotta è ben delineata e aspettiamo di vedere i magnifici risultati che porterà per noi e i nostri clienti! 🙂
Anche per me e Fil, il mio santo socio-compagno, marzo è un mese di riflessioni cosmiche. Lo studio va, perdonatemi ma ho deciso che me la godo, alla grande! Stare con i piedi per terra e pensare razionalmente è difficile quando tutti i segnali ti urlano “ingrandite gli spazi! Aumentate la visibilitá, siate ancora piú incisivi sul mercato!!!!” Poi arrivano le paure, le ansie e….l’ #effettoMarano a mescolare il tutto.
Allora mi prendo i miei tempi…e mi faccio aiutare da questa meraviglia di realtá che è la c+b: leggo, ascolto, studio…e mi tranquillizzo.
Grazie Francesca e grazie a tutte tuttissime!!!