Diario del capitano/11

L’editoriale di questo mese arriva da Parigi, dove mi trovo per WordCamp Paris.

Sono venuta anche per liberare la testa per 4 giorni, lontana dalla quotidianità torinese, ché, alla fine, anche quando si è libere professioniste, è abbastanza ripetitiva. Ti alzi, ti fai la doccia (non tutti i giorni, dai, ammettetelo con me), ti siedi a lavorare e poi a seconda di figli, mariti, mogli, gatti, e altri impegni della vita, lì stai.

Gennaio è stato un mese davvero faticoso: a parte i primi giorni dell’anno, passati a raviolarsi tra divano e letto e a vedere Suits (tornato, primo episodio noioso, vediamo se si riprendono), ho sempre lavorato: sì, a volte anche sabato e domenica. Era tanto che non succedeva e quindi sono particolarmente sfatta.

Prima di partire mi sono chiesta se fosse il caso di andare: alle conferenze ci si stanca moltissimo, quelle internazionali poi ti obbligano a parlare inglese sempre, una cosa alla quale non sono più abituata, quindi arrivo a casa la sera davvero sfatta. Ma felice, signore mie, felice come in poche occasioni.

L’ho detto in occasione del viaggio a Philadelphia, lo ridico ora e lo ridirò tutte le volte che andrò in giro nel 2016: invece di spendere soldi per mille mila e-course, che poi stanno lì a fare la muffa, mettete da parte per partecipare a una conferenza internazionale, possibilmente all’estero, dove :

  • vi obbligate a parlare inglese, anche maccheronico e stentato, non importa;
  • incontrerete i vostri idoli e scoprirete che spesso sono “normali esseri umani”. Solo in Italia mi è capitato che gli oratori siano trattati come semi-divinità, all’estero stanno tutti molto più morbidi;
  • viaggiate da sole. Ragazze, siamo nel 2016, se qualcuno mi chiede ancora “Ma come fai con tuo marito e tuo figlio” faccio una scena madre. Cioè mio marito è un uomo e questo non fa di lui un disabile, quindi può prendersi cura di casa e famiglia come me, anzi, meglio, ma questo è un altro discorso.

I WordCamp sono anche un po’ delle carovane, le persone vanno a più eventi ogni anno, quindi poi ci si ritrova ogni tot mesi e si crea un gruppo di conoscenze “forti”: se sei lì è perché condividi passione e professionalità con gli altri, quindi hai già due cose in comune con tutti i partecipanti che arrivano. Non è meraviglioso?

Prossime tappe: Londra, Vienna e poi di nuovo Philadelphia a dicembre. Nel frattempo ci sarà WordCamp Torino: anzi, sono aperte le candidature per parlare, mi piacerebbe vedere tante donne a Torino e mostrare al mondo tech che ci siamo anche noi, siamo tante e ne sappiamo a pacchi!

E a proposito di cose belle e investimenti giusti… torna la C+B Academy! Per ora i biglietti non sono ancora in vendita, ma li metterò la prossima settimana. Ci saranno due percorsi:

  • Guadagna bene con la tua attività creativa: sarà la nona edizione, wow! Abbiamo già fatto considerazioni con Daniela su come migliorarla sempre di più e sarà una bomba!
  • Organizza bene la tua attività creativa: novità! Con Barbara vi daremo tanti buoni consigli, ma anche template, su come organizzare al meglio la vostra attività per non essere ingoiate dalla gestione del business.

Dopo aver riletto tutti i feedback, aver chiesto approfondimenti a amiche e colleghe, ho capito che le goodie bags e le foto non erano così fondamentali per la riuscita dell’evento e che quello che le partecipanti vogliono sono:

  • esempi pratici
  • spazio per le domande e per il confronto
  • gruppo di supporto dopo il corso

Le classi quindi saranno piccole, 15 persone massimo, per permettere quanto più scambio possibile. Questo è il motivo per cui non compro più e-courses: perché voglio andare ai corsi di persona e fare le domande. Poi voglio anche che, dopo il corso, quando riguardo il materiale, qualcuno mi chiarisca gli ultimi dubbi. Ecco, la C+B Academy è pensata per questo.

Annunceremo la prossima settimana l’apertura delle iscrizioni, intanto seguiteci qui, su Facebook e sulla newsletter per non perdervi l’annuncio delle date.

Ora scusate, ma ho appuntamento con una baguette. Ci risentiamo a marzo… Au revoir 🙂

Francesca Marano

Founder di C+B. Aiuto le sviluppatrici e gli sviluppatori a creare l’open web. Director of Engineering di XWP. In passato ho lavorato da Yoast, SiteGround e come freelance. Ho guidato due release di WordPress.org, 5.3, “Kirk” e 5.4, “Adderley“. Per intenderci, il software alla base di oltre il 40% del web. Insomma, sono brava in quello che faccio, ma resto approachable, come si dice in inglese. C+B è il mio "progetto di una vita", è nato per aiutare, divulgare e condividere, perché penso si debba essere generosi con le proprie competenze.

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