Analizzare la tua gestione finanziaria e il mercato per poi costruire il tuo giusto prezzo può sembrare a volte un’impresa titanica. In parte lo è. Ma se vuoi la versione breve, oggi ti parlo della regola numero uno del prezzo: dovresti chiedere di più. Il fatto è che se sei una persona corretta e professionale avrai pensato ad ogni aspetto della questione. Vorrai:
- chiedere un prezzo equo
- trovare la tua giusta collocazione sul mercato
- fidelizzare i tuoi clienti
- guadagnarti da vivere col tuo lavoro
Tutti questi obiettivi possono facilmente trasformarsi in preoccupazioni, e a loro volta in dubbi, col risultato che la maggior parte delle piccole attività creative spesso tendono a svendersi.
Se hai appena cominciato a lavorare certo non è il caso che tu corra ad alzare i prezzi senza pensarci, ti converrà piuttosto esaminare prima la tua offerta, per identificare margini di miglioramento e azioni di marketing efficaci. Ma se sei sul mercato da un po’, hai un flusso costante di clienti e non hai mai ritoccato il tuo listino, vale la pena che tu oggi mi legga e faccia tesoro di questa piccola vitale lezione.
Dovresti chiedere di più!
Il fatto che i tuoi prezzi siano fermi a uno/due anni fa ha conseguenze che vanno ben oltre il tuo fatturato:
- prima di tutto offre ai tuoi clienti l’immagine di un business non molto curato (non ti sei presa neppure il tempo di adeguarti all’inflazione!). Se poi i tuoi competitor chiedono consistentemente di più, qualcuno potrebbe pensare che tu semplicemente non valga di più;
- se tutti facessero come te, il mercato perderebbe di vista il vero valore del lavoro nel tuo settore e sarebbe sempre più difficile chiedere ciò che è giusto. Tenere prezzi adeguati è un dovere di informazione che hai nei confronti dei tuoi clienti e dei tuoi colleghi;
- se guadagni lo stretto indispensabile per sopravvivere non potrai mai offrire un prodotto e un servizio di prima classe, perché dovrai fare grandi numeri e la quantità si sa è (quasi) sempre nemica della qualità;
- lavorare in proprio esige una routine professionale serrata e impegnativa già di suo, se poi i margini sono bassi rischi di dover lavorare costantemente la notte e i fine settimana per far quadrare i conti, col risultato di incidere negativamente anche sulla tua salute e il tuo umore;
- prezzi più bassi del giusto attraggono clienti per i quali il prezzo è più importante della qualità del lavoro, clienti quindi che sarà più facile perdere e più difficile soddisfare, e con i quali comunque difficilmente porterai a casa soddisfazioni.
Viceversa, se ti prendi un po’ di tempo per rivedere al rialzo i tuoi prezzi, contemporaneamente:
- comunicherai ai tuoi clienti che sei una professionista in continua crescita e aggiornamento, così brava da poterti permettere di chiedere di più;
- riuscirai a ridistribuire il tuo tempo, lavorando meno ma con maggiore soddisfazione su progetti ad alto valore aggiunto che sai verranno apprezzati;
- attrarrai clienti più coinvolti e convinti, che si fidano di te e vogliono trarre il massimo dal loro investimento, con il piacevole effetto collaterale che se li saprai soddisfare aumenterai la percezione positiva della tua professionalità (penseranno che non solo chiedi tanti soldi, ma li vali davvero tutti!);
- avrai uno stimolo a fare sempre meglio, un’ansia da prestazione positiva, per essere all’altezza del prezzo che ti sei data, che ti porterà a concepire nuove coccole per le tue clienti, standard sempre più alti e nuove idee originali;
- darai nuova linfa al tuo lavoro, perché margini più ampi vogliono dire anche più risorse da investire in aggiornamento e autoformazione, creando un circolo virtuoso che renderà ancora migliore la tua offerta, permettendoti di alzare nuovamente i prezzi. Non è un ideale a cui aspirare tutte?!
Oggi faccio come Bob Brezsny, ti do i compiti!
concordo su tutto cara Barbara! <3
Grazie, Giulia! 🙂