Come e quando preferire un tipo di illuminazione

Nel nostro primo post abbiamo parlato di attrezzature fotografiche e dei risultati diversi che si ottengono. Questa volta affrontiamo il delicato tema dell’illuminazione ponendoci le seguenti domande:

Quando è meglio optare per la luce naturale? Quando deve invece subentrare un aiuto da parte del flash? E se non si possiede un flash, come ci si può arrangiare?

Ti mostriamo un trittico di immagini il cui soggetto è stato fotografato in tre condizioni di luce differente, nell’ordine: luce naturale, luce flash, luce artificiale continua.

Vediamo nello specifico come sfruttare le tre diverse situazioni.

 

Esempio 1 – luce: naturale, da finestra

Costi: 

0, solo l’investimento per una tendina schermante (Ikea docet).

Perché:

la luce naturale è alla portata di tutti e può essere la giusta condizione in cui iniziare ad approcciarsi alla fotografia still life.

Come:

se si vuole sfruttare al meglio la luce naturale, servono alcune accortezze. Posizionare il set preferibilmente vicino a una fonte di luce opportunamente schermata (tradotto: un’ampia finestra con una tenda chiara che diffonda al meglio la luce). Non mettere gli oggetti in pieno sole, per evitare che gli stessi creino fastidiose ombre.

Quando:

il momento ideale è la mattina tarda/primo pomeriggio, anche se va comunque considerato il momento in cui il luogo che abbiamo scelto è sufficientemente illuminato. Inoltre, è preferibile una bella giornata (se si scatta in interno) o una giornata nuvolosa (se invece il set è all’aperto. Le nuvole sono un ottimo diffusore naturale!).

 

Esempio 2 – luce: artificiale con flash esterno (a slitta) e pannello riflettente dorato

Costi:

un flash esterno ha costi molto variabili, con circa 50€ si può fare un buon acquisto; stesso discorso vale per i pannelli riflettenti, i prezzi partono da circa 20€.

Perché:

quando abbiamo scattato queste fotografie nevicava, dalla finestra arrivava poca luce e avevamo bisogno di un aiuto artificiale. In questo caso l’ausilio del flash era indispensabile per sopperire alla mancanza di una buona illuminazione esterna. Ma non solo! Sfruttando un pannello riflettente dorato abbiamo enfatizzato il luccichio di glitter e paillettes donando un tono più caldo alla foto.

Come:

Una regola fondamentale per l’utilizzo del flash è quella di non orientare mai la luce direttamente sugli oggetti da fotografare. Ecco perché consigliamo l’uso di flash esterni (orientabili) e non di quelli incorporati delle macchine (fissi). Quando scattiamo, la luce neutra, emessa dal flash, può rimbalzare su un soffitto o una parete bianca, e riflettersi quindi sull’oggetto. Oppure si può scegliere, come in questo caso, di utilizzare schermi riflettenti colorati (se non si possiede un pannello, sono sufficienti fogli di carta) che vireranno il colore e la temperatura della luce stessa.

Quando:

scattando in interno con il flash, non abbiamo vincoli orari o meteorologici. La luce viene prodotta autonomamente, per tanto possiamo sfruttarla quando meglio crediamo.

 

Esempio 3 – luce: artificiale continua e softbox (= diffusore di luce)

Costi:

un buon kit di base è acquistabile con meno di 100 € (cifra che permette di avere oltre a un paio di lampade con stativi anche i relativi softbox).

Perché:

l‘illuminazione artificiale continua è un’alternativa a quella con flash. Permette di scattare in interno e in condizioni di luce naturale insufficienti. Esistono innumerevoli tipi di lampade a uso fotografico, la cui differenza principale sta nella temperatura della luce emessa (calda, fredda, neutra). Se si desidera ottenere un risultato che imiti la luce solare è preferibile optare per lampade a luce neutra, opportunamente schermata e diffusa.

Come:

partendo dal presupposto che la luce deve arrivare sull’oggetto sempre riflessa o diffusa e mai diretta, consigliamo l’uso delle lampade sempre abbinate ai softbox. Questi diffusori possono essere posizionati nelle vicinanze dell’oggetto, regolandone la distanza in base al quantitativo di luce di cui abbiamo bisogno.

Quando:

come per il flash, anche in questo caso non abbiamo vincoli di derivazione esterna.

 

Guardando le immagini che abbiamo realizzato, si possono scorgere nette differenze e ci sentiamo di asserire che il risultato migliore, per questo soggetto, lo abbiamo raggiunto usando il flash e il pannello. Puoi provare anche tu a realizzare qualche foto-esperimento e valutare in seguito la possibilità di investire in una attrezzatura più completa.

N.d.E. Ieri abbiamo rapito le Biancospine (come le chiamiamo in famiglia) dalla loro mansarda creativa e le abbiamo portate a Milano a fotografare la C+B Academy, dove hanno fatto foto con cellulare con luce naturale, reflex e flash con e senza diffusore: la prossima settimana vi facciamo vedere la differenza con dei soggetti unici e adorati, le lettrici di C+B 🙂

Officine Biancospino

Siamo Alice e Margherita, rispettivamente scenografa e fotografa. Insieme facciamo tante cose, amiamo progettarle nel nostro studio davanti a una tazza di tè e una fetta di torta al cioccolato. Siamo maniache del controllo (del set) tant’è che per pubblicare una foto su instagram ci impieghiamo venti minuti.

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2 thoughts on “Come e quando preferire un tipo di illuminazione”

  1. Aiuto! Io faccio ceramica e ho provato di tutto: luce naturale, artificiale, light box … non riesco a eliminare i fastidiosissimi riflessi! Forse solo con luce artificiale diffusa, ma in quel caso i colori diventano spenti e poco fedeli alla realtà. Premetto che ho una macchina fotografica compatta … ma non vorrei doverla cambiare. Ho provato con l’impostazione macro, con quella per interni, in automatico … (ovviamente sempre senza flash)
    Cosa mi sfugge?
    Grazie, Elisa.

    • Ciao Elisa!
      Purtroppo i riflessi sono una brutta bestia. Ti possiamo consigliare di provare schermando la fonte di luce (naturale meglio e più facile) con un pannello che la diffonda. Puoi anche usare una tendina chiara o un lenzuolo bianco proprio davanti alla tua fonte di luce! Dovrebbe aiutarti un po’ 🙂
      Ma solitamente la cosa migliore, e inevitabile, è agire correggendo in post produzione. Se avrai pazienza, tra qualche puntata parleremo proprio di questo!
      Ti aspettiamo 🙂

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