Se sei una homeworker, utilizzi tendenzialmente due cose: la casa e la scrivania. Ovvio, stai a casa per lavorare e non per fare le pulizie, se no saremmo su S+D (straccio+detersivo), ma un po’ di ordine, un colpetto alla polvere e una passata di spugna, ogni tanto tocca pure a te, cara Cenerentola. Ma se dopo aver dato una pulita ti senti comunque fagocitata dagli oggetti intorno a te, ti serve un po’ di decluttering.
Ora, un po’ come l'”autoscatto” è diventato “selfie”, il “decluttering” non è altro che la versione inglese del “prendo il sacco nero” che nella mia famiglia terrorizza bambini da generazioni.
Decluttering: letteralmente, “rimuovere il clutter”, ovvero il caos, il disordine e il superfluo.
(definizione tratta da minimo. storia di una minimalista alle prime armi)
Approfittiamo della primavera per mettere mano agli scopettoni e ai cestini e facciamo ordine.
Avete due imperativi: fare ordine in casa e sulla scrivania. Fare ordine in auto è un’impresa troppo troppo tosta anche per noi. A quello pensiamoci poi quando i figli smetteranno di… salire in auto con noi.
Se esistono i sempre provvidenziali armadi in cui riporre ehm… gli scheletri, quando parliamo di scrivania ci salvano solo i cassetti. Basta con quella baraonda di oggetti tutti un po’ buttati a caso in attesa di tornare utili. Tra l’altro… quando poi ti serve qualcosa, lo trovi?
Tra i commenti di chi ci posta la propria foto del piano di lavoro su Facebook per il nostro contest #hounpiano, risulta che quasi tutte abbiano la scrivania che sembra un banco del mercato rionale, ma tutte la vorrebbero eterea ed evanescente. Vediamo come fare:
Le cose da eliminare devono uscire dalla tua casa!
Io fatico a buttare, ma quando lo faccio sto così bene che mi riprometto sempre di farlo più spesso. Ti sembrerà di respirare di più e meglio e tutto quello spazio riacquistato ti darà una sferzata di allegria e una visione più chiara sia del ripiano del tavolo o del fondo del cassetto, che anche dei tuoi obiettivi a medio e lungo termine. Provare per credere!
Fai una scatola con una scadenza di un anno
Se sei una di quelle che conserva tutto, anche la carta della caramella che ti ha dato quello carino della 3° B 15 anni ehm… 20 anni fa (!) e non riesci a separarti da nulla, almeno metti tutto in una scatola. Bella, sì, d’accordo… Ma ad una condizione: se tra un anno (son generosa, eh) potrai confermare di non aver sentito la mancanza, di non aver avuto bisogno e di non aver pensato neanche un po’ agli oggetti lì stipati, li butterai definitivamente. Vale per tutto. Tranne che per la suocera.
Applica la regola “one in, two out” (ovvero: uno dentro, due fuori)
Quando finalmente avrai fatto un po’ di luce sulla situazione, premiati con qualcosa. Di utile, mi raccomando. Tipo un bel portamatite e dei quaderni per gli appunti. Ma non lanciarti di nuovo nello shopping compulsivo. Per una cosa che compri, ne devono uscire due. I calzini bucati valgono uno, non due. Non barare.
Dopo le pulizie, ma anche prima… Facci vedere com’è il tuo piano di lavoro. Tagga la tua versione di casa+bottega! #hounpiano e #cpiub su Instagram
E’ una cosa che devo assolutamente fare, anche perché il mio spazio per lavorare è davvero minimo! Prendo un impegno: lo faccio questo fine settimana e posterò il collage -before/after con i vostri #… vediamo cosa combino 😉
Grande Cecilia! Così ti vogliamo! 🙂
Aspettiamo le tue foto!
Aiutooo!! Tutto vero!! Hai caricato anche me!
Dai…. tutte a fare decluttering! 🙂 e postateci le vostre foto!
Bellissimo consiglio, l’ho preso dal decalogo delle cose da fare quando si passa un periodo di ‘stallo’ creativo (e non), comincerò proprio dal decluttering, grazieee!!!!! daniela ‘mammablogger’