Dai scriviamo una letterina a Babbo Natale!
La scatola sull’ultimo scaffale del mio cervello incomincia a tremare, sbuffa come una locomotiva e poi cade, ne escono Scrooge e i fantasmi dei tre Natali, passato, presente e futuro. Cristina, mi dico, non fare la guasta feste e scrivi ‘sta lettera e vedi di fare bella figura, dì per esempio che tu da Santa non vuoi nulla, che hai già tutto quel che si può desiderare, non fare la avida non fare la material girl, dai è Natale se son tutti più buoni in qualche angolo lo devi essere pure tu.
Dopo un breve consulto con il caro vecchio Ebenezer ho deciso cosa chiedere: l’ordine.
No, non quello assoluto e universale dove i cherubini son tutti identici e la musica celestiale si irradia in ogni dove, ma quello domestico e nelle cose di lavoro. Il multitasking che pratico per dovere e non per poter dire a tutti che faccio mille cose – tutte facciamo mille cose – mi ucciderà perché se hai mille cose da fare e sei disordinato c’è un’altra sventura che ti catapulta nel baratro, la scarsa memoria. Modestamente da quando ho passato i 35 non ricordo più nulla, indipendentemente dall’importanza dell’impegno, io che mai ho avuto bisogno dell’agenda.
Mi rassegno Babbo Natale e ti chiedo il dono dell’ordine, perché se è vero che ogni cosa ha un posto e in quello deve stare forse non dovrei scervellarmi per ricordare dove siano le lastre alla schiena o i moonboot, mi basterebbe banalmente cercarli nell’armadio in cui a rigor di logica dovrebbero stare. E se fossi ordinata avrei un’agenda perfetta con tutte le mie belle robine segnate pure in colori diversi a seconda dell’urgenza dell’appuntamento, una specie di triage cartaceo da far impallidire il pronto soccorso del Seattle Grace. Diligentemente sfoglierei l’agenda e vedrei le cose da fare per tempo organizzando e producendo per esse, senza arrivare sempre all’ultimo momento con la faccia di un sopravvissuto ad un disastro aereo. Se avessi l’ordine non avrei 5 blocchi (almeno) per gli appunti, ma uno solo, tenuto con criterio, dotato di linguette laterali per annotare secondo argomento e non seguendo il flusso di coscienza di un pesce rosso ubriaco. Per fortuna improvvisare per me non è un problema, ma nel tempo stanca e poi sulla mia agende in pelle – la mia mano – lo spazio per gli appunti è veramente pochino.
Voglio condividere con voi le mie fonti di ispirazione, perchè io nonostante tutto ci provo, magari voi ci riuscirete anche:
- lifehacker – 10 ottimi consigli per l’ufficio, soprattutto se è “ufficio in casa”
- chez larsson – una donna svedese con la passione per il bianco assoluto, obbligatorio tour alla categoria “how to”
- organize – qui c’è tutto per l’ufficio la casa e anche per la cuccia del cane
- girl off alla work – ordinate e coloratissime
- mamma che testa – organizza il natale e molto altro, quasi tutto per il vero
- the daily muse
- e se vi servisse pure una app 30/30
Allora Babbo Natale che dici me lo regali l’ordine? Che ti costa, solo un pochino! Mica voglio diventare una flylady, solo non dover spendere metà del mio tempo a cercare e l’altra a sforzarmi di ricordare.
p.s. nel caso va bene anche un’agenda settimanale grazie
E voi siete ordinate? Oppure vi affidate alla cronologia stratigrafica per ritrovare i documenti nella pila?
foto: sparkle glowplug
Ciao Cristina!
ho letto la tua letterina a Babbo Natale …
… nell’attesa che ti risponda lo accetti un mio regalino? una consulenza gratuita per portarti un po’ di ordine. Sono Professional Organizer e mi occupo proprio di questo! 😉
Happy Christmas!!!
Sabrina
devo svelarti n grande segreto, qui a C+B mi tengono perchè sono il paradigma dei difetti, tutti. Se mi risolvi la faccenda ordine mi cacciano !!
in effetti … altrimenti non avresti potuto nemmeno scrivere questo articolo così spataccoso! 😉
Vai Sabrina! Che Cristina dice, dice, ma secondo me sogna di diventare Miss Perfettiny
L’ordine per me è come un poster di Javier Bardem appeso sopra il letto: io lo adoro e lui mi ignora. Oppure come justin Bieber e io un’adolescente impazzita: io lo inseguo ovunque e lui scappa dall’uscita secondaria. Perchè sicuramente è colpa sua, dell’ordine, se il nostro rapporto non funziona, io non c’entro.
“L’ordine per me è come un poster di Javier Bardem” fantastica, la userò te lo dico
🙂
anche io uso molto l’agenda in pelle (della mano) e si vede. mi segno tutti i link!
l’agenda in pelle è un must, ne ho due pensa un po’!
Dalla doppia anima: disordinata fin nel midollo nella vita quotidiana, organizzata nel lavoro. Ma tutto quel che è burocratico sfugge alla mia realtà. In più sono del tutto e da sempre priva di memoria – mi dimentico anche di avere un’agenda.
tu menti, sei ordinata sempre solo a casa prevale Pigrizia. Il disordine è per sempre. 😀
nu, giuro! disordinatissima sempre (ho testimoni), ma pignolissima sul lavoro (ho altri testimoni – che mi odiano).
Cristina, se te ne arriva un po’ in eccesso, lo baratti con dei frollini verdi a forma di alberello? 🙁
Firmato: Desperate Housewife&BusinessWoman
ormai mi sono abituata ma i frollini li prendo lo stesso
Io sono uguale aggiungi giusto una manciata di stordimento e capita che mi ritrovi a cercare il telecomando della televisione nel frigo e c’è lo trovo pure. Ho provato ad avere un’agenda peccato che poi mi dimentichi di leggerla, sono un caso che neanche Santa può risolvere
Ce lo trovo pure, maledetto iPhone che oltre disordinata mi fa sembrare anche ignorante
sorella, sappi che io mi infurio quando il telefono non cambia canale alla tv, stupida tecnologia, smart ma la chiamano ‘gnuranti
No, c’è rende bene, spiega perfettamente l’essere del telecomando nel frigo (o nel mio caso la caffettiera…)
e cosa ci sarebbe di male nella cronologia stratigrafica? Se hai una forma mentis di tipo visivo è l’ unica cosa che funziona (a me il bianco totale fa venire in mente la cella di deprivazione sensoriale in cui torturavano i Baader-Meinhof, ecco)
se vivi da solo o con altri patologicamente simili non c’è nulla di male
Grazie per aver postato la foto della tua scrivania: ora mi sento meno sola… ah, e anche io voglio la stessa cosa da babbo natale, e magari anche un personal branding con Gioia… insomma, tutto quello che trovo qui su C + B mi fa sbavare (decisamente poco elegante).
Ciao!!
Laurence, non ti affannare (per il disordine e l’eleganza) che qui, come avrai capito, siamo un po’ tutte sulla stessa barca 😉